Dei bravi ragazzi

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Chris Parker è riuscito ad uscire dalla situazione senza nemmeno un graffio.

Beh, a dire il vero un graffio sull'addome gli è rimasto, ma la ferita non era profonda, perciò non ha avuto bisogno di punti.

Diciamo che, in fin dei conti, ne è uscito illeso.

Nonostante questo, il mio amico si comporta come se fosse stato un anno intero nell'esercito.

Ha voluto che lo accompagnassi a casa e che passassi a vedere come stava nei giorni seguenti... per non parlare delle cure mediche.

Quindi tra lavoro ed impegni vari, sono riuscita anche a trovare del tempo per potermi dedicare completamente a lui.

Non sono sicura che tutte queste attenzioni nei suoi confronti siano realmente necessarie, ma per gli amici questo e altro!

E poi, mi aiuta a non pensare ad altro. A qualcun altro.

« Va bene così?» chiedo al mio compagno di sventure, massaggiandogli la schiena.

Già, perché nonostante sia stato ferito al basso addome, inevitabilmente ne ha sofferto anche la sua schiena.

« Mmh mmh.» Chris si lascia uscire un verso di apprezzamento per i miei massaggi improvvisati.

Si è preso qualche giorno di ferie, con la scusa di essere indisposto, e mi ha chiesto di "aiutarlo a guarire".

Francamente sono convinta sia sano come un pesce, ma fingerò di non essermene accorta.

Passo le mani l'ultima volta lungo le sue scapole, percorrendo la curva della sua schiena fino a fermarmi appena sopra all'elastico dei boxer.

« La pacchia è finita, Parker, è ora di controllare la ferita.»

Un grugnito di risposta arriva dal mio amico stravaccato sul divano, che apre appena un occhio.

« Ma come, di già? Stavo iniziando a rilassarmi.»

« Stavi dormendo già da mezz'ora, pigrone. Su, fammi vedere come va la ferita.» lo intimo, invitandolo a girarsi a pancia in su.

Sbuffando e sospirando, il biondo si volta di scatto, rischiando di farmi sbilanciare.

« Ora sta fermo e fammi controllare.» gli ordino.

« Sì dottoressa.» mi sbeffeggia lui mentre monto a cavalcioni sulle sue gambe e tento di rimuovere di poco la garza che copre il suo taglio.

« Puoi essere la mia dottoressa?» continua la sua presa in giro.

« Se fossi la tua dottoressa ti avrei già cacciato dal mio ospedale. Ora non ti muovere che tolgo la garza...»

Faccio per dare uno strappo deciso, quando Chris fa un balzo da sdraiato e in men che non si dica mi sbilancio ritrovandomi con la faccia appena sopra i suoi gioielli.

Proprio in quel preciso istante, la porta si apre, e la signora Parker fa il suo ingresso nella sua abitazione.

Vi prego, sotterratemi.

Ma perché sempre a me le sfighe?

« Oh, scusate, ho interrotto qualcosa?» l'espressione visibilmente turbata si scontra con la mia imbarazzata.

« Sì.» risponde Chris infastidito.

« No!» mi affretto a correggerlo.

« Nesta, ciao! Che piacere vederti qui!» Rosalind Parker mi riconosce e corre ad abbracciarmi, mentre io impacciata tento di rialzarmi da quella posizione fraintendibile.

MR. POLICEMANWhere stories live. Discover now