capitolo 16

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Sono sul letto abbracciata a Maxi che mi cerca di calmare. Alvaro non è più tornato. Non abbiamo detto ancora niente di niente ai ragazzi, voglio che tutto prima si sistemi.
"Sta tranquilla......shh" le parole di Maxi e le sue mani che mi accerezzano i capelli mi fanno rilassare. Sentiamo la porta alrisi e poi chiudersi. Mia alzo di scatto. Guardo Maxi eui guarda me. La porta della camera si apre facendo ingresso Àlvaro.
"Àlvaro io..."
"Maxi puoi lasciarci da soli?" Maxi esce e rimaniamo solo io e lui.
"Prima che tu possa parlare io non l'ho fatto apposta" dico io.
"Perchè? Perchè credi che io non posso accertare questo bambino?" cosa?
"Io....perche tu sei un calciatore ecco io..."
"Non devi pensare queste cose ti giuro che appena mi hai detto che diventerò padre sono stato l'uomo più felicie di questo mondo, ho reagito cosi perchè ti ho vista piangere e pensavo che tu non volessi avere questo bambino da me" dice abbassando la testa. Davvero pensava questo?
"Non dirlo neanche, non c'è cosa più nella che avere un figlio da te" ci baciamo con passione. Finalmente tutto si è risolto.
"Ti amo tanto" dice.
"Io di più"

"Quando diremo ai ragazzi che sono incinta?"
"Un po di pazienza adesso ti voglio tutta per me" siamo nel letto, abbiamo fatto l'amore un'altra volta. Pensavo che sarei rimasta da sola a crescere questo bambino e invece lui aveva paura solo che io non lo volessi con lui. Che stupidaggine. Adesso pero l'importante e che abbiamo chiarito.

Io e Àlvaro oero abbiamo deciso di dire ai ragazzi che sono incinta a pranzo. Non vedo l'ora che faccia faranno.
Adesso stiamo in macchina, hanno allena finito gli allenamenti. Oggi devono allenarsi anche di pomeriggio visto che devono essere in forma per martedì. Sono davvero agitata.
"Un attimo di silenzio" mi alzo e attirò l'attenzione di tutti.
"Io e Àlvaro ieri abbiamo litigato ma abbiamo chiarito, io devo dirvi una cosa" prendo un grande respiro e parlo.
"Sono incinta" tutti prima erano per i fatti loro invece adesso Paul ha sputato l'acqua addosso a Claudio che ra difronte a lui Mario si è strafocato e Paul Dybala è caduto dalla sedia. Non sono contenti? Silenzio, nessuno osa parlare.
"Non avete usato il mio regalino?" dice Paul. Per un attimo pensavo che non erano contenti, invece era uno dei loro tanti scherzi. Si alzano e cominciano a darci gli auguri sia a me che ad Àlvaro. Mentre Àlvaro e gli altri parlano Maxi mi viene vicino.
"Hai visto? Ti ama e si vede" guardo Maxi e poi mi giro verso Àlvaro. Mentre parla mi guarda e mi sorride. Ancora oggi il suo sorriso e capace di uccidermi.

Fa un po schifo....ma comunque spero vi piaccia.

Amo il calcio perchè ci sei tu!|| Álvaro MorataWhere stories live. Discover now