"Si ritorna a Milano"

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Mi sveglio con la luce che entra dalla finestra. Sto per alzarmi ma qualcosa me lo impedisce, cioè qualcuno. Il braccio di Charles è intorno alla mia vita e ha la testa appoggiata al mio petto. Visto che non riesco a muovermi inizio a giocare con i suoi capelli. Sembra un bambino quando dorme. Ne approfitto e gli faccio una foto per ricordare questo momento. Dopo un po' sento qualcuno che si lamenta, segno che si è svegliato
"Buongiorno bell'addormentato" lui mi risponde con ancora la voce impastata dal sonno e giuro che potrei svenire
"Buongiorno principessa" mi fa un piccolo sorriso e richiude gli occhi. Smetto di toccargli i capelli e gli dico
"mi fai alzare per favore? sono già le 10 di mattina" lui mi risponde come un bambino dicendomi di no e mi riprende la mano rimettendola sui suoi capelli. Mi scappa una risata
"allora non stavi dormendo" lui fa un sorrisetto e alza le spalle. Scuoto la testa rassegnata e restiamo lì per diversi minuti.
"mi mandi la foto che hai fatto"
"sei assurdo. come fai a saperlo? stavi dormendo come un bambino"
"trucchi del mestiere principessa" si alza e mi lascia lì come una scema. Lo raggiungo in cucina che sta coccolando Kiwi
"che cosa vuoi per colazione? se vuoi faccio i pancake" lui mi guarda con occhi sognanti e capisco che accetta.
Nel frattempo da a Kiwi i suoi croccantini e giocano come due bambini.
"sono prontiii" urlo per farmi sentire e subito arriva
"sono i pancake più buoni del mondo" io rido
"piantala non è vero"
"no te lo giuro" iniziamo a parlare un po' di tutto.
Finiamo di mangiare e mi aiuta a sparecchiare
"Principessa io ora vado va bene? visto che vai anche a Milano così ti lascio preparare le valige" io annuisco un po' triste perché avrei voluto che restasse qui.
"ma scusa Kiwi dove starà?"
"cavolo non ci avevo pensato"
"se vuoi lo tengo io. tanto in questi giorni resto qui a Monaco"
"davvero lo faresti?" lui annuisce e io gli salto addosso per la felicità. Lui mi prende e mi stringe a se, nel frattempo ride per la mia reazione. Lo seguo anche io e scendo dalle sue braccia
"grazie grazie grazieee. ti devo un favore"
"una cena quando torni da Milano e siamo a posto" lo fisso per diversi minuti e il mio silenzio lo inizia a far preoccupare.
"no scusami se non vuoi tranquilla... avevo pensato che... no lascia perdere davv-" lo interrompo anche se non avrei voluto perché non è da tutti i giorni vedere Charles sicuro di se Leclerc insicuro su qualcosa. Mi esce una risata spontanea e gli rispondo
"va bene" lui mi guarda e sorride come un bimbo.

Gli do le cose di Kiwi e poi ci salutiamo. Mi da un bacio sulla guancia e entra in ascensore. Chiudo la porta e mi spunta un sorriso da ebete.
Mi riprendo e vado a preparare la valigia. Nessuno sa del mio arrivo tranne Luca il fidanzato di Alice che mi verrà a prendere in aereo porto.

