Terapia d'urto

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Io e l'agente aspettiamo che le due ragazze se ne vadano definitivamente dal bagno, prima di uscire allo scoperto.

Trey esce dalla toilette come se dovesse irrompere nel luogo di una rapina, e comincia a perquisire il bagno da cima a fondo: guarda nei gabinetti, dietro allo scarico dell'acqua, tra i rubinetti dei lavandini e nei rotoli di carta igienica.

Ed è maledettamente sensuale mentre fa il suo lavoro anche senza la divisa indosso.

La concentrazione mista alla determinazione che si mescolano nei suoi occhi, mi fanno solo sentire inspiegabilmente ancora più attratta da lui.

« Certo che sei proprio bravo a passare inosservato.» lo punzecchio, realizzando che se per caso qualcuno dovesse entrare qui dentro in questo istante, sicuramente lo coglierebbe con le mani nel sacco.

« Ho perso il criceto.» mi risponde lui serio.

« Come?» soffoco una risatina.

Lui alza lo sguardo per un attimo, i suoi occhi incontrano i miei.

« E' la mia scusa.»

Scuoto la testa, arrendendomi alla sua ingegnosità per uscire dalle situazioni scomode, e sorrido spontaneamente.

« Qui non c'è niente.» riconosce con un briciolo di risentimento.

« Andiamo a trovare questo Nicholas.»

Poco prima di uscire dal bagno, infila le mani in tasca e recupera una specie di walkie-talkie, qualcosa di simile ad un cellulare ma meno moderno, un gadget che non avevo mai visto prima.

Preme un pulsante per mettersi in contatto con i suoi colleghi, e riferisce la sua scoperta e il modo in cui devono agire per poter cogliere eventualmente questo Nicholas in flagrante.

Infila il microfono in tasca, poi mi porge la mano con uno sguardo serio, mentre io resto lì imbambolata a fissarlo, prima di intrecciare le mie dita con le sue.

« Che c'è?» il tono curioso, la voce roca e greve.

Ora sono io a sorridere.

« Niente, è che ti ammiro.»

Sembra confuso, e alza le sopracciglia.

« Mi ammiri?»

« Sì, il modo in cui svolgi il tuo lavoro, quello che fai, l'impegno che metti per risolvere ogni situaz-»

Ancor prima che possa finire la frase, mi spinge contro il muro e ricomincia a baciarmi intensamente.

Non sono abituata a tutto questo. E' così maledettamente stupendo poterlo avere ogni volta che lo desidero. Credo non mi ci abituerò mai.

Sono talmente immersa nei suoi baci e nei suoi occhi scuri, che non mi rendo conto che il luogo in cui ci troviamo, poco fuori dall'ingresso dei bagni, è visibile a chiunque, e difatti non passa tanto prima di sentir pronunciare il mio nome da una voce che conosco.

« Nesta?!»

Come in un sogno destinato a tramutarsi in incubo, Rick Ashton si materializza davanti ai miei occhi, riportandomi bruscamente alla realtà.

Cazzo. Non è possibile.

Trey si stacca da me, rizzandosi sull'attenti, e serrando la mascella così forte che mi sembra di sentire i suoi denti che scricchiolano.

« Rick...» comincio, intenzionata a chiedergli di fingere di non essere stato partecipe di quella scena.

« Te la fai con lui?!»

MR. POLICEMANWhere stories live. Discover now