"gli inseparabili"

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"comunque io ora devo andare che ho una cena con la Ali. Vuoi venire?"
"Io...io non credo sia una buona idea"
"non hai più parlato nemmeno con lei?"
"si e no" lo guardo confusa e capisce di andare avanti
"qualche mese fa l'ho incontrata qui a Milano. Volevo chiarire con lei almeno ma mi ha solo urlato contro e non credo che voglia vedermi"
"ti fidi di me?"
"Si"
"allora stasera vieni con noi"

A casa di Giada
"Mamma sono tornata" mia mamma venne a salutarmi e per poco non cadde. Si mise a piangere come una fontana
"Pierre..." corse ad abbracciarlo
"che ci fai qui bambino mio?"
"l'ho portato per ucciderlo mamma" mia mamma sbarro gli occhi
"sta scherzando Camilla. Abbiamo chiarito"
"quindi ora i miei tre bambini preferito sono ritornati?" io e Pierre ci lanciamo uno sguardo
"può darsi mamma. Ora vado a cambiarmi che poi usciamo con Alice" lei annuisce e ci lascia liberi

"così va bene?"
"si sempre stupenda" gli mando un bacio e scendiamo.
Arriviamo al ristorante e appena scendiamo la faccia di Alice cambia
"che ci fai lui qui?"
"abbiamo chiarito e penso che sia ora che lo faccia anche tu" Alice non fiata, resta zitta e poco dopo fa qualcosa di inaspettato. Corre addosso a Pierre e gli salta in braccio
"mi sei mancato tanto"
"anche tu ali"
"ehmmm scusate ci sarei anche io qui"
"perché tu devi rovinare sempre tutto?" Pierre si mise a ridere e fece scendere Alice.
Ci avviamo verso il nostro ristorante preferito e senza chiederci il nome ci fecero sedere al nostro solito tavolo.
"che cosa prendete?"
"il solito grazie" e così il cameriere se ne andò lasciandoci parlare tranquillamente.

"È stata una bella serata"
"un po' come ai vecchi tempi" io annuii e Pierre mi mise un braccio intorno alle spalle mentre Alice stava scrivendo con Luca.
"Ali giuro che se continui a guardare quel telefono te lo rompo"
"che delicatezza. Da piccola non eri così cattiva"
le feci la linguaccia e i due si misero a ridere.
"è ora di tornare a casa bambine"
"ma tu sei un bambino" io e alice eravamo sempre sincronizzate. Pierre si mise a ridere e poi sali in macchina.
"ciao Ali ci vediamo domani" lei annuì e poi salutò anche Pierre
"ciao antipatico"
"ciao bimba" lei gli fece la linguaccia e io salii in macchina ridendo.
Pierre parti e nessuno dei due parlò
"mi era mancato tutto questo"
"anche a me piccola G.
Hai chiamato Charles?"
"no perché?"
"così sai per insultarlo a gratis. Deficiente lo dovresti ringraziare"
"oh hai ragione. Ora lo chiamo"
Dopo due squilli rispose
-ei principessa che succede?

volevo ringraziarti per aver mandato questo antipatico qui in parte a me a Milano-
"ma che diciii"

Charles rise
-Siete insieme ora?

si siamo usciti a mangiare una pizza-

-va bene ti lascio con Pierre. Mandami un messaggio quando sei arrivata a casa.

va bene un bacio-

-bacio
Metto giù e c'era Pierre che mi guarda con uno sguardo che veramente l'avrei preso a sberle
"nessun matrimonio mi dispiace"
"uffa ma dai quand'è che si sveglia a chiederti di stare insieme"
"non ci siamo neanche baciati, ti pare che si metta con me poi"
"beh se non lo fa è proprio un coglione"
gli diedi un bacio sulla guancia e poco dopo arrivammo a casa.
"grazie mille Monkey"
"di niente piccola G"
lo salutai e entrai in casa.
Charles🏎️👑

sono arrivata a casa papà. Sana e salva-

-simpatica. Se ti rapiscono io non ti vengo a salvare la prossima volta.

ma ero con Pierreee-

-perché io mi dovrei fidare di lui?

hai ragione.
Io torno mercoledì mattina comunque quindi vengo a prendere Kiwi prima di pranzo va bene?-

-noo non ci separareeee
Che stupido

è il mio cane non so se ti ricordi-

-no ora è mio. A che ora hai il volo?

per le 7 sarò lì alle 8 credo-

-va bene

buonanotte Leclerc-

-notte principessa
visualizzato

Poco dopo mi addormentai con il sorriso sul volto.
I giorni a Milano passarono velocemente, Pierre era partito martedì perché aveva degli impegni. Io ero in aereo porto ad aspettare che chiamassero il mio volo.
Poco dopo sentii il numero del mio volo e mi precipitai al gate. Salii e mi addormentai subito.

Ero appena uscita dall'aeroporto e vidi una macchina inconfondibile. Una ferrari 488 pista. Lui era lì appoggiato alla macchina con una felpa addosso, il cappuccio tirato su e gli occhiali da sole per non farsi riconoscere.

"che ci fai tu qui?"
"oh niente sto aspettando una ragazza. Tu invece?"
"niente di che sto aspettando che il mio ragazzo mi venga a prendere. Salutami la ragazza che stai aspettando" si irrigidì di colpo e stavo per scoppiare a ridere
"che fidanzato? tu vieni con me ora." mi misi a ridere
"perché stai ridendo?"
"niente Leclerc" stavamo per salire in macchina quando sentimmo una vocina alle nostre spalle.
"tu sei Chas Ecec?" io e Charles ci guardiamo e sorridiamo
"si sono io piccolino, tu come ti chiami?"
"io sono edoaddo. Il mio papà ti guadda sempe"
"ma davvero. Ora dov'è la tua mamma?" il bambino alza le spalle e Charles mi lancia uno sguardo. Decido di intervenire
"ei piccolino. Io sono Giada. Che ne dici se andiamo a cercare la tua mamma?" il bambino annuisce e mi tende le mani per farsi prendere in braccio e lo prendo.
"Charles chiudi la macchina che andiamo a cercare sua mamma"
"tu sei la sua fidansata?" io mi metto a ridere e divento leggermente rossa. non faccio in tempo a rispondere che Charles mi precede
"secondo te piccolino è la mia fidanzata?"
"si pecchè è molto bella"
"anche tu lo sei piccolino" le guance del bambino diventano rosse e gli sorrido.
Mi abbraccia con le sue piccole braccia. Charles ci guarda e sorride mostrandomi le sue fossette che tanto amo.

Dopo un po' sentiamo da dietro urlare
"edoardo o mio diooo" ci giriamo e sentiamo dire al bambino
"mammaaa" inizia a dimenarsi e lo appoggio per terra. La mamma ci raggiunge e lo abbraccia. Dopo un po' si alza
"vi ringrazio infinitamente per averlo tenuto"
"mamma lui è Chas Ecec e lei la sua fidansata" io divento rossa e Charles se la ride.
"Grazi mille ancora davvero"
"mamma posso fae una foto con loo" Charles risponde prima della mamma
"certo piccolino vieni" Charles lo prende in braccio e sto per spostarmi ma Charles mi tira verso di se e con la mano libera mi circonda la vita. Io divento rossa e sorrido per la foto.
"me la potrebbe girare per favore?"
"oh certamente" si scambiano la foto con airdrop e poi salutiamo il bambino e la mamma. Ci dirigiamo alla macchina e partiamo nel silenzio con un sorriso sul volto per ciò che è successo.

vecchi ricordi e nuove scoperte //Charles LeclecWhere stories live. Discover now