capitolo 34

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Sono passati due giorni e io sto per tornare a casa con il mio piccolo Daniel.
"Ti aiuto amore?" mi giro e vedo Àlvaro con un sorriso a 32 denti.
"Si, Daniel sta dormendo, prendi quelle due borse" si avvicina e guarda il piccolo in braccio a me che dorme. "È bellissimo" sorrido. "Forse sto diminuendo i complimenti alla donna più bella del mondo" mi giro e lo guardo consapevole che si riferisce a me. "E chi sarebbe?" "mmm...non saprei" mi avvicino a lui e sorrido, lui mi prende il viso fra le mani e mi bacia. "Ti amo, forse anche più di prima, sei bellissima nelle vesti da mamma" "anch'io ti amo, e anche tu forse sei diventato più dolce e bello nelle vesti da padre" dopo tutte queste smancerie prendiamo tutte le cose e usciamo dall'ospedale.

Stiamo tornando a casa con una lentezza assoluta. "Perchè vai così piano?" "eh? Be, godiamoci il paese, oggi è una bella giornata" sto per ribattere ma Daniel comincia a piangere. "Perchè piange? Cosa gli succede?" alzo gli occhi al cielo e cullo Daniel per farlo calmare. "Alvaro è un bambino appena nato è ovvio che pianga, e poi devi vedere la sera" dico facendo il sorriso da stronza. "Non posso fare le notti in bianco, sono un calciatore..." dice innocente. "E no caro tu le farai eccome" sbuffa e continua a guidare come un nonno.
Dopo circa 2 ore? Arriviamo a casa. Alvaro prende le due borse dal cofano ed entriamo. Quando entro vedo tutto buio tanto che rischio di cadere. Ad un tratto si accende la luce con tanti festoni, palloncini e la squadra al completo. "Ben tornata" sorrido per questa sorpresa fantastica e guardo tutti commossa. "Voglio prendere mio nipote, adesso!" do il bambino a Maxi e tutti si riuniscono in torno a lui. "Che bello!" dice Simone Zaza "amore dello zio" dice Paul P. "Nipotinooo" dice Silvia. A proposito di Silvia."ehi Nicole" "ciao" "ho un regalo per te" andiamo in salotto e non vedo solo un regalo ma circa 50. "Questo è mio e di Paul" dice Silvia. Vedo una carrozzina stupenda, blu tutta brintallinata e con le copertine blu. "È fantastico" dico e cominciamo, io e Àlvaro, ad aprire tutti i regali.

La festa è finita e sono le 3. È durata un sacco e gli ubriaconi non soni mancati. Silvia è al quinto mese e ha scoperto com'è, femmina, sono contentissima per lei. Adesso sono sul terrazzo che guardo il cielo stellato, ho appena finito di far addormentare Daniel, è stata una vera a propria impresa. "Ehi amore" mi giro e vedo Àlvaro, sorrido. "Sai Daniel è fantastico, come te!" mi giro a questa frase e sorrido come un ebete. "Ti amo tanto" lui sorride di rimando e dice "io di più"

Amo il calcio perchè ci sei tu!|| Álvaro MorataWhere stories live. Discover now