"Il principe azzurro"

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Cercai di aprire gli occhi ma un raggio di sole me lo impedì. Pian piano mi abituai alla luce e mi trovai il viso di Charles attaccato.

Stava dormendo come un bambino, i capelli spettinati, le labbra un po' gonfie, il viso rilassato. Era stupendo anche quando dormiva.
Avevo il suo braccio sul fianco che mi teneva stretta vicino a lui.
Riuscii ad arrivare al suo viso con una mano e gli spostai dei ciuffetti dal viso. Lo sentii mugugnare e sorrisi, mi strinse di più a se e io risi

"buongiorno non amour" mi stavo per sciogliere, mi aveva chiamato... mon amour. No impossibile avevo sentito male. Rimasi zitta per qualche secondo per pensare a ciò che avevo sentito, se era vero o meno
"non ti piace?"
"cosa?"
"come ti ho chiamato" non avevo più su il suo sorriso stupendo
"si che mi piace charlie" gli spuntarono quelle due fossette che erano diventate una dipendenza
"meglio perché mi piace chiamarti così" sorrisi e mi ritrovai sotto di lui.

"adoro questo risveglio"
"pure io" in mezzo secondo unì le nostre labbra, era un bacio dolce e sarei restata lì per ore.
"perché sorridi?"
"lo scoprirai charlie ora andiamo a fare colazione" lui annuì e insieme andammo in cucina.

"mi hai comprato i cereali che amo..."
"tutto per te cherie" io sorrisi e gli salta addosso. Lui mi prese e si mise a ridere, io iniziai a dargli dei baci a stampo.
"come farei senza di te"
"nulla cherie" mi baciò di nuovo
"grazie charlie"

Dopo aver passato tutta la mattina con charles tornai a casa. Dovevo chiamare Pierre e Alice per sapere se tutti e due erano vivi e anche Kika per stuzzicarla un po'.

-Aliii come stai?
-non urlare scema che mi fa male la testa
-ok ho già capito haha
-allora con Charles?
-sono stata a dormire da lui e stamattina mi ha chiamato "mon amour"
-CHE COSAAA? ODDIO LO AMOOO
-ei non provarci
-gelosonaaaa
-lui è il mio carletto e non si tocca
-assurda e tu che gli hai detto?
-sono stata zitta e poi mi ha chiesto se non mi andava bene invece gli ho detto che mi piaceva.
Ieri sera poi ho fatto un incubo su nicola e lui mi era lì con me, volevo dirgli quelle due paroline ma non ho avuto coraggio
-tesoro vedrai che arriverà il momento. Non avere fretta
-si tranquilla, ma Pierre è a casa?
-NOOO
-ODDIOOO È RIMASTO DA KIKA?
-non lo so cogliona credo di sì non sono lì con loro
-hai ragione però mi sembra strana Pierre non è uno che va a letto con una la prima volta
-già magari hanno solo dormito insieme
-hai ragione ora lo chiamo poi ti dico

La salutai e chiamai subito Pierre
-Monkey come va?
-Bene tu?
-Bene bene sei a casa?
-ehm si perché
-sono qui fuori?
-cosaaa?
-so che sei da kika. Che avete fatto?
-nulla te lo giuro abbiamo solo dormito insieme
-d'accordo ti credo, dobbiamo parlare noi due
-per charles?
-si
-so già tutto però voglio anche il tuo punto di vista
-bravo. Salutami Kika dopo ci vediamo io e te
-si ciao piccoletta

Avevo sistemato la cucina e decisi di portare fuori kiwi. Salutai Gianni e iniziai ad incamminarmi verso il porto. Cerano un sacco di famiglie, fidanzati, turisti, nonni che portavano in giro i nipotini. Sembrava tutto così bello e non era un qualcosa di familiare purtroppo. La domenica era il giorno che più odiavo, tutti i miei parenti si incontravano e io rimanevo a casa assieme ai miei genitori, non mi dispiaceva ma per essere una bambina ancora non capivo quel mondo. Ero pur sempre una bambina e volevo stare con i miei parenti, giocare con i miei cugini ed essere amata dai miei nonni. Invece era tutto il contrario e non capivo il perché ma poi crescendo ho capito che non ero io il problema.

