50. Compleanno a sorpresa

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Nelle settimane seguenti il dottor Thomas si scontrò con un vero e proprio "muro" di rifiuto nei suoi confronti, e non aiutò il fatto che il dottor Payne fosse diventato padre di un "pellerossa". Liam, che aveva le spalle larghe e viveva nel tipico stato di grazia del neopapà, non ci badò troppo e si fece scivolare addosso le critiche, con l'intenzione di dimostrare coi fatti che la sua bravura professionale non era inficiata dalle proprie vicende personali. Però la stima nei suoi confronti ebbe un momento di tentennamento, e il suo nuovo collega ne risentì.

L'articolo di giornale della signorina Grant venne pubblicato, con grande fatica e grazie all'interessamento del padre di Zachary e Catherine, nelle ultime pagine del The sun e del New York Times, tra una pubblicità e l'altra. La notizia passò inizialmente in sordina, poi via via prese voce, diventando in pochi mesi una vera e propria bufera giornalistica. Il caso di Piccolo Lupo fece il giro della nazione, supportato dai membri più "illuminati" del governo Roosevelt. Ai primi di gennaio, lo stesso Presidente intervenne per concedere la grazia.

La notizia fece scalpore; di lì ad un mese, Piccolo Lupo sarebbe tornato a Colorado Springs in veste di cittadino libero. Un vento di novità sembrava essere passato per il paese, ed un cauto ottimismo iniziò a serpeggiare anche nel dottor Thomas, che per non rimanere con le mani in mano per tutta la durata del suo turno ambulatoriale si rassegnò nel frattempo a dare consulti, tra l'altro gratuiti, sull'influenza del pollame e su problemi di natura veterinaria. Era però convinto che un lieve cambiamento fosse in corso; lento, ma comunque c'era.

In tutto questo, Tyler partì per il New Jersey a metà novembre, assieme alla sua famiglia. Il signor Wilson aveva mediato per trovare loro un alloggio ed un impiego per madre e figlio; avrebbe fatto da istitutore al ragazzo stesso, con l'obiettivo di fargli recuperare in qualche anno il ragazzo il tempo perduto, così che potesse iscriversi all'università.

Harry e Louis, in tutto questo tempo, avevano tenuto un profilo basso.

Louis aveva tenuto alcune caute lezioni sulla tolleranza, senza sbilanciarsi troppo, chiedendo aiuto anche al nuovo reverendo, che sostituiva temporaneamente il vecchio parroco ormai infermo; la cosa era stata più che altro rivolta all'accettazione del nuovo medico, perché Louis si rendeva conto che essere troppo reazionari fosse un tirarsi la zappa sui piedi.

Harry non diceva niente. Si sforzava di farsi bastare quello che aveva, limitando drasticamente le proprie effusioni con Louis in pubblico, e ci mise così tanto impegno che Tom Blake ad un certo punto gli chiese se avessero litigato. La gente, presa dalle altre novità ben più succulente, smise gradualmente di parlare di lui e del maestro, e Grace venne lasciata in pace.

In tutto questo, Harry soffriva. Non riusciva ad accettare di doversi nascondere. Gradualmente la sua gioia di vivere si stava affievolendo, finendo per spegnere ogni scintilla di entusiasmo in lui. La partenza di Tyler, poi, gli aveva inferto un ulteriore colpo al cuore, perché prima di tutto il ragazzo era stato un suo amico e collega, e ne soffriva terribilmente la mancanza.

Tutto finalmente ebbe una svolta il trentun gennaio 1903.

Louis si era reso conto da tempo che il suo ragazzo stesse soffrendo, ma impegnato con la scuola, con le vicissitudini del dottor Thomas e con l'esasperante lentezza nel procedere dell'amicizia tra Niall e Madison, che provocava fisime e ripensamenti nel suo collega ad ogni piè sospinto, aveva relegato la faccenda in secondo piano.

In occasione del suo compleanno, però, aveva in mente di riabilitarsi agli occhi del fidanzato, o almeno di risollevargli lo spirito. Aveva organizzato tutto nei minimi dettagli, ed era essenziale che Harry non fosse nei pressi della stazione per l'arrivo del treno. Ci aveva pensato Blake ad aiutarlo.

Come neve in settembreHikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin