Chapter 41.

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"E se dovesse tornare?" chiese Liam dal nulla.

Erano circa le cinque appena del pomeriggio ed io, come mi era stato proposto, avevo accettato l'invito di fare quattro passi al parco con Liam, proprio al calar del sole, il momento che più amavo.

Avevo un strano rapporto con i ricordi, quasi contraddittorio, mi piaceva riesumarli come seppellirli. Avevo sempre avuto l'abitudine di conservare di tutto, dal semplice biglietto del cinema al braccialetto di una serata in un locale o a qualche festa, mettevo questi oggetti in un posto facilmente riconoscibile solo da me e, di tanto in tanto, li ripescavo e rivivevo quei momenti. C'erano volte in cui questi oggetti, o meglio, la loro storia mi bruciava fin dentro le ossa, allora racimolavo un po' di forza interiore, di cui per fortuna non sono mai stato carente, o almeno non per molto tempo, e li buttavo, buttavo il ricordo di anni di amicizia teatralmente andata a male.

Gli stessi ricordi, se da un lato mi buttavano giù, però, avevano la capacità di darmi ancora più forza, più determinazione, ricordare un momento brutto mi spingeva a non commettere più gli sbagli che mi avevano spinto in quella situazione, così come ricordare un momento bello mi dava la voglia di tendere sempre al meglio.

I ricordi hanno sempre avuto su di me un doppio effetto, di cura e taglio, mi davano la forza così come me la toglievano.

Li evitavo eppure li cercavo.

Era successo così quel pomeriggio, non so come e nemmeno perché, aver visto quel tramonto mi aveva ricordato Louis, tipico, e mi ero fissato a guardarlo anche se in realtà non lo vedevo realmente, così Liam aveva fatto quella domanda forse capendo a cosa i miei pensieri stessero vertendo.

"Non tornerà." Risposi io risoluto, anche se in cuor mio speravo in qualche epica scena da film in cui lui, bello come sempre, sarebbe tornato da me, definitivamente stavolta.

"Beh, ma se dovesse tornare?" chiese ancora una volta Liam.

Mi chiesi mentalmente a cosa diamine volesse arrivare quel ragazzo chiedendomi ciò, ma non scomposi più di tanto, posi la domanda a me stesso allora, cosa farei se lui tornasse?

Mi concessi un po' di tempo per rifletterci sul serio, guardai Liam che aspettava quasi ansiosamente la mia risposta, un po' come me d'altronde, poi mi concentrai fissando un punto indefinito tra i prati verdissimi del parco che, con il sole calante, parevano arancioni e a tratti gialli.

"Credo che se dovesse tornare, prima di tutto, dovrebbe darmi delle spiegazioni e delle risposte così convincenti che dovrebbe ricevere un premio." -dissi io ridacchiando alla fine per smorzare quella strana aria tesa che si era creata, poi tornai serio di colpo- "Credo che si, mi meriterei delle spiegazioni, poi gli chiederei alcune cose alle quali dovrebbe perlomeno rispondere con sincerità." -aggiunsi io- "Forse, poi, lo allontanerei via da me." Ammisi alla fine.

"Davvero?" chiese Liam strabuzzando gli occhi.

Annuii guardando per terra, come per difendermi dal freddo pungente che, proprio in quel momento, non mi toccava minimamente, in realtà non sapevo se sarei mai riuscito ad allontanarlo via da me, non solo fisicamente, ma mentalmente prima di tutto; ormai era inutile persino da dire, ma la mia vita, per quasi tre anni, era stata riempita dall'assidua presenza di Louis, in fondo era l'unica persona che conoscevo dopo che Niall era scomparso nel nulla, da un giorno all'altro, e la mia vita si era ritrovata capovolta, stravolta..un'altra volta.

"Per quanto possa amarlo, per quanto possa invidiare io stesso l'intensità dei sentimenti che ci lega, lui non mi merita." Ammisi io infine.

"Non mi aspettavo una risposta del genere." Disse Liam semplicemente spostando lo sguardo per terra mentre, con un piede, spostava un sassolino.

Una notte. (Larry Stylinson)Where stories live. Discover now