Capitolo 5

1.3K 52 0
                                    

Mi sveglio con un grande mal di testa. Mi guardo un po intorno e metto a fuoco di non essere nella mia stanza. Mi ricordo solo che ho litigato con mia madre e che mi ha cacciata di casa. Come ha potuto? Sento qualcosa stringere la mia vita. Non immagino chi sia. Mi giro e vedo Àlvaro che dorme beatamente. Che bello che è quando dorme. È un angelo. Gli accarezzo il viso, arrivando agli occhi, al naso, e infine alle labbra. All'improvviso si sveglia e io tolgo subito la mano.
"Scusami" dico arrossendo.
"Niente, mi stavo rilassano sotto il tuo tocco" alzo subito la testa e lo guardo sorridendo.
"Senti scusami per quella volta allo stadio e che tu mi fai provare una sensazione diversa. Non so cosa sia ma so che quando non sono con te mi sento incompleto, e riguardo a perché mi sono comportato così quando Arturo ti ha parlato in quel modo io credo che ero geloso" dice tutto d'un fiato. Prova qual cosa per me? È geloso di me? Davvero?
"Anche tu mi fai questo strano effetto e so che quando ti comporti in modo freddo mi fai andare in bestia" ridiamo.
"Ti voglio bene" dice.
"Anch'io" e così ci abbracciano e rimaniamo così per un po.

Siamo scesi da 10 minuti e sto aspettando che Àlvaro ritorni in cucina con una colazione decente.
"Ecco a te piccola" dice sedendosi e portandomi un vassoio stracolmo di cose da mangiare.
"Sei sicuro che non hai avvelenato niente?"
"Tranquilla non voglio averti sulla coscienza" Dopo un po scende anche Arturo.
"Uh vedi che abbiamo qui la malata!" Dice abbracciandomi e noto che Àlvaro non è contento di questo. Mi piace quando diventa geloso.
"Malata?" Dico confusa.
"Si ieri Àlvaro ti ha portata qui svenuta" ecco perché sono qui. Non ho nemmeno pensato di chiedere spiegazioni talmente che ero presa da Àlvaro.....
"Ah..."

Sono scesi quasi tutto manca Claudio e Paul. Non è che sono veramente gay quei due?
"Ho un'idea" dice Maxi.
"Illuminaci" dico io.
"Facciamo uno scherzo a Claudio e Paul" Continua con un sorrisetto malizioso.
"Ottima idea tucu!" Dico io.
Prendiamo dell'acqua in due secchi e del ghiaccio. Aspettiamo che l'acqua si raffreddi e andiamo nella camera di quei due.
"1.....2.....3!!" Dico gridando solo il tre. Buttiamo l'acqua addosso a entrambi e si svegliano gridando come delle femmine in calore. Che stupidi. Mi fanno morire!
"Ce la pagherete, soprattutto tu ragazzaccia" dice Paul.
"Anch'io ti voglio bene"

1 mese dopo.
È passato un mese da quando conosco la juve al completo. Silvia è partita con i suoi per i prossimi due mesi e mia mamma non si è fatta più sentire. Con Àlvaro ho legato tantissimo e io e Arturo siamo diventati migliori amici. Sul mio telefono ci sono 500 foto solo di lui e me o di me e Àlvaro. Ho spiegato tutto ad Àlvaro che siamo solo migliori amici e lui sembra non essere più geloso.
"Ehi panda" dice Arturo facendo ingresso nella mia camera.
"Ehi cucciolo" dico sorridendo. La sua faccia è alquanto preoccupata, ha qualcosa da dirmi.... Spesso viene in camera facendomi spaventare o facendomi spaventare e cadere a terra. Ma oggi è diverso.
"Devo dirti una cosa bruttissima" ecco, lo sapevo.....
"Dimmi"
"Vado via dalla juve" che? Non può averlo veramente detto...
"Cosa? Non puoi andartene, io ti voglio bene, la nostra amicizia non può finire qui, senza te e le tue battute non sono niente..... " dico piangendo.
"Ehi sta calma, noi resteremo comunque migliori amici te lo prometto non ti abbandonerò, anche da lontano noi ci vorremo comunque bene, te lo prometto e non smetteremo di sentirci"
"Non cambia il fatto che quando avrò bisogno di un tuo abbraccio non potrò averlo" dico singhiozzando.
"Tieni!" dice porgendoni la sua maglia, bei pettorali comunque....
"Cosa me ne faccio della tua maglia?" "voglio che ti ricorda di me, attraverso la mia maglia, aspetta che ci spruzzo il mio profumo" va di la e dopo un po ritorna.
Prendo in mano la sua maglia e ci immergo tutta la mia faccia, che buono il suo profumo.
Mi alzo e prendo il mio cuoricino con scritto 'friends'.
"E io voglio che tu tenga questo, cosi avrai anche tu qualcosa di mio" mi sorride e mi abbraccia.
"Basta che tu e Àlvaro non mi diate dei nipotini" mi stacco e lo guardo interrogatoria. "Io e Alvaro non stiamo insieme" ride sarcasticamente. "Puahaha, ma fammi il piacere, scomemtti che un giorno mi chiamerai e mi dirai 'ehi, ciao Arturo avevi ragione, io e Alvaro stiamo insieme'?" "odio le scommesse" dico di rimando io. Mi sorride e riprende ad abbracciarmi.
Chissà se ha ragione Arturo, questa volta....

Amo il calcio perchè ci sei tu!|| Álvaro MorataWaar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu