Colpa del caldo

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Ian ha ufficialmente finito di sistemare l'appartamento, e non ho mai visto Olly così collaborativa nel voler aiutare qualcuno a costo di faticare per diversi giorni.

Credo che il fatto che lui lavorasse la maggior parte del tempo senza la canottiera sia stato una valida motivazione per lei.

Chris non mi ha ancora rivelato ciò che vorrei sapere, ma fingo di non esserne interessata, anche perché mi ricorda quasi giornalmente di stare alla larga dall'agente in questione.

E, difatti, a causa dell'atteggiamento che ha avuto la volta scorsa nei miei confronti non mi riesce neanche così difficile.

Penso al suo caratteraccio, alla sua presunzione... alle sue braccia muscolose e a quello sguardo penetrante.

No, Nesta, quello non l'hai pensato!

Tutankhamon uscirebbe dal suo sarcofago per farmi fuori con le sue stesse mani.

« Mi si vedono abbastanza le tette?» la voce di Olly mi riporta alla realtà.

E' esaltata come una bimba la notte di Natale, perché Ian le ha ufficialmente chiesto di uscire questa sera, finito l'allenamento di pugilato.

Un medico pugile. Almeno riuscirà a medicarsi da solo se si farà male.

Mi ha chiesto di accompagnarla in palestra per farle da supporto morale, dopodiché loro proseguiranno per la loro strada e io per la mia.

« Aspetta, fammi controllare.» pizzico leggermente la scollatura della mia amica, tirandola un po' verso l'alto, per coprire lo strato di pelle troppo esposto.

« Ecco, ora sei perfetta!» le schiocco un bacio sulla guancia.

« Ma sono più coperta di prima!» si lamenta lei.

« Non hai bisogno di mostrare le tette per fare colpo. Tu sei sempre bellissima.»

Olly mi rivolge uno sguardo di gratitudine, poi torna a fare la spiritosa.

« Basta smancerie, o mi toccherà uscire con te invece che con Ian.»

Mi scappa una risata e prendo la mia amica sottobraccio.

« Grazie, Nes. Sei la migliore amica che potessi mai desiderare.»

Stavolta la parte dell'amica cinica tocca a me.

« Smettila, o mi verrà il diabete. Entriamo?»

« Entriamo.» ripete lei.


***


Non ero mai entrata in una palestra di boxe.

E per quanto Olivia lo trovi eccitante, per me stare a guardare degli scimmioni che si scazzottano a vicenda in un bagno di sudore è tutto fuorché allettante.

« Oh mio dio, guarda quanto bel materiale!» la mia amica attira subito delle occhiate, forse perché, rispetto a me che sono vestita in pantaloncini e t-shirt, lei sfoggia un abitino rosso striminzito con una scollatura vertiginosa.

Difficile passare inosservati, in effetti.

« Dov'è Ian?» taglio corto, con l'intento di uscire da lì quanto prima.

Sembrano tutti incazzati qui dentro, e con una voglia matta di prendere letteralmente a pugni qualcuno.

« Andiamo, Weston, cosa sei, una femminuccia? Voglio vedere un cross che ti faccia sanguinare le nocche!»

MR. POLICEMANWhere stories live. Discover now