Tutti da curare

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« Che posso fare per te?»

Il biondo mi rivolge un'espressione furba.

« Oltre ad una replica del balletto da spogliarellista?»

Lo fulmino con un'occhiataccia.

« Non se ne parla.»

Sorride spontaneamente, e per un attimo realizzo che era da un po' che non vedevo Chris davvero così allegro.

E credo ci sia un valido motivo per il suo buonumore.

« Tu non me la racconti giusta.» lo scruto con un'attitudine da detective.

« D'accordo, Roberts, devo ammettere che mi conosci piuttosto bene.»

Annuisco compiaciuta, sollevata anche dal fatto di essere riuscita a recuperare tutti i pezzi di vetro e pulire il pavimento da quello schifo di tequila.

« Sputa il rospo!» intimo il mio amico.

E lui non se lo fa ripetere due volte.

« Ecco, so che zia Lucy si sposa, e la cosa mi fa un immenso piacere. Non per niente ha invitato anche me.»

Gli tiro un pugno amichevole sul braccio.

« E certo, sei di famiglia anche tu ormai!»
Chris sorride, poi inizia a sbocconcellare qualche patatina che trova sul bancone.

« Beh, mi stavo chiedendo... mi piacerebbe portarci anche Blair, sempre se lei è d'accordo-»

« Frena, frena, frena, Parker.» lo interrompo.

« Blair?! Non vorrai dirmi che dopo la batosta della volta scorsa hai intenzione di riprovarci?»

Chris abbassa lo sguardo sul pavimento del locale, evitando i miei occhi severi.

Ecco, sapevo che l'ha combinata grossa anche stavolta.

« E' già successo.» confessa, come un bambino che ammette di aver rubato delle caramelle.

Come non detto.

« Chris Parker...» comincio con il tono duro, intenzionata a sgridarlo.

Poi, però, realizzo che io e lui siamo compagni di sfighe in amore, e che io dovrei proprio essere l'ultima persona a fargli la predica riguardo a questo. E poi, per me, l'importante è che lui sia felice.

«...se tu fossi qualcun altro ti avrei già staccato la testa. Ma dato che io non sono messa tanto meglio, fingerò di esserne entusiasta a riguardo.»

Il mio amico sfoggia un sorriso al pari di quello dello Stregatto di Alice in Wonderland, e si sporge per arruffarmi i capelli.

« Non credo di voler sapere proprio cosa è successo... ma almeno il quando?» lo sprono a rendermi partecipe della sua soap opera.

« A dire il vero ieri, ed è stata una cosa piuttosto immediata. Non solo perché sono durato poco, sì, insomma anche quello, ma...»

« Oh mio dio, Chris!» mi batto una mano sulla fronte.

« Cosa di "non voglio sapere cosa è successo" non ti è chiaro?»

« Ah già. Scusa, piccola Nes.» si ficca un'altra patatina in bocca, e dal suo sguardo furbo intuisco che è andato a parare sull'argomento a posta.

« Comunque ci siamo visti ieri e, sai... credo proprio che tutta la storia della divisa e del finto poliziotto abbiano funzionato.» afferma orgoglioso.

Nello stesso istante un uomo sulla sessantina prende posto al bancone poco distante da Chris, e ordina un amaro, che mi affretto a servirgli.

« Bravo, ragazzo, devi essere convincente con le donne!» fa intendere di aver seguito il nostro discorso dal principio.

MR. POLICEMANDove le storie prendono vita. Scoprilo ora