capitolo 46

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Mi alzo sentendo Daniel piangere, guardo l'orologio e sono le 4, anche prima delle altre volte. "Sta a letto, mi occupo io di lui" dice Àlvaro con gli occhi assonnati e mettendomi una mano sulla mia. Mi metto il cuscino in testa e mi giro di pancia in giù. Dopo poco sento Daniel calmarsi e Àlvaro rimettersi a letto. Mi prende per la vita e mi avvicina a lui mettendosi nell'incavo del mio collo.
"Mmm....come siamo dolci oggi..." - "Sta zitta e baciami" sorrido ad occhi e chiusi e poi lo prendo tra le mani e gli stampo un bacio sulle labbra. "Non mi basta..." - "Eh caro, questo deve bastarti..." mi prende la faccia con forza e mi gira verso di lui per poi baciarmi con passione. "Ricordati, se io voglio un bacio passionale con l'amore della mia vita io lo avrò, sempre..." sorrido sulle sue labbra e poi lo abbracciò e rimaniamo così fino alle 7, oggi è il giorno del matrimonio della mia amica.

Mi sono già preparata e adesso sto cercando di vestire anche Daniel. Peggiora di giorno in giorno, non capisco perche tutta questa foga di fare il cattivo sta uscendo solo adesso, mi sarei già preparata psicologicamente che non sarebbe stato facile. "Ehi, che succede?" - "Niente, a tuo figlio è venuta la strana idea di farmi impazzire proprio oggi... Ti pregò renditi utile..." la sua faccia è divertita, quanto lo vorrei prendere a schiaffi adesso..... Si diverte? Bene, giocherò la sua stessa carta.
"Dammi qua, non riesci a mettere una camicia ad un bambino? Dovresti fare un corso per diventare una brava mamma..." sto per uscire quando all'ascolto di queste parole qualcosa in me si rompe. "Mi stai dicendo che non sono una brava mamma?" - "No, e che..." - "senti Àlvaro so benissimamente come fare la mamma, dovresti farlo tu il corso, giusto per vedere come si fa il padre invece di viziarlo sempre comprandogli un gioco nuovo ogni giorno" - "Aspetta Nicole, possiamo non litigare anche in un giorno importante?" - "Misura le parole piuttosto che parlare sempre a sproposito" prendo Daniel dalle sue braccia e scendo giù. "Fa quello che vuoi basta che non prendi il carattere di tuo padre" dico a Daniel mentre gli sistemo i pantaloni. "Ehi Nicole p.... Come siamo belle" mi girio verso Paul P e sorrido alla sua affermazione. "In effetti, tu sei troppo serio con quell'abito..." - "Vorresti dire che non lo sono?" alzo un sopracciglio come per dire "a chi vuoi prendere in giro?" e poi torno con la mia attenzione su Daniel.

Siamo arrivati in chiesa da poco e solo adesso Daniel ha deciso di fare il bravo addormentandosi. Vedo entrare la mia amica e subito tutta la chiesa si alza in piedi.
È fantastica, il suo abito la rispecchia tanto e poi quella pancia, non capisco come abbiamo fatto a trovare un vestito che gli possa entrare....
Vedo la faccia di Paul e mi viene da ridere, è tutto rosso e alla vista della sua quasi moglie diventa tutto rosso.

"Paul Dybala, vuole prendere la qui presente Silvia D'Amato?" Paul risponde un si secco e Silvia gli sorride. "Silvia D'Amato, vuole prendere il qui presente Paul Dybala?" Silvia lo guarda e poi con un sorrido a trantadue denti dice "Si lo voglio"

La festa sta andando veramente benissimo soprattutto per certe battute dei ragazzi, non potrei star meglio.....
"Ehi, auguri..." dico andando vicino a Silvia che per un momento la trovo da sola. "Grazie, ho visto certi sguardi tra te e Àlvaro, avete fatto lite?" - "Esatto... È uno stupido, no si accorge ch....." - "Silvia, puoi lasciarci da soli?" alzo gli occhi al cielo per Àlvaro che adesso si crede di poter chiarire....
"Si, ci vediamo dopo..." rimaniamo solo io e lui e come sfondo la luna che ci guardiano e per un momento mi viene da ridere. "Io ti amo, e ti chiedo scusa se alcune volte non mi accorgo del dolore che posso provocarti anche con una sola parola, ma quello che voglio dirti e che per nessun motivo ti farei soffrire di proposito" lo abbraccio intenerita dalla sua faccia da cucciolo bastonato."anche io ti amo, anche se, veramente, alcune volte vorrei sparati..." dico guardandolo negli occhi. "Ti mancherei" sorrido e poi lo bacio. Ha ragione, insomma, come si fa a vivere senza di lui?

Amo il calcio perchè ci sei tu!|| Álvaro MorataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora