Ho perso la chiave

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La prima volta che utilizzo la mia nuova moto da neopatentata è per recarmi in una centrale di polizia.

Sembra un paradosso, in effetti, eppure è esattamente così che vanno le cose.

E sono più agitata del mio primo appuntamento. Anche se non ne ho mai avuto davvero uno.

Per prima cosa, pensare di rivedere Trey Weston sotto sua richiesta mi manda in completa confusione. Secondo, non ho idea del perché abbia voluto convocarmi. E terzo... insomma, sto andando ad incontrare Trey Weston!

E, visto come ci siamo lasciati l'ultima volta, compresa la storia che mi ha raccontato Rick, preferisco andarci cauta.

Non so davvero cosa aspettarmi.

Scendo dalla moto togliendomi il casco e, con le gambe tremanti, mi avvio su per la scalinata che conduce all'ingresso della stazione di polizia.

Non appena metto piede all'interno, un tizio in divisa mi si fionda davanti.

« Si identifichi e mostri i documenti, per cortesia.»

Deglutisco lentamente, ricacciando l'ansia indietro e cerco di trovare le parole adatte. E i miei documenti.

Buongiorno, sono Nesta Roberts, paranoica da sempre e sto per avere un attacco di cuore a pensare di incontrare Trey Weston.

Vale come identificazione?

« Sono Nesta Roberts.» gli porgo le carte, decidendo di omettere tutta la parte seguente.

« Ha qualcosa con sé?»

Sì, la sfiga dalla mia parte, vorrei rispondere, ma il mio buon senso mi suggerisce di tacere anche questa volta.

Scuoto la testa in segno di diniego.

« Il motivo per cui è qui?» continua il suo interrogatorio l'uomo di ghiaccio.

Mamma mia.

Mi immagino come devono interagire con le loro mogli questi elementi.

« L'agente Trey Weston aveva chiesto di vedermi.» confesso, sentendo le farfalle nello stomaco non appena pronuncio il suo nome.

Il poliziotto sulla porta mi lancia una rapida occhiata, poi annuisce.

« D'accordo, mi segua.»

Cerco di stare al suo passo, mentre il mio cuore martella in maniera insistente nel petto.

Cerca di stare calma, Nesta.

E non combinare casini, come sempre.

Anche se ci sono già, in mezzo ai casini.

« Per di qua.» il tizio in uniforme mi accompagna nella stessa stanza in cui avevo incontrato Rick la volta scorsa, ed immagino che il motivo sia lo stesso.

Un interrogatorio.

Nemmeno alle superiori ero così gettonata.

Mi accomodo sulla solita sedia di legno, cercando una posizione che sia un briciolo comoda, ma tra l'ansia e questa gente fatta di pietra, mi sembra tutto inadatto.

Improvvisamente due figure fanno capolino dalla porta, e ci manca poco che non mi venga un infarto per lo spavento.

Quando riconosco l'agente Michael Jones, però, il mio cuore riprende a battere in modo normale.

« Nesta Roberts!» esclama, lasciandosi sfuggire un po' troppo entusiasmo.

« Sei di casa, ormai.»

« Già.» sorrido, non sapendo nemmeno cosa dire.

MR. POLICEMANDove le storie prendono vita. Scoprilo ora