"Sono come l'oceano"

315 12 0
                                    

Eravamo ormai entrati da un'oretta e ci eravamo seduti sulle sedie ad aspettare qualche notizia di Arthur ma niente.
Charles non parlava, aveva la testa appoggiata al muro e la sua mano era intrecciata alla mia. Non l'aveva lasciata neanche un secondo.

"Charlie" non mi rispose, era su un'altro mondo. Si stava distruggendo da solo
"Charlie ei" lui si girò di colpo
"arrivo va bene?"
"dove vai?"
"a prendere un caffè tu vuoi qualcosa?"
"vengo con te" non si voleva staccare
"stai qui tranquillo io arrivo subito va bene?" gli avevo appoggiato una mano sulla guancia e con il pollice gliela stavo accarezzando
"torni subito vero?" il mio sguardo si addolcì il doppio dopo questa frase
"non me ne vado charlie resto qui con te" lui annuì e io gli diedi un bacio sulla guancia

"ei tieni" lui alzò la testa e mi guardò sorpreso
"grazie Giada"
"di niente. Tutto bene?"
"potrebbe andar meglio però si tranquilla" io gli sorrisi e andai da Pascale

"pascale..."
"oh piccolina"
"tieni"
"grazie tesoro non dovevi" io le sorrisi e mi sedetti in parte a lei
"come sta Charles?"
"è distrutto. Ha paura di perderlo e non lo biasimo ma crede che sia colpa sua"
"come potrebbe mai essere colpa sua? Arthur nonostante le litigate o le prese in giro considera Charles come una guida"
"non riesce più a ragionare. Crede che sia colpa sua questo incidente e si dà la colpa del fatto che non abbia risposto subito o del fatto che non fosse lì con lui"
"stagli vicino tesoro. Tu riesci a calmarlo, ora starebbe già rompendo metà ospedale e mi sono stupita sia della tua presenza che della sua calma" io le sorrisi timidamente
"non ho fatto nulla io"
"oh piccolina hai fatto tanto fidati" io le sorrisi
"ora va da lui che ne ha più bisogno di me" io la abbracciai e poi andai da Charles

Aveva gli occhi chiusi, mi avvicinai piano piano e gli accarezzai il viso, lui apri gli occhi e appena mi vide aprì le braccia
"abbracciami cherie ti prego" io lo abbracciai e mi accoccolai sul suo petto

"ce la farà Charles ne sono sicura" lui non disse nulla. Io gli baciai il petto e poi chiusi gli occhi. Ero troppo stanca ma non mi sarei mai mossa da qui

"cherie vai a casa sei stanca"
"anche tu sei stanco e finché tu non te ne vai io non me ne vado"
"cherie..."
"charles no. Ho detto che ci sarò sempre e io voglio esserci, non me ne vado" lui mi sorrise
"grazie cherie" era ad un soffio dalle mie labbra
"charles c'è tua mamma"
"non mi importa ne ho bisogno" in pochi secondi uni le nostre labbra. Era un bacio dolce, triste, mi erano mancante le sue labbra

"mi erano mancate" io arrossii e appoggiai la testa sul suo petto
"dormi charlie" io chiuso gli occhi e mi lasciai cullare dai suoi battiti e dal suo profumo.

sentii qualcuno accarezzarmi il viso e piano piano aprii gli occhi. La luce a neon dell'ospedale mi colpì e di scatto richiusi gli occhi per il fastidio.
Mi abituai alla luce e mi ritrovai davanti Pascale tutta sorridente
"ei tesoro"
"pascale che succede"
"Arthur sta bene" mi uscì un sorriso di cuore. Arthur era forte come i suoi fratelli e sua mamma.
"sono contenta. Charles lo sa?"
"no tesoro sta dormendo"
"oh e non glielo dici?"
"diglielo tu. Io e lorenzo ora andiamo a parlare con i medici poi possiamo fargli visita" io annuii e le sorrisi.

"Charlie ei" iniziai a chiamarlo e a spostargli i capelli dalla fronte, lui mugugno qualcosa
"Charlie devi svegliarti"  lui sbuffò e piano piano aprì gli occhi
"che succede?"
"tuo fratello sta bene"
"davvero?!" io annuii e lui mi abbracciò forte forte da non farmi respirare
"grazie di esserci stata"
"di niente" gli diedi un bacio sulla guancia e poi mi alzai dalle sue gambe
"dov'è mia mamma e Lorenzo?"
"sono andati a parlare con i medici nella stanza di Arthur. Vai io ti aspetto qui" lui annuì e prima di andare via mi prese il viso dolcemente e mi diedi un bacio, il più dolce che abbia mai provato, stavo per cadere
"torno subito mon amour" l'aveva detto ad un soffio dalle mie labbra e io non so dove trovai la forza per annuire.