Corro in aereo porto e salgo sull'aereo appena in tempo. Partiamo e mi addormento subito. Appena arrivo vedo Luca che si sbraccia per farsi vedere e lo saluto a mia volta ridendo
"Ciao Lucaaa. Come stai?"
"Bene G tu?"
"Tutto bene" ci incamminiamo verso la macchina, mette la valigia nel bagagliaio e partiamo.
Arriviamo a casa di Alice, suono e aspetto che mi apra la porta
"sorpresaaa" lei in due secondi mi salta addosso e tra poco cadiamo. Mi provoca una risata e anche lei mi segue
"che ci fai tu qui? non mi hai detto niente. chi è venuto a prenderti?"
"mi fai respirare? haha mi è venuto a prendere Luca"
"TU SAPEVI TUTTO E NON MI HAI DETTO NIENTE"
"Ali calma haha gliel'ho chiesto io, non prendertela con lui"
"con te faccio i conti dopo ora devo essere aggiornata su tutti i gossip di Monaco" io e Luca ridiamo e ci tira dentro casa.
Le racconto tutto di Charles e già sta fantasticando sul nostro matrimonio. Le dico anche di Pierre e visto che lo conosceva anche lei mi abbraccia e mi rassicura.
"Ali io ora vado dai miei così metto giù la valigia. Ci vediamo stasera se vuoi" lei annuisce e mi da un bacio sulla guancia.
Arrivo davanti casa mia e suono
"Ciao mamma..." mia mamma mi fissa e poi inizia ad urlare di gioia riempiendomi di baci.
"Mamma non respiro più haha" arriva anche il papà che anche lui si aggiunge così da soffocarmi per bene.
"Tesoro entra. Che ci fai qui? oh che bello vederti. Ho preparato anche le lasagne oggi"
"Sono venuta qui per salutarvi"
"mmh va bene però c'è qualcosa sotto" mia mamma purtroppo mi conosce fin troppo bene però parlarle di Pierre non ne ho voglia perché lo trattava come se fosse suo figlio quindi non voglio riaprire un argomento fragile per tutti.
Ci mettiamo a tavola e iniziamo a mangiare. Gli racconto come va il lavoro, di Sofia e Anna, di Charles ma non tutto solo che l'ho conosciuto e che ora siamo amici. Che sono andata a vedere la F1 e a mio papà gli si sono illuminati gli occhi. Ama la F1 e segue ogni gara, non ha mai avuto la possibilità di andarla a vedere dal vivo.
"E-e hai visto P-pierre?" io mi irrigidisco e mio papà pure
"si mamma" le si illuminano gli occhi perché ha sempre desiderato che ritornassimo amici
"non è successo nulla mamma non farti strane idee. L'unica cosa che siamo riusciti a fare è litigare"
"Bambina mia mi dispiace tanto" mi abbraccia e non posso fare a meno di scoppiare a piangere ancora. Per me lui era come un fratello, mia mamma lo trattava come un secondo figlio e mio papà pure. I suoi genitori mi trattavano come una principessa e mi difendevano sempre quando litigavamo. Eravamo uniti ma poi tutto è finito.

Mamma io esco.
"va bene ma ti ricordo che alle 20 devi uscire con la Ali e sono già le 18"
"sii tranquilla mamma torno presto"
esco di casa e inizio a camminare per le strade di Milano che trattengo tutti i ricordi della mia infanzia.
Senza accorgermene sono arrivata al parco dove giocavo sempre con Pierre. Mi siedo su una panchina e i ricordi riaffiorano

15.07.2007
io e Pierre eravamo andati al parco da soli perché abitavamo lì vicino e Pierre aveva già 10 anni io invece 8.
"monkey aspettami"
"corri piccola G"
arrivai al parco e subito andai sull'altalena. Era il mio gioco preferito perché mi sembrava di volare e Pierre amava spingermi.
"Piccola G vieni un secondo qui"
"Arrivo monkey" arrivai da lui
"che succede?"
"tieni" mi diede una margherita. Lo abbracciai e lui mi strinse a se. Dopo vari minuti mi chiese una cosa
"Piccola G..."
"dimmi Monkey"
"noi rimarremo migliori amici per sempre vero?"
"per sempre Monkey non ti sostituirò mai e tu?"
"mai Piccola G"

Una lacrima involontaria mi scende e sto per tirarla via quando una mano mi precede. Senza alzare gli occhi sento il suo profumo. Quel profumo che mi aveva accompagnato per tutta la mia adolescenza e poi era scomparso.
Senza dire nulla mi alzai e lo abbracciai e subito mi sentii a casa.
"Ei.. piccola G respira. Sono qui non vado via. Non più"
"Mi sei mancato Monkey"

vecchi ricordi e nuove scoperte //Charles LeclecKde žijí příběhy. Začni objevovat