"Ero spacciata"

358 10 0
                                    

mi staccai da lui e sorrisi, i suoi occhi brillavano o così mi sembrava. Era perfetto, le labbra gonfie e rosse, le due fossette, i capelli spettinati...
Era veramente bello e io mi ero innamorata di lui, dei suoi modi di fare, degli errori che faceva nel parlare l'italiano, dei suoi sorrisi, dei suoi abbracci

"sei stupenda"
"non è vero"
"fidati cherie sei stupenda" l'aveva sussurrato ad un soffio dalle mie labbra
"charlie dovremmo parlare"
"e di cosa" il mio sorriso svanì
"sei serio"
"si" io mi alzai togliendomelo di dosso
"che fai cherie" io non risposi e mi avvicinai alla mia borsa per andare via. Lui mi raggiunse con due falcate e mi prese la mano facendomi voltare verso di lui
"mollami Charles"
"adesso mi spieghi che hai"
"che ho? sei serio?" lui non disse nulla, mi guardò con uno sguardo ovvio
"vaffanculo Charles" mi liberai, stavo per uscire di casa quando lui mi si parò davanti

"togliti"
"no tu non te ne vai da qui" si mise a sorridere e l'unica cosa che volevo fare era prenderlo a schiaffi
"ora perché sorridi"
"perché sono riuscito a fregarti" io non capii e dopo qualche secondo lui mi baciò. Inizialmente non ricambiai ma poi mi lasciai andare, lui mi prese per i fianchi e io misi le miei braccia dietro il suo collo.
Ci staccammo poco dopo e lo guardai negli occhi
"charles spiegati perché non ci capisco più niente"
"voglio provarci"
"a fare che cosa"
"voglio provarci con te. So che non sono perfetto, faccio tanti errori ma non voglio avere rimpianti, non con te"
"proviamoci Charles" lui mi sorrise e mi accarezzò la guancia, mi baciò a stampo e poi mi abbracciò

"sei uno stronzo però"
"lo so però mi vuoi anche per questo"
"può darsi" lui si staccò e mi caricò sulla spalla. Io cacciai un urlo e iniziai a ridere
"Charles mollami giù"
"no cherie sei stata cattiva con me"
"non è vero"
Mi buttò sul letto e iniziò a farmi il solletico
"ti prego Charlie basta"
"va bene ma voglio un bacio in cambio"
"tutto quello che vuoi ma ti prego basta" lui smise e io lo guardai sorridente
"voglio il mio bacio"  io mi sollevai e unii le nostre labbra. Questo bacio era diverso, sapeva di felicità, amore e desiderio.

"Charlie devo andare si è fatto tardi"
"resta qui ti prego" mi guardò con quel visino così carino da bambino e non sapevo dirgli di no
"va bene charlie" lui sorrise e mi diedi un bacio sui capelli.
Aprì l'armadio e mi lanciò una maglietta, io andai in bagno e mi cambiai. La maglietta mi arrivava un po' più sopra del ginocchio.
Uscii dal bagno e trovai Charles seduto sul letto
"puoi andare ora" lui si alzò e mi sorrise

Mi misi sotto il lenzuolo pronta per dormire. Poco dopo arrivò Charles senza maglietta e si mise sotto il lenzuolo
"n-non hai freddo?"
"no, tu hai caldo cherie?" Mi sorrise beffardo
"caldo? no perché?" lui fece una lieve risata e mi tirò verso di lui e finii contro il suo petto
"mi piaci quando ti imbarazzi"
"non sono in imbarazzo"
"se lo dici tu"

Eravamo abbracciati, nessuno dei due stava parlando ci stavamo semplicemente godendo il momento, nella stanza si sentivano solo i nostri respiri.
Io gli stavo facendo i grattini sul braccio, mi rilassavo pure io non so perché. Mi stava venendo sonno e infatti poco dopo mi rannicchiai sul suo petto e chiusi gli occhi.
"buonanotte mon cherie" io non risposi gli diedi un bacio sul petto.

"Charlie"
"mh?"
"grazie"
"di cosa cherie"
"di esserci" lui mi sorrise e mi diede un bacio sulla fronte
"dormi cherie"
"notte charlie"

Aprii lentamente gli occhi, cercai di alzarmi ma avevo il braccio di Charles sul fianco che mi teneva stretta a lui. Lo sentii mugugnare qualcosa, allora cercai di girarmi verso di lui ma sentii un gemito strozzato. Io sbarrai gli occhi non capendo cosa avessi fatto
"Cherie se fai ancora cosi da questo letto non ti alzi" io diventai rossa e mi girai verso di lui
"Scusami" lui mi sorrise e io lo seguii a ruota, iniziai a giocare con i suoi capelli. Lui si era appoggiato con la testa sul mio petto e con il suo respiro mi solleticava il pezzo di pelle scoperto dalla maglietta.
"Potrebbe diventare un'abitudine" era un sussurro
"Potrebbe Charlie chi lo sa" lui alzò di poco il viso e mi sorrise.
"Cherie tirati giu quella maglietta prima che qualcuno ti veda" io guardai giù e la maglietta si era alzata e mi arrivava sul fianco.
"Non c'è nessuno oltre a te e a me, in più i miei occhi sono su non giù"
"Magari qualcuno suona e ti vede"
"Ma tu mi stai vedendo"
"Ma io posso gli altri no"
"E chi te lo dice?"
"Lo dico io Cherie"
"Tu sogni troppo"
"Cherie guai a te se ti fai vedere così dagli altri" io mi misi a ridere, mi piaceva Charles geloso
"Geloso per caso?"
"Mai ora andiamo forza" io scossi la testa e sorrisi, lui mi diede un bacio sulla fronte e poi si alzò

