capitolo 30

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Mi sveglio all'ora dei nonni. Guardo Maxi mentre dorme, il suo viso è rilassato. Devo ammettere che anche Maxi è bello....ma io amo lui, anche se questo non è ricambiato....
Scendo giù e comincio a preparare la colazione. Sono le 7 e Maxi dovrebbe essere agli allenamenti tra un po....
Prendo il telefono e noto 40 messaggi. Li apro e vedo che è lui.

Alvaro
Mi manchi, ritorna.
Alvaro
Mi sono espresso male, io ti amo, ho solo bisogno di tempo, ho molti problemi in questo periodo.
Alvaro
Cazzo, Nicole rispondi.
Alvaro
Torna...

E altri messaggi di questo genere. Ovviamente io non vado da lui a dirgli 'va bene ti perdono', è un uomo e so come ragionano. 'Evvai, è ritornata da me', direbbe... e no caro, col cavolo.
Anche se so che se verrebbe da me anche con una rosa ammuffita lo perdonerai, l'amore che provo per lui è infinito...
Scende Maxi tutto assonnato.
"Buongiorno donna incinta" rido al suono della sua voce, è così buffo."ti svegli a quest'ora?" mi pulisco le labbra. "Per caso hai un bambino nella tua pancia che scalcia in continuazione perchè nessuna posizione che assumi non gli convince? No..." dico ridendo in seguito alla sua espressione terrorizzata, in effetti mi sono rivolta un po acida...
"Scusa scusa.." dice prendendo un biscotto e immergendolo nel mio latte. Alzo gli occhi al cielo. "Non devi andare agli allenamenti?" "oggi li facciamo di pomeriggio" "sai vero che tuo nipote non vuole lo zio che si fa fregare il goal di ieri?" dico mettendo tutto al loro posto. "Ancora con questa storia, sei una palla" rido e vado di sopra per farmi una doccia. Quando esco non vedo nessuna traccia di Maxi, noto un post-it sul tavolo.
Sono andato a fare la spesa, evito di far nascere mio nipote peggio di uno stecchino
xxMaxixx
Rido alla sua battuta, se non ci fosse stato lui adesso sarei in mezzo alla strada...
Suonano, deve essere arrivato.
Quando apro rimango di stucco.
"Mamma!" riesco solo a dire. Vedo che piange, le sue lacrime mi fanno solo pena. Io la gaurdo schifata. Sono ormai 12 mesi che io e Àlvaro ci conosciamo e quindi 12 mesi che lei mi ha cacciata fuori di casa. La invito ad entrare senza fare nessuno guardo d'affetto nei suoi confronti. "Perdonami" dice una volta seduta sul divano. Ma poi, come fa a sapere che io abito qui? "Eh no, tu non puoi venire a dirmi dopo ben 12 mesi 'perdonami' quando tu mi hai cacciata di casa. Se non avessi avuto Àlvaro io dove starei? Non ti sei mai chiesta 'chissà dove sarà mia figlia' oppure non ti sei mai ritenuta una donna spregevole?" grido. "Ogni minuto dopo che tu te ne sei andata" queste parole mi colpiscono, una chiamata per chiedermi scusa no? "Non hai mai provato a cercarmi?" "si, ma mi rispondeva la segreteria" giusto, il telefono l'ho perso quando ero seduta a terra sotto la pioggia mentre aspettavo Àlvaro che mi venisse a prendere, ricordo che poi siamo andati a comprare uno nuovo insieme. "Davvero credi che io possa perdonarti?" piange ancora di più....."Sono stata male, ho cominciato a ubiracarmi, ero entrata in un brutto giro, adesso l'alcool per me non vale più niente, li non avevamo la TV e solo 1 mese fa che sono uscita da una casa d'accoglienza ho scoperto che eri incinta e che in centro Àlvaro ti ha chiesto di sposarlo, io ti voglio bene, e non sai quanto mi sono pentita, voglio solo riavere il nostro vecchio rapporto e vedere questo bambino o bambina nascere ed essere la prima a prenderlo in braccio, assistere al tuo matrimonio..." non la faccio finire che gli vado in contro e l'abbraccio. È la persona che mi ha cresciuta per 21 anni da sola, e per questo che l'ammiro. Vedo che è dispiaciuta, pentita e io non posso che perdonarla, e poi non voglio che ritorni in quel giro...

"Quindi è maschio e lo chiamerete Daniel? Fantastico, e dimmi, è qui che vivete e quando vi spostate?" divento triste, se solo sapesse...
"Mi sono lasciata per vari motivi" sbarra gli occhi, ancora mi meraviglio che sia cosi bella, alta, solita ossessione per i tallier, tacchi alti, capelli biondi e occhi verde smeraldo.
"So che state passando un brutto momento, ma vedrai che lo passerete" questa non è mia madre... "Ce qualcosa che non mi hai ancora detto?" sorride e arroisce. "Be, ho incontrato un uomo devi vederlo è..." continua a parlare con gli occhi brillanti, sono cosi contenta che sia felice, almeno lei....
Ho ritrovato mia madre e adesso devo ritrovare lui, fosse cosi facile come dirlo.

Amo il calcio perchè ci sei tu!|| Álvaro MorataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora