"lui non c'è più"

411 9 0
                                    

Da quella richiesta passarono un po' di giorni e non avevo ancora deciso cosa fare. Oggi ci sarebbero state le qualifiche e quindi forse l'avrei visto ma spero di no.

Sto andando da Pierre quando sento qualcuno chiamarmi
"Giada ei"
"oh George"
"come va?"
"bene bene tu? sei agitato?"
"un pochettino ma niente di che. Senti volevo chiederti il perché non mi avessi accettato la richiesta su insta"
"oh beh ecco tra una cosa e l'altra mi sono dimenticata scusa"
"oh tranquilla non fa niente" cala il silenzio più imbarazzante della storia
"allora io vado ci vediamo dopo buona fortuna per le qualifiche"
"grazie a dopo giada"

Dio perché a me?
"ei piccoletta ti vedo pensierosa"
"lascia stare monkey"
"nono adesso mi dici tutto tanto ho ancora tempo"
"beh ecco può darsi che un certo George Russel sia interessato a me e io non gli ho accettato la richiesta su insta per giorni"
"chi è interessato a te scusa?"
"George dai"
"adesso lo picchio"
"ma sei matto siediti e stai buono"
"sto scherzando. dai è carino perché non gli dai una chance?"
"non lo so ho paura"
"ei ti fidi di me?" io annuii
"allora buttati e dai una possibilità a Russel poi se ti fa star male intervengo io" e mi fece l'occhiolino io risi.
"grazie monkey ora vai che tra poco inizia" si alzò e mi diede un bacio in fronte.
Ero rimasta da sola perché anna e sofia non erano potute venire così mi accomodai sul divanetto e chiusi gli occhi.

Apro gli occhi ma una luce mi colpì così subito li richiusi. Ero in braccio a qualcuno
"ei principessa dormi ancora un po'" era charles lo riconoscevo dalla voce
"mh charles?"
"no piccoletta sono Pierre"

"eccoti qui ora dormi va bene? ci vediamo domani mattina"
"Pierre rimani qui? come quando eravamo bambini?"
"eh va bene ma ora dormi"
mi girai su un fianco e continuai a dormire non capendo più niente.

"piccoletta svegliati"
"mmh lasciami stare" lo sentii ridere
"è da ieri pomeriggio che dormi su sveglia bella addormentata"
"uffaaa ti odio"
"non è vero mi vuoi tanto bene"

Avevamo già fatto colazione ed eravamo già nei paddock.
Avevo salutato George, Lewis mi aveva praticamente rapito per farsi piegare la questione Leclerc.

"quindi tu mi stai dicendo che vi siete baciati e due settimane dopo si è trovato un'altra?" io annuii
"o mio dio non me lo aspettavo da Leclerc. Mi spiace honey" mi strinse in un abbraccio e qualche minuto dopo qualcuno lo chiamò
"ora vado ci vediamo dopo honey"
"buona fortuna diavoletto" mi diede un bacio sulla guancia e scappò via.

La gara si concluse con Max sul podio e a seguire Lewis e Sebastian. Pierre invece 6º. Mi ero andata a complimentare con tutti quanti e poi aspettai Pierre per andare in hotel.
Mi arrivò una chiamata da mio papà
"ei sono pronto possiamo andare"
"aspetta mi sta chiamando mio papà"
mi allontanai da Pierre e risposi

-ei papà come stai?
-giada devo dirti una... cosa
-dimmi papà
-mi dispiace tanto
-per cosa? che succede
-nick non c'è più lui... è venuto a mancare
questo è il classico momento in cui speri che sia tutto uno scherzo e che finisca tutto subito. I ricordi ti passano davanti come dei treni e speri che si fermino un'altro po' ma invece corrono via.
La notizia che non ti aspetti, non ci credi e non metabolizzi la cosa
-non è possibile papà dimmi che non è vero ti prego
-mi spiace tanto giada
furono le uniche parole che riuscì a sentire. In sotto fondo sentivo Pierre che mi chiedeva cosa fosse successo ma io riuscivo a pensare solo ad una cosa, a lui. Al mio allenatore da quando avevo 5 anni, a colui che consideravo un secondo papà, a colui a cui dovevo tutto.
Non c'era più, non avrei potuto mai più riabbracciarlo o farmi prendere in giro. Lui se ne era andato
"Giada ei che succede sembra che hai visto un fantasma"
"dammi le chiavi della macchina"
"perché"
"ORA CAZZO" appena furono nelle mie mani inizia a correre più che potevo. Incontrai Lewis, Max, George e Charles ma non mi fermai con nessuno. Io correvo e non mi sarei fermata per nulla al mondo. Dietro sentivo delle voci che mi chiamavano ma non le ascoltavo io volevo solo andare via da questo posto e raggiungere casa mia.
Stavo per salire in macchina quando qualcuno fermò la portiera. Era Pierre
"togliti ora"
"che succede giada"
"Pierre devo andare togliti. Ti lascio la macchina in aereoporto ti spiegherò tutto"
Salì in macchina e partì fregandomene di tutti.
Arrivata in aereoporto presi il primo biglietto per milano e spensi il telefono.

Ero arrivata ed erano le 22. Avevo 10 chiamate perse di Pierre e qualche messaggio di Lewis e Max. Carlos mi aveva chiamato diverse volte anche lui ma lasciai perdere e presi il primo taxi per l'ospedale.
Ero arrivata e le prime persone che vidi furono le sue figlie, Allison e Valentina. Erano lì a piangere ma nessuno si accorse di me tranne mia mamma.
"Giada..."
"mamma..." mi fiondai nelle sue braccia e inizia a piangere. Venti minuti dopo mi ero tranquillizzata e mi allontanai per chiamare Pierre

-Giada che fine hai fatto mi stai facendo preoccupare giuro che io prima o poi ti picchierò
-Pierre scusami è che... non ce la faccio
-che succede piccoletta
-il mio allenatore non ce l'ha fatta Pierre
-o mio dio piccolina mi dispiace tanto potevi dirmelo subito sarei venuto con te
-no io non volevo farti preoccupare tu goditi la festa ci sentiamo domani va bene?
-ma giada
-ciao Pierre
iniziai a piangere e sentii due braccia avvolgermi. Era Allison la figlia che aveva la mia stessa età. Non ci vedevamo da anni ma il nostro rapporto non era cambiato.

Mi svegliai per la luce troppo forte e trovai Ally su di me con gli occhi gonfi per il pianto e il mascara colato. Ci eravamo addormentate abbracciate e nessuno ci aveva disturbato.
Mi alzai piano per andare in bagno ma Allison si sveglio
"ei.."
"che ore sono?"
"non lo so credo le 7 mi sono appena svegliata pure io" lei annuì e io me ne andai in bagno.

Entrai in bagno e mi specchiai. Avevo gli occhi rossi e gonfi, il mascara colato ed ero un po' pallida. Presi il telefono e chiamai il lavoro

-si pronto sono Giada Ricci Gener- scusi la psicologa
-si salve per cosa chiama?
-vorrei prendere delle ferie, c'è stato un...un lutto in famiglia e...
-non si preoccupi si prenda tutto il tempo che le serve
-grazie arrivederci

Mi sciacquai il viso e poi uscì. Andai di nuovo al mio solito posto ma non trovai più Allison ma qualcun'altro...

vecchi ricordi e nuove scoperte //Charles LeclecWhere stories live. Discover now