Ero arrivata ormai al porto e in lontananza c'era un ragazzo e una ragazza, lui era molto familiare
"Giada?"
"George?"
"Che ci fai qui?"
"Oh beh io ci abito tu invece?"
"Oh sono con..." non sapeva se dire amica o ragazza così gli evitai la figura di merda
"Ho capito. Piacere Giada"
"Carmen, voi vi conoscete?"
"Si sono la migliore amica di Pierre e ci vediamo nel paddock" lui mi sorrise ringraziandomi

"Allora ci vediamo al prossimo GP così non sono l'unica ragazza in mezzo a loro"
"D'accordo ti do il mio numero così ci sentiamo?"
"Certo con piacere" nel frattempo George era sbalordito e stava accarezzando Kiwi
"Ecco fatto, ci sentiamo allora" io annuii e li salutai
Finalmente si era trovato qualcuna George e anche simpatica.

Ormai si erano fatte le 4 e decisi di andare da Pierre, la ali se ne era già andata purtroppo però doveva perché la sera aveva una cena con i genitori di Luca.

"Quindi che cosa mi vuoi dire piccoletta?"
"Volevo dire quelle due paroline a Charles..."
"E non l'hai fatto giusto?"
"No avevo troppa paura"
"È normale vedrai che arriverà il momento giusto" io annuii
"Tanto sai già tutto quindi dimmi il tuo parere"
"Non ho un parere, ha fatto bene a chiamarti così era ora visto che state insieme e i suoi occhi urlano -ti amo G-, quindi sono contento per voi due"
"Non stiamo insieme è questo il punto"
"Sisi come no"
"Che cosa ti ha detto Charles che io non so?"
"Niente tranquilla"

"Va bene ora parliamo di te e Kika"
"Che cosa vuoi sapere piccola peste"
"Raccontami dai"
"L'ho accompagnata in hotel, sono salito e poi ci siamo baciati ma non abbiamo fatto nulla perché a nessuno dei due sembrava il caso, abbiamo dormito insieme ed è stato bellissimo, lei è bellissima e dolce"
"Sei già innamoratooo"
"Può essere, l'ho invitata al prossimo GP"
"Siii cosi sto insieme a lei e a Carmen"
"Chi è Carmen, non dirmi un'altra tua amica pazza"
"Kika è una mia amica e non è pazza, comunque Carmen è un'amica se si può dire così di George, escono insieme"
"Finalmente si è trovato qualcuna quello lì"
"Ei era innamorato di meee"
"Innamorato, esageri egocentrica era interessato"
"Hai ragione ora vado"
"Mi lasci Kiwiii"
"D'accordo ma guai a te"

Ero appena uscita di casa quando mi arrivò una chiamata, sorrisi distinto
-Già ti manco?
-Può essere Cherie
-questa me la segno
-che simpatica
-come mai mi hai chiamato?
-volevo invitarti stasera a cena
-mmmh devo vedere se ho altri impegni
-oltre a me?
-certo
-a chi devo spaccare la faccia
-a nessuno scemo
-quindi?
-accetto ovviamente
-ti passo a prendere alle 20:30 vestiti elegante. A stasera mon amour

Avevo uno zoo dentro la mia pancia, non mi sarei mai abituata ai suoi modi di fare, alla sua voce o a come mi chiamava. Era il principe azzurro delle fiabe

Scusate sono stata assente in questi ultimi giorni, questo capitolo non è niente di che lo so. Domani cerco di scrivere qualcosa di più carino. Spero comunque che vi sia piaciuto, come sempre se volete nei commenti scrivetemi ciò che non vi piace o quello che vi piace come volete
Baci💖

vecchi ricordi e nuove scoperte //Charles LeclecWhere stories live. Discover now