"Francesino"

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Ero tornata a casa di fretta perché ero già in ritardo, decisi di fare una doccia perché con la camminata insieme a Kiwi avevo sudato un pochettino.
Uscita dalla doccia misi la mia crema preferita e mi asciugai i capelli. Corsi in camera e aprii l'armadio. Non sapevo che mettermi, mi aveva detto di vestirmi elegante ma tanto o poco? Da vestito lungo o corto? Gonna o pantaloni?
Odiavo le sorprese e Leclerc si divertiva a farmele.

Optai per un vestito corto che arrivava poco più sopra del ginocchio, era attillato e metteva in mostra le mie curve, aveva uno scollo a V con delle spalline sottili, era bianco e metteva in risalto quel poco di abbronzatura. Corsi in bagno a truccarmi mettendomi un po' di correttore, mascara, blush e illuminante, alle labbra misi un semplice burro cacao rosso.
Mi pettinai i capelli e li lascai ricadere sulla schiena.
Ero già in ritardo, mandai una foto veloce alla Ali e lei me lo approvò subito, corsi in bagno a mettermi il mio profumo preferito. Stavo prendendo la borsa e ci misi dentro dei fazzoletti, uno specchietto, il burro cacao e le chiavi di casa.
Mi stavo mettendo le mie Saint Laurent quando mi arrivò un messaggio da Charles, era giù e stranamente era in perfetto orario, arrivava sempre giusto e io ero sempre quella in ritardo.

Corsi giù e lo trovai nella hall del mio palazzo con una camicia bianca e dei jeans neri che stava guardando qualcosa sul telefono. Mi misi a posto e appena iniziai a camminare il ticchettio dei miei tacchi lo fece girare. A penna mi vide gli spuntarono quelle maledette fossette che tanto amavo.

Lo saluti imbarazzata e abbassai lo sguardo
"Sei stupenda Cherie"
"Grazie anche tu"
Mi diede un bacio sulla guancia e fui inebriata dal suo profumo, stavo per sciogliermi
"Andiamo?" Io annuii e lui uni le nostre mani.
Mi aprì la portiera e io lo ringrazia con un sorriso. Ogni volta che lo vedevo era come se fosse la prima volta, le farfalle nello stomaco, i battiti accelerati, l'imbarazzo, il sorriso che mi creava non cambiavano.

Eravamo arrivati, stavo per scendere quando lui arrivò e mi aiutò, nell'alzarmi il vestito era salito un pochino e lui subito me lo tirò giù. Mi scappò una risata
"Grazie"
"Di nulla Cherie" mise la sua mano sul mio fianco e mi diede un bacio in fronte.

Ci eravamo appena seduti e subito mi fiondai sul menù, era pieno di cibi strani e non, andai però sul classico, scelsi il riso venere con gamberi e zucchine.
"Tu che prendi Charlie?"
"La tagliata tu?"
"Il riso venere con i gamberi e zucchine"
"È buonissimo qui"
"Ma tu conosci tutti i ristoranti di Monte-Carlo?" Lui rise leggermente
"Ti ricordo che io sono nato qui"
"Vero francesino me lo dimentico sempre"
"Non sono francese"
"Ti si addice il nome francesino" lui mise il broncio come i bimbi e io risi per il faccino tenero che aveva fatto.
Mi sporsi e gli diedi un bacio sulla guancia, gli ritornò il sorriso. Quando voleva sapeva ottenere tutto ciò che voleva.

Ci portarono le nostre pietanze e scattai una foto per ricordo sia a lui che hai piatti.
Era tutto buonissimo.
"Hai visto Pierre oggi?"
"Si, mi ha raccontato ciò che è successo con Kika"
"Sembra quella giusta per lui"
"Concordo"

Avevamo finito di mangiare e ci portarono il conto, Charles ha insistito sul fatto che dovesse pagare lui e nonostante io sia testarda lui lo è di più
"Non dovevi pagare tu"
"Volevo e l'ho fatto"
"Grazie"
"Di nulla Cherie" mi sorrise e io mi sciolsi
"Prendiamo il gelatoo?" sembravo una bambina però quando si trattava di gelato ero peggio di loro
"E va bene bimba" io battei le mani dalla felicità e lui si mise a ridere. Mise un braccio sulle mie spalle e andammo nella gelateria più vicina.
Riuscii a pagare io, almeno il gelato. Avevo preso un cono con il pistacchio. Era il mio gusto preferito