Stavo girando su me stessa ad aspettare Charles, non volevo intromettermi perché era una cosa di famiglia ma avrei voluto sapere qualcosa su Arthur.
"Tesoro che ci fai qui fuori?"  mi girai e trovai Pascale e Lorenzo guardarmi
"oh sto aspettando Charles. Come sta Arthur?"
"vai dentro con lui tesoro"
"come? non voglio intromettermi è una cosa di famiglia"
"piccola mia fai parte della famiglia ormai" mi vennero gli occhi lucidi a quelle parole. L'abbracciai e lei subito mi strinse a se
"Grazie pascale" lei mi sorrise e mi accarezzò il viso, togliendomi una lacrima

"Petite je vais dans la voiture t'attendre là-bas" io non capii niente però vidi Pascale andare via e salutarmi.
"Grazie Giada per tutto. Per esserci stata oggi per la mia famiglia, Charles è testardo e ha paura ma vedrai che con il tempo si aprirà di più. È fortunato ad averti" perché dovevano farmi piangere oggi? io gli sorrisi e lo abbracciai, lui rimase sorpreso da questo gesto ma poi ricambiò
"grazie lore per le parole che hai detto"
"di niente princesse" io mi staccai da lui
"vai da lui ora" io annuii e gli diedi un bacio sulla guancia.

Mi affacciai dentro la stanza e c'era Charles a parlare con Arthur, stavano ridendo spensierati, a quella scena mi uscì una lacrima e stavo per andarmene per non rovinare il momento ma Charles mi chiamò.
"Cherie ei" appena mi vide si alzò preoccupato e venne verso di me prendendomi per i fianchi e avvicinandomi a lui
"Cherie che succede?" io mi asciugai le lacrime
"niente charlie tranquillo" gli feci un sorriso per rassicurarlo
"sei sicura?" io annuii sorridendo, lui non andò oltre ma non sarebbe finita qui conoscendolo

"non mi presenti la tua ragazza?" io arrossì
"ARTHUR"
"che c'è?!" charles scosse la testa e io sorrisi alla scena
"piacere Arthur"
"Giada" gli sorrisi
"allora come fai a sopportare questo essere umano?" io sorrisi
"non saprei ci vuole tanta pazienza" Charles era scioccato, stava fulminando il fratello invece noi due ce la stavamo ridendo
"se ti serve una mano per farlo fuori chiamami che ci sono"
"ti chiamerò tranquillo"
"Arthur giuro che ti faccio fuori io"
"dai fratellino sto semplicemente dicendo la verità" io stavo ridendo
"tu da che parte stai scusa?"
"dalla sua mi spiace Chalrie" lui si imbronciò e sorrisi alla scena
"mi sa che devi portare a casa il bambino"
"credo anche io"
"Ciao fratellone mio ci sentiamo"
"sisi ciao Arthur fai il bravo per favore" lui annuì e io lo salutai

"Giada aspetta" io mi girai e Arthur cacciò via il fratello
"che succede ti serve qualcosa?"
"oh no tranquilla volevo solo ringraziarti per essere stata qui, sai quando Charles ti ha visto gli si sono illuminati gli occhi. Non l'ho mai visto così"  stavo per piangere di nuovo
"non c'è neanche bisogno dirmi grazie l'ho fatto con piacere. Ora vado che se no quella là si preoccupa" lui sorrise e mi diede un bacio sulla guancia.

Stavamo andando verso la macchina, erano le 4 di mattina
"Che ti ha detto Arthur?"
"Niente di cui ti devi preoccupare"
"Se lo dici tu"
Eravamo saliti in macchina e questa volta stava guidando lui.

"Come mai stavi piangendo prima?"
"Ti ho detto che non era nulla"
"Ti conosco e non era nulla"
"Quindi che succedeva?"
"Mi ha fatto piangere tua mamma e Lore"
"Ti hanno detto qualcosa di brutto?"
"No anzi mi hanno detto solo cose belle, non preoccuparti" lui mi guardò un attimo per accertarsi che stessi dicendo la verità e gli sorrisi.

"Ti fermi da me a dormire?" Lui mi guardò stupito e già me ne stavo pentendo
"E perché dovrei?" Aveva un sorriso beffardo sul viso
"Perché di si"
"Voglio il motivo"
"Perché ti voglio io Charlie" lui mi sorrise e uscì dalla macchina

Eravamo già nel letto, ci stavamo guardando e mi ero persa nei suoi occhi
"Li amo i tuoi occhi Cherie" io arrossi
"Non sono poi cosi belli"
"Cherie sono come l'oceano i tuoi occhi, tutte le persone appena vedono il mare se ne innamorano e lo stesso fanno con i tuoi occhi. Sono pieni di vita, nascondono tante cose e le voglio scoprire con calma, hanno delle sfumature verdi e quando c'è brutto tempo diventano grigi, appena sorridi ti si illuminano gli occhi e mi ci perdo dentro ogni volta. Starei a guardarli per ore" diventarono lucidi, nessuno mi aveva mai parlato così.

Non dissi nulla, lo baciai e sentii le guance bagnate. Era un bacio passionale, desiderato a lungo, sapeva di lacrime e amore.
"Perché piangi Cherie?"
"È colpa tua" lui sorrise e mi baciò la fronte.
"Che ne dici di dormire?"
"Va bene buonanotte Charlie"
"Buonanotte mon amour" sorrisi e lo bacia a stampo, mi rannicchiai vicino a lui e mi lascia cullare dai suoi battiti

vecchi ricordi e nuove scoperte //Charles LeclecWhere stories live. Discover now