Chapter 27.

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Prese un respiro profondo, ancora una volta, ma stavolta non chiuse gli occhi, li fissò nei miei, ma stavolta vedevo che c'era qualcosa che non andava, lo capivo, ma mentirei se dicessi di non aver avuto paura di quello che sarebbe potuto emergere da quelle confessioni.

"Su di me, a dire il vero, non c'è molto da dire, sono quello che sembro, a volte uno stronzo e a volte un bugiardo. Lo sai da che situazione vengo, e sai ancora meglio che la tranquillità che sembro avere è stata difficile da ottenere. Vengo da una situazione dove l'amore e il dolore avevano, una volta, quasi lo stesso significato, ma adesso, con il tempo, ho capito, e mi hanno fatto capire, che amore è amore e che non ha nulla a che fare con la violenza. Per questo quando sento di amare qualcuno lo proteggo a costo di mettermi io in mezzo a situazioni più che scomode, farei di tutto per difendere quella persona. Così è successo con te, anche se in maniera pratica oltre che letterale, ma non mi pento di quello che ho fatto. Sono sicuro al cento per cento di amarti, ma non sono ancora convinto di come trattarti. A volte ti vedo perso nei tuoi pensieri, nel tuo mondo e vorrei seguirti fin lì, ma non so se lo vuoi anche tu. A volte ti vedo distaccato un po dalla realtà e vorrei essere il conforto che, se fossi in una situazione del genere, vorrei avere. Mi piacerebbe capire cosa fare con te perché si, sei un libro aperto, ma non so se sei di marmo o di cristallo.

Io, avrai capito, sono però anche questo, sono un paranoico. Ho sempre covato, da quando ci siamo fidanzati, la paura di vederti scappare, in fondo lo hai fatto una volta, chi ti impedisce di farlo di nuovo? Tre giorni fa te ne sei andato, ed io sono rimasto qui, non sono riuscito a muovere un muscolo. 'Se mi amasse non se ne sarebbe andato' mi ripetevo ogni minuto che passavo senza di te, ma i minuti sono diventate ore e le ore giorni.

E adesso sei qui davanti a me e mi chiedi di parlarti di me, di quello che sono e di quello che penso.

Sono uno stronzo a cui importa tanto in certe situazioni, sono egoista e terribilmente generoso allo stesso tempo, sono un bugiardo che vorrebbe essere sincero ed onesto, sono un casino e non so cosa fare di tutto questo.

A volte penso che io non ti meriti e che a volte tu non meriti me. Certe volte arrivo a pensare che questa relazione sia terribilmente sbagliata quando invece, forse, non lo è, non per me almeno.

Penso di essere un casino e di dimostrarlo, la mia vita è tutto un 'se' ed un 'ma' e non voglio che gli altri si facciano carico dei miei problemi e delle mie strane ed assurde convinzioni.

Spesso sono spesso silenzioso perché rimugino su come comportarmi o su come parlare, anche con te per quanto strano posso sembrare, e lo so che non dovrei ma sono terribilmente insicuro di tutto anche se non lo do a vedere.

Quando sei triste o sei insicuro vorrei poterti aiutare ed essere la tua roccia, ma la verità è che, forse a causa di quello che ho subito, sono io il primo ad avere bisogno di certezze e non di dubbi.

Vorrei essere tutto ciò di cui hai bisogno ma non lo sono, questa è la verità." Mi disse lui, trasmetteva insicurezza da tutti i pori adesso, e questo mi scosse abbastanza, adesso anche io, come lui, avevo paura.

"Tu sei tutto ciò di cui ho bisogno! Quello che hai fatto e che fai per me, quello che mi dici e mi dimostri ogni giorno, sono queste le cose di cui ho bisogno e tu le fai sempre, di continuo. A me non importa se non mi rassicuri con delle frasi fatte come 'andrà tutto bene' quando le cose si mettono male, non ho bisogno di un pilastro intoccabile accanto a me, a me basta la tua sola presenza per mettere a tacere tutti i miei demoni e le mie insicurezze. E per quanto possa valere, anche io vorrei essere ciò che tu meriti veramente, perché lo so che non lo sono. Vorrei essere il ragazzo sicuro che non scappa di fronte a situazioni difficili lasciando le persone che lo hanno aiutato da sole a darsi colpe per cose che non hanno nemmeno fatto. Vorrei essere la persona sulla quale fare riferimento che sogno di essere, vorrei poterti proteggere da qualsiasi cosa ma non posso. Non penso di esserne in grado." Dissi io cercando di spiegarmi al meglio.

"Siamo due disastri pieni di dubbi, demoni ed insicurezze." -ripresi io, ridacchiando appena per alleggerire la situazione, eravamo due casini assurdi tutti e due d'altronde- "Ma lo vedo, e sono sicuro che lo vedi anche tu, un po come tutti gli altri. Lo vedo come riusciamo a completarci nonostante le nostre mancanze, lo vedo come stiamo bene insieme anche se non siamo esattamente perfetti, ma in fondo, chi lo è?

Io ti amo, tu mi ami.." dissi io cercando conferma per quanto riguarda l'ultima parte.

Lo vidi annuire energicamente e dire un convintissimo "Ma certo che ti amo.." .

Sorrisi più tranquillo, anche se quella era l'ultima cosa di cui dubitare, e continuai:

"Bene..Ti amo, mi ami, tu sei un disastro, io sono un disastro, esiste qualcosa di meglio?" chiesi io retorico accennando, ancora una volta, un sorriso enorme, stavolta molto più sincero e sicuro.

Lo vidi sorridere, un sorriso un po ingenuo, da bambino quasi, ed asciugarsi l'angolo dell'occhio con il polsin della mia felpa.

"Si, si, è vero." Disse lui.

Mi avvicinai pian piano a lui, come se, come uno scoiattolo, sarebbe scappato se solo fossi stato più imprudente ed irruente. Lo abbracciai da dietro, appoggiando la testa sulla sua spalla, esattamente accanto alla sua, ci stringemmo le mani poggiate sulla sua pancia. Sembrava davvero un bambino in quel momento, con le sue insicurezze e le sue certezze, primo fra tutte io, forse per entrambe le liste.

"Te lo prometto, ti prometto che non me ne andrò più." Sussurrai al suo orecchio e baciando delicatamente il lobo.

Lui per tutta risposta, si girò e metà e mi abbracciò attaccandosi al mio busto, quasi scompariva in mezzo alle mie braccia e alle mie gambe.

Lo strinsi a mia volta e gli lasciai infiniti baci sulla sua testa promettendo a me stesso che, per amore di Louis, avrei messo a tacere il mio istinto e che avrei fatto in modo che le cose sarebbero andate meglio.

Una notte. (Larry Stylinson)Where stories live. Discover now