"Sei un'amante del pistacchio eh"
"Si è la cosa più buona al mondo"
"Esageri, prima c'è il cioccolato"
"Mmmh no prima il pistacchio mi dispiace" lui scosse la testa e sorrise
Ci eravamo seduti su una panchina a mangiare il nostro gelato. Charles poi si alzò per buttare le cartacce, si mise seduto e mise un braccio sulle mie spalle, io appoggiai la testa sulla sua spalla

Ci stavamo godendo il panorama quando sentii un vociferare alle nostre spalle e poi un flash. I fan di Charles ci avevano trovati e ora sarei finita su tutti i giornali.
"Cherie ti conviene togliere le notifiche da insta se non vuoi essere bombardata di notifiche"
"Hai ragione"
Avevo già l'account privato però le richieste sarebbero arrivate comunque
"Mi spiace che sia stata rovinata la serata"
"Cosa scherzi? È stupenda e non è ancora finita, possiamo andare a casa o fare un giro. Tu se vuoi fai le foto con loro, questa è la tua vita Charlie ed è bellissima cosi com'è, non possiamo cambiarla e a me sta bene essere perseguitata delle fotocamere se devo stare con te"
"Vorrei baciarti ma poi sarebbe peggio" l'aveva sussurrato, non mi diede il tempo di dire nulla che si alzò per andare a fare le foto con i fan. Questo ragazzo mi farà diventare matta.

Eravamo appena entrati in macchina, Charles aveva finito di far le foto e gli autografi e poi eravamo andati alla macchina.
Appena saliti non mi diede il tempo di mettere la cintura che con una mano mi prese il viso e mi baciò. Io rimasi sorpresa dal suo gesto ma poi ricambiai. Era dolce, sapeva di desiderio. Senza staccarmi riuscii a mettermi su di lui per essere più comoda. Le sue mani finirono sulle mie cosce e le mie nei suoi capelli.
Ci staccammo per riprendere fiato e sorrisi
"Non aspettavo altro Cherie" io sorrisi imbarazzata e gli diedi un bacio a stampo. Sarei restata qui per ore infatti non volevo più scendere.

"Cherie devi sederti al tuo posto se no non ti posso portare a casa"
"Non voglio andare a casa" avevo la testa appoggiata al suo petto
"E che vuoi fare"
"Stare con te" lui rise leggermente
"Anche io ma devi andare a casa"
"C'è ancora tempo"
"Che ne dici se vengo a casa tua uhm?" Io annuii contenta ma non mi staccai.
Sembravo una bambina e lo ero, ma avevo bisogno di affetto e non mi sarei staccata. Mi stava per venire il ciclo e avrei potuto anche piangere

"Cherie che succede?" Non risposi rimasi zitta appoggiata al suo petto a fissare un punto indefinito della macchina
"Mon amour che hai?" Mi prese il viso delicatamente e il suo sguardo si addolcì, alzai le spalle e iniziai a piangere. Lui mi asciugò subito le lacrime e appoggiai la testa nell'incavo del suo collo
"Cherie ei non piangere"
"S-scusami ma s-sono nella set-timana"
"Sei nella settimana prima del ciclo?" Io annuii e lui si mise a ridere
"Non ridere"
"Scusami è che sei troppo bella" io sorrisi imbarazzata

"Ci impieghiamo 10 minuti neanche ad arrivare a casa poi mi puoi abbracciare va bene?" Io annuii e mi rimisi al mio posto. Charles non partiva mi stava guardando
"Perché mi guardi?"
"Tirati giù il vestito Cherie o a casa non ci arrivi" io diventai rossa e subito mi misi a posto, lui sorrise beffardo.

Mi faceva dannare questo ragazzo, ma era la cosa più bella che potesse capitarmi

vecchi ricordi e nuove scoperte //Charles LeclecWhere stories live. Discover now