Ero appena arrivata al lavoro e trovai Anna che parlava con un ragazzo.
"Anna ei" lei si girò e mi abbracciò
"Ciao G"
"Te ne stai andando vero?" Lei annui, io feci un sorriso triste
"Mi mancherai tanto"
"Anche tu G"
"Ci sentiamo va bene?"
"si però ora tu mi devi fare un favore"
"quello che vuoi però anche tu"
"d'accordo. Tu devi metterti con Charles. Siete stupendi insieme e tutti sanno che c'è qualcosa tra di voi quindi buttati, può succedere di tutto quindi goditi questi momenti"
"lo sto già facendo... Ci stiamo provando, ne abbiamo parlato ieri sera e vogliamo provarci"
"oddio sono così felice per voi due. Io che favore devo farti"
"vediti con Lando per l'ultima volta. So che è difficile ma eravate belli insieme e esistono i telefoni, potete rimanere amici però vedilo per l'ultima volta" lei annuì e mi abbracciò forte
"ti voglio bene G. Grazie di tutto"
"anche io ti voglio bene Anni. Appena ho la possibilità vengo a salutarti va bene?" lei annuì e mi diede un bacio sulla guancia. Io andai nel mio ufficio ma non trovai Sofia, trovai un'altra ragazza

"Tu saresti?"
"Oh sono la sua nuova segretaria, quella di prima si è licenziata"
"Piacere Giada dammi pure del tu"
"Piacere Rebecca" io le sorrisi e poi entrai in ufficio. Si ricomincia

"ei Rebecca io ho finito per oggi giusto?"
"si hai finito te lo stavo per venire a dire"
"grazie. Allora io vado e vai anche tu"
"si tranquilla adesso spengo il computer e vado anche io"
"Ti aspetto" lei mi sorrise
"Fatto possiamo andare" ci avviammo verso l'uscita
"dov'è la tua macchina?"
"oh io non ho la macchina adesso chiamo un taxi"
"ti do un passaggio io"
"no tranquilla non voglio disturbare"
"dai vieni" lei salì in auto e mi indicò la strada per casa sua.

"grazie mille davvero ci vediamo domani"
"si ciao Rebecca" mi sorrise e tornai a casa.
Ero distrutta, non vedevo Kiwi da giorni ormai e non sentivo Alice da settimane. Eravamo tutti e due prese da lavoro e da altre cose.
-ALIIII CIAOOO
-G come stai amore mio
-bene bene ti devo raccontare molte coseeee
-sono pronta a tutto vai
Eravamo in videochiamata e mi misi comoda sul divano e lei pure
-io e Charles ci stiamo provando, sono stata a dormire da lui e fai che era a Maranello si è fatto 5 ore per vedermi e oggi è ritornato li
-è da sposare quest'uomo. Ti ama
-esagerataaaa. Comunque di Pierre hai saputo?
-si e mi dispiace un sacco infatti volevo venire su e stavo lì da lui però con il lavoro e tutto non sono riuscita, verrò questo weekend
-siii che bello almeno ti rivedo
-siii comunque non mi piaceva per nulla quella Sofia
-a me non faceva effetto nel senso che credevo fosse non quella giusta però che sarebbero durati
-e per fortuna sono durati poco
-dai aliii haha
-lo so ma Pierre era troppo per quella
-hai ragione ora ti saluto che mi stanno chiamando
-va bene baciooo ci vediamo sabato

-pronto?
-Chicaaaaa
-Carlitooooo
-come stai chica?
-bene bene tuuu
-bene dai che faiii?
-nulla di che sono tornata a casa dal lavoro tu
-niente mi annoiavo
-che cosa vuoi Carlosss
-scoprire come mai Charles è tornato a Monaco ed è la persona più felice e distratta su questo mondo
-e che cosa ti fa pensare che io sappia qualcosa?
-perché forse ho visto che vi scrivevate
-sei uno spioneee
-lo sooo dai allora state insieme?
-più o meno ci stiamo provando
-che belloooo così possiamo fare uscite a 4
-sei assurdo ora ti saluto bacio
-bacio chica

Erano veramente assurdi. Ora tutti avrebbero saputo di noi perché Carlos in due secondi l'avrà scritto a Lando e lui l'avrà detto a Pierre e a Max e cosi via. Ero spacciata sia con Charles che con quei dementi

vecchi ricordi e nuove scoperte //Charles LeclecDove le storie prendono vita. Scoprilo ora