46. Incontri imbarazzanti

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L'arrivo del dottor Thomas, per qualche giorno, fu sulla bocca di tutti. L'impressione generale era che fosse inaudito che un uomo di colore avesse accesso a quel tipo di istruzione; Harry era sconvolto dall'ondata di disprezzo che investì il giovane, molto più forte di quello che si sarebbe mai immaginato. Era il tipo di discriminazione di cui lui era stato vittima, per altri motivi, a Denver, e la situazione lo toccò nel profondo. In fin dei conti, a parte il soldato Samuel Smith, a Colorado Springs la sua diversità era stata accettata, o almeno così pareva a lui. Non era mai stato insultato, né trattato con disprezzo. Cosa che invece, molti dei suoi compaesani ora stavano facendo col medico. Neppure gli indiani avevano ricevuto un simile trattamento.

Nel frattempo, successero varie cose che caricarono la mente del ragazzo di ulteriori pensieri.

Innanzitutto, arrivarono a Colorado Springs Zachary e Catherine Root, i figli del Segretario alla guerra degli Stati Uniti, che Harry e Louis avevano conosciuto durante il famoso ricevimento a casa Styles, l'estate precedente.

Harry era in forte imbarazzo. A casa dei suoi non aveva dato modo di capire di essere impegnato sentimentalmente con Louis, ed ora sarebbe stato palese. Temeva che la questione gli si sarebbe rivoltata contro, ai danni della questione indiana.

La situazione fu ulteriormente complicata dalla vicenda di Tyler. La madre di Harry si era messa in contatto con Thomas W. Wilson, un amico del marito che era diventato rettore di Princeton il nove giugno scorso. Sebbene non condividessero le stesse idee politiche, lui e Desmond avevano sempre avuto grande stima l'uno dell'altro, e fu con piacere che l'uomo accettò di aiutare il ragazzo. Anne, quindi, propose a Tyler di scrivere egli stesso una lettera di presentazione al signor Wilson, perchè si mettessero in contatto. Il ragazzo, all'inizio, si oppose, ma sua madre spinse molto affinché il figlio maggiore pensasse al suo futuro, ed era disposta a seguirlo, assieme al fratellino. Non aveva nulla che la legasse a Colorado Springs, soltanto brutti ricordi. Quindi Tyler doveva scrivere questa lettera, e decise di chiedere aiuto a Niall.

Fu così che un pomeriggio, Tyler si presentò a scuola. Niall lo accolse con un sorriso:

-Ciao! Pronto a sfoderare le tue doti letterarie?-

Il ragazzo arrossì:

-Non mi prenda in giro, signor Horan...-

-Arriverà mai un momento in cui mi chiamerai per nome? Comunque, ti chiedo di pazientare cinque minuti. Devo recuperare dei libri da di sopra- disse, assentandosi. Neanche a farlo apposta, entrò Louis, accompagnato da Zachary e Catherine.

-Oh.. buongiorno, Tyler. Scusami, non sapevo fossi qui. Aspetti Niall?- Chiese il maestro. Il ragazzo, intimidito dalla presenza dei due forestieri, annuì arrossendo.

-Ti presento due amici che arrivano da Denver: la signorina Catherine ed il signor Zachary Root- li presentò Louis. Il ragazzo strinse loro la mano, ed in quel mentre tornò Niall. Sorpreso anche lui da quella visita inaspettata, si presentò a sua volta, guardando interrogativamente Louis.

-Scusami, Niall, non sapevo fossi ancora qui. Ero d'accordo di trovarmi qui con Catherine, Zachary e la signorina Grant. Ci serviva uno spazio discreto, visto l'argomento- si scusò Louis.

Niall drizzò le antenne sull'ultimo nome. Finora la aveva soltanto intravista, ma non ci aveva ancora scambiato più di un saluto.

-Non preoccuparti, Louis. Ero qui soltanto perchè aspetto di dare ad Harry dei libri per Grace, passerà qui a momenti, prima di aprire il panificio- spiegò Niall, mentre Tyler si muoveva a disagio sulla sedia.

Louis aggrottò le sopracciglia:

-Scusa, che libri?-

-Quelli che hai detto in classe che dovrebbero leggere- rispose, stranito, Niall.

Come neve in settembreWhere stories live. Discover now