"La realtà"

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Era arrivato quel giorno, quello che tutti odiano, che sperano arrivi il più tardi possibile o che quasi non arrivi mai.
Mi stavo guardando allo specchio, avevo un vestito nero che arrivava un po' più su del ginocchio, la parte sopra era stretta e dalla vita in giù aveva una gonna ampia. Mi guardavo allo specchio e non volevo uscire perché non ero sicura sul vestito. In salotto c'erano Alice con Luca, Pierre e Charles. Mi stavano aspettando, nessuno aveva osato dire niente perché non volevano farmi piangere, come se non avessi pianto per tutti questi giorni.
Sentii bussare alla porta
"avanti"
"ei cherie sei pronta?"
"mh non so, non mi convince tanto"
"che cosa non ti convince?"
"boh il vestito mi sta male credo"
"vuoi sapere la verità?"
"mi sta male vero?"
"oh no principessa il vestito ti sta benissimo" si avvicinò e si mise dietro di me spostandomi i capelli
"solo che non vuoi uscire perché se uscissi da questa stanza hai paura che diventi tutto realtà. Quindi stai qui in camera così da goderti questi ultimi attimi"
"io-"
"non c'è bisogno di dire nulla mon cherie ti capisco ma devi accettarlo, lui vorrebbe che tu fossi felice, vuole rivedere quel sorriso"
"io non so se ce la farò charles"
"ei piccola ci sarò io con te, anche pierre e alice" io lo guardai titubante, lui mi prese la mano e mi portó in salotto.
"io e giada andiamo con la mia macchina ci vediamo lì ok?" tutti annuirono e uscirono di casa. Io presi il cappotto e uscii di casa.

Eravamo ormai arrivati da 5 minuti ma io non ero ancora scesa e Charles non aveva detto nulla, era rimasto zitto insieme a me ad aspettare che io scendessi dalla macchina
"ho paura Charles"
"ei guardami" mi girai e incontrai i suoi occhi verdi
"non devi avere paura io sarò lì con te. Se avrai bisogno di me mi stringerai la mano va bene?" io annuii e lui scese dalla macchina. Venne ad aprirmi la portiera e mi porse la sua mano che io afferrai titubante.
Arrivammo davanti l'entrata della chiesa ed erano tutti lì fuori. C'era Lewis, Carlos e Max. Pierre, Alice e Luca erano assieme a loro.
"Honey ei" lo abbracciai
"che ci fate qui?"
"siamo qui per te Chica"
"volevo rivedere la mia nanetta preferita" abbracciai Max e Carlos. Poi arrivò la bara e tutti entrarono.
Anna e Sofia non erano riuscite a venire per il lavoro.

"se qualcuno vuole dire qualcosa per ricordare Nicola può farlo" il prete parlò e io strinsi la mano a Charles. Dovevo andare ma avevo troppa paura
"ei mon cherie ce la fai ok? non avere paura. Io sono qui che ti guardo" aveva sussurrato per non farsi sentire. Io mi alzai e sfiorai la sua tomba, andai dietro l'altare. Guardai prima Charles che mi sorrise, poi in prima fila trovai lo sguardo di Allison sorpresa, le sorrisi e poi iniziai a parlare.
"Oggi siamo tutti qui per nick, per qualcuno era un'amico, un mentore, un professore, un allenatore, un fratello di sangue e non, ma per me era come un padre. Sono cresciuta insieme ad Allison e a Valentina. Le ho sempre considerate delle sorelle anche quando sono andata via.
È da quando ho 5 anni che conosco questa famiglia e ne ho passate tante, ho pianto, sono caduta, ho riso, mi sono arrabbiata, però li con me c'era sempre lui. Ogni volta che cadevo lui era li pronto a prendermi.
Mi ricordo ancora la prima volta che l'ho visto, ero entrata in questa palestra e lui per presentarmi a tutti aveva detto che avrebbero avuto una nuova peste da controllare, avevano riso tutti. Pian piano ho conosciuto Allison che era anche lei in quella palestra, insieme eravamo due pesti e nessuno riusciva a starci dietro. Lui ci prendeva sempre in spalle e ci faceva girare come due trottoline.
Dopo 15 anni passati con loro ho mollato tutto per intraprendere la mia carriera e non c'è stato un giorno in cui non mi mancassero. Con il tempo è passata ma quando quel 10 ottobre l'ho rivisto mi è tornato tutto in mente. Mi ricordo tutto come se fosse ieri, si è girato e mi ha abbracciato come se fossi sua figlia e un po' lo ero.
Con lui il sorriso non mancava mai e spero davvero tanto che ora riuscirò ancora a ricordarlo con il sorriso. Il vuoto che hai creato lo potrai colmare solo tu. Vorrei che fossi ancora qui per darti un'ultimo abbraccio, mi manchi tanto." Quando finii di leggere ero in lacrime, guardai Allison e lo era anche lei, si alzò e mi venne a dare un abbraccio. Non mi disse niente perché bastava uno sguardo per capirci.

Ero in macchina con Charles e nessuno dei due parlò. Stavamo tornando a Monaco.
"Ei principessa siamo arrivati" aprii gli occhi ed era ormai sera, mi ero addormentata.
"Grazie Charles" scesi della macchina e lo salutai con un bacio sulla guancia. Stavo per andare via quando la sua voce mi fermò
"Vuoi che resti con te?" Non sapevo che dirgli, l'avrei voluto tanto ma noi due non eravamo niente
"Tranquillo sto bene" lui annuii e aspettò che entrassi nel palazzo.
Entrai in casa e mi aspettavo che ci fosse Kiwi invece era da Sofia. Mi buttai sul letto e iniziai a piangere. Mi addormentai con le lacrime agli occhi.

vecchi ricordi e nuove scoperte //Charles LeclecWhere stories live. Discover now