capitolo 48

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6 giugno 2015 ho incontrato l'uomo della mia vita: Àlvaro Morata.
Era sempre stato il mio idolo, mai potevo pensare che quel giorno lo avrei incontrato e che non sarebbe di certo stato l'ultimo.
Nonostante ero triste, perchè poi alla fine la mia squadra del cuore aveva perso, mi sentivo la donna più felice del mondo.
Abbracciarlo solo per consolarlo mi aveva fatta rinascere.
Incontrarlo, magari per conoscerci e diventare amici, mi faceva stare bene.
A soli 2 giorni avevamo litigato e sono stata male tanto che ero dimagrita parecchio.
Forse per l'amicizia o solo il fatto che avevo una certa attrazione per lui, stargli lontana era come una cosa impossibile, io lo volevo accanto, io lo volevo mio!
È nato tutto per caso, sapevo che mi stavo innamorando e che sarebbe stata dura ma io volevo provarci, volevo andare avanti.
Alla fine io per lui ho sempre provato un amore platonico, perchè si, quando io lo consocevo solo come il calciatore che stava entrando nella storia della Juventus, io già lo amavo.
Nonostante facevo sempre la dura, quella che aveva sofferto più di tutti per amore, il mio cuore faceva entrare amore come la cosa più facile del mondo.
Ero pur sempre una ragazza e anche io avevo i miei sentimenti nonostante alcune volte mi facevo credere immune a ogni tipo di insulto o di una parola detta o anche espressa male.
Sapevo che fosse uno sbaglio perchè poi alla fine non sarebbero mai successi tutti quei film mentali che mi passavano per la testa.
La cosa peggiorò quando mi trasferì al sud per 2 mesi, le cose si facevano ancora più brutte.
Finalmente, dopo quei 2 mesi strazianti, tornai al mio paese d'origine e le mie probabilità di incontrarlo si rifecero vive in me, e così successe.
Berlino, magari devo tutto a quella finale di Champions e a quella città se adesso l'ho conosciuto e sto per sposarmi con lui e che, ci ho avuto anche un bellissimo bambino.

[....]
Indosso il vestito con Silvia accanto e la sua bellissima bambina Elena che finalmente è nata. È passato parecchio tempo da quando io e Àlvaro avevamo deciso di fissare il matrimonio, ma per il fatto che 3 giorni dopo il matrimonio di Silvia a parere nostro era troppo presto abbiamo fatto passare un altro e pesantissimo mese.
"Sei bellissima, Àlvaro è fiero di te" mi guardo allo specchio e tiro un respiro profondo e sorrido alla mia amica dietro che cerca di far addormentare Elena, anche a lei tocca sudare....
Mi metto i tacchi e poi mi siedo per permettere alla mia amica di truccarmi e sistemarmi i capelli.
Mi lega i capelli in una treccia alla francese e mi lascia alcuni capelli ai lati e me li fa ricci. E infine sulla treccia ci aggiunge alcune piccole rose bianche.
"Guardati allo specchio" mi guardo allo specchio e la donna riflessa non credo di essere io!
"Mi hai fatta stupenda" - "Oh no no no, tu sei sempre stupenda" abbraccio la mia amica e poi scendo le scale attenta a non inciampare nei miei stessi passi.
Ci sono tutti, ovviamente tranne Àlvaro che sarà già in chiesa.
"Wow" dicono tutti con la bocca aperta. "Attenti a non farvi uscire la bava" "Sempre spiritosa, anche in questo giorno inportnate e delicato" dice Leo. "Delicato, esagerato. Di certo non vado in guerra" ridono tutti e io insieme, adesso è il momento.

