Il modo che ha Trey di irrompere anche in casa propria mi toglie il fiato.

Tralasciando il fatto che è bello come il sole, ancora con la divisa indosso, la sua presenza magnetica mi obbliga ad incollargli gli occhi addosso ogni qualvolta che me lo ritrovo davanti. 

Il suo fascino intrigante mi spinge ad essere dannatamente gelosa, soprattutto al pensiero che là fuori ad altre donne sia concesso di ammirare lo stesso spettacolo che vedo io ogni giorno.

Solo che, a differenza loro, io posseggo la chiave del suo cuore.

« Mani in alto!» Sophie fa la sua entrata in scena balzando fuori dal divano, e tenendo le manine congiunte, a forma di pistola, e Trey finge di alzare le braccia in preda allo spavento.

Poi, però, lei si fionda tra le sue braccia e, alla vista della tenerezza e dei baci con cui la ricopre l'uomo della mia vita, me ne resto in disparte a gustarmi la scena, con il cuore ricolmo di gioia.

Non puoi commuoverti, Nesta Roberts, non dopo tutti questi anni.

« Auguri, piccola Sophie! Come sta la mia poliziotta preferita?»

La bimba decide di scendere dalle braccia del papà, e mette un finto broncio.

« Papà, ti ho già detto che sono un'agente, non una poliziotta.»

Io e Trey scoppiamo a ridere, realizzando quanto la piccola gli somigli.

In primis, ha lo stesso modo di rompere le scatole con la sua innocente presunzione.

Dopo aver dedicato le giuste attenzioni a Sophie, Trey torna a concentrarsi su di me.

Mi si avvicina, cingendomi la vita con le braccia, e regalandomi un dolce bacio sulle labbra.

Il mio cuore sembra voler uscire dal petto al contatto con lui, e mi chiedo come diamine sia possibile che riesca a farmi ancora questo effetto dopo tutti questi anni.

È un po' come se ogni giorno fosse la prima volta.

« E lei, signorina? E' riuscita ad evitare i guai almeno per oggi?»

Soffoco una risatina e tento di mascherare l'imbarazzo, al pensiero che, per cucinare la torta di compleanno, ho quasi rischiato di bruciare la casa.

Decido comunque di raccontargli una mezza verità.

« Veramente ho avuto qualche problemino con la torta, ma io e la piccola Sophie siamo riuscite a recuperare del gelato.»

« Al pistacchio!» specifica lei, facendomi sorridere.

Già, non ho perso il vizio.

L'agente stavolta sposta il suo sguardo su di me, e il modo in cui studia il mio corpo spudoratamente mi fa avvampare.

« Invitante...» commenta soltanto con un accenno di malizia nella voce, il che mi fa pensare che non sia affatto riferito al gelato.

« Ehm... Vogliamo festeggiare?» decido di darci un taglio, prima che l'incessante voglia che ho di lui prenda il sopravvento su ogni mio organo e mi costringa a commettere azioni impure.

Mi dirigo in cucina, sentendo l'incandescente sguardo di Trey che segue ogni mio movimento, ed afferro la vaschetta di gelato, recuperando una candelina con stampato sopra il numero cinque.

« Accendi la candelina, mamma!» la piccola Sophie sembra su di giri, così decido di accontentarla.

Prendo l'accendino e lascio che la fiammella consumi pian piano lo stoppino della candela, riflettendosi nei luminosi occhi da cerbiatta di Sophie.

MR. POLICEMANDove le storie prendono vita. Scoprilo ora