Purtroppo non ho un padre che possa accompagnarmi all'altare e che mi dia una bacio per augurarmi buona fortuna ma a questo non voglio pensarci, oggi e il mio giorno e di certo non voglio farlmelo rovinare da niente e nessuno.
Decido che ad accompagnarmi sarà Gigi, lui per me è sempre stato il mio secondo padre e lo sarà sempre, e magari....lo vorrò più bene se si butta più facilmente sulle palle.
"Pronta?" mi chiede "Mi prometti una cosa?" - "Dimmi" - "Fa diventare tu la Juve la squadra più forte. Io credo in voi!" sorride e poi comincia la canzone nuziale e cominciamo ad incamminarci all'altare a passi lenti. Ci sono tutti: mia madre e il suo nuovo compagno, la sorella di Àlvaro con il suo fidanzato, i genitori di Àlvaro, Silvia, suo marito e la loro bellissima figlia, Alex Sandro con in braccio il mio bambino e tutta la squadra al completo e anche Allegri, Marotta, Nedved e Agnelli. Ci sono tutti, tutti coloro che hanno contributo a rendere la mia vita migliore.
Guardo davanti a me e vedo Àlvaro, bello come sempre, che sorride. Il suo sorriso è ancora capace di farmi andare fuori di testa.
Arrivo vicino ad Àlvaro e Gigi mi porge a lui "Trattamela bene" dice lui, poi dicono che Gigi non è una bravo padre....
"Certo" sorrido ad Àlvaro e poi mi da una bacio sulla fronte "sei bellissima" sorrido e poi mi concentro sulla cerimonia.

"Allora, Àlvaro vuole prendere la qui presente Nicole, in salute e in malattia, fino all'ultimo giorno della tua vita?" Àlvaro mi guarda e sorride "Lo voglio"
"Nicole, vuole prendere il qui presente Àlvaro, in salute e malattia, fino all'ultimo giorno della tua vita?" guardo Àlvaro e sorrido a mia volta "Lo voglio!"

Qui al matrimonio ci stiamo divertendo un casino e adesso mi sto dedicando un po a Daniel che oggi non ho curato abbastanza. "Amore!" vedo Àlvaro che mi viene vicino.
Siamo di fronte al lago, la sala dello zio di Claudio è bellissima, come la volevamo noi, e in braccio ho Daniel."Ehi, sono così contenta ti essere finalmente tua moglie" dico io guardandolo negli occhi. "E lo stesso vale per me"

" Sono passati due giorni e io sto per tornare a casa con il mio piccolo Daniel.
"Ti aiuto amore?" mi giro e vedo Àlvaro con un sorriso a 32 denti.
"Si, Daniel sta dormendo, prendi quelle due borse" si avvicina e guarda il piccolo in braccio a me che dorme. "È bellissimo" sorrido. "Forse sto diminuendo i complimenti alla donna più bella del mondo" mi giro e lo guardo consapevole che si riferisce a me. "E chi sarebbe?" "mmm...non saprei" mi avvicino a lui e sorrido, lui mi prende il viso fra le mani e mi bacia. "Ti amo, forse anche più di prima, sei bellissima nelle vesti da mamma" "anch'io ti amo, e anche tu forse sei diventato più dolce e bello nelle vesti da padre"

"Io ti amo, e ti chiedo scusa se alcune volte non mi accorgo del dolore che posso provocarti anche con una sola parola, ma quello che voglio dirti e che per nessun motivo ti farei soffrire di proposito" lo abbraccio intenerita dalla sua faccia da cucciolo bastonato."anche io ti amo, anche se, veramente, alcune volte vorrei sparati..." dico guardandolo negli occhi. "Ti mancherei" sorrido e poi lo bacio. Ha ragione, insomma, come si fa a vivere senza di lui?"

Ricordi sopra ricordi che mi fanno scendere una lacrima di felicità....
"Sai perchè amo il calcio?" dico io portandolo alla realtà "Perchè?" - "Amo il calcio perchè ci sei tu" sorride, poi mi bacia delicatamente e poi da anche un bacio sulla fronte di Daniel "E io amo te e Daniel perchè siete il centro del mio mondo" sorrido e poi torniamo dagli altri per goderci il fantastico giorno con la squadra, l'uomo della mia vita e mio figlio che amo più di qualunque altra cosa al mondo.

E che dire....oggi la mia vita è cambiata del tutto.... Ma non credete che sia finita qui, questo è solo l'inizio.

Ciao ragazze, questo è l'ultimo capitolo della storia ma ovviamente io faro il sequel. Voglio ringraziare tutte le ragazze che hanno letto la mia storia e che anche con un solo commento o voto mi hanno fatto spuntare un sorriso, GRAZIEdomani publico il primo capitolo del sequel, spero il capitolo sia di vostro gradimento❤❤

Amo il calcio perchè ci sei tu!|| Álvaro MorataWhere stories live. Discover now