"Nuovo lavoro, nuove persone"

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Sento un rumore fastidio che interrompe il mio magnifico sogno e mi rendo conto che è la sveglia.
Controvoglia mi alzo e vado a fare colazione, la preparo anche per Kiwi e poi vado a lavarmi e a scegliere cosa mettere. Apro la valigia e la prima cosa che vedo è un vestito abbastanza lungo, arriva sopra il ginocchio ed è senza maniche. Adatto al lavoro, elegante e semplice.
Saluto Kiwi e mi dirigo da Gianni sperando che accetti la mia proposta.
"Signorina Ricci come sta?"
"Salve Gianni tutto bene e lei?"
"Benissimo. Sta andando al lavoro?"
"Si e le volevo chiedere un favore" non dice nulla annuisce e basta
"Se ha visto ho un cane e il mio lavoro mi impedisce di tornare a casa a pranzo quindi le volevo chiedere se potesse andare lei a dargli da mangiare, la pagherò senza problemi. Se vuole io sarei disposta a darle le mie chiavi di casa." il silenzio che si è creato sembra infinito ma sulla sua faccia spunta un sorriso di pura felicità quindi intuisco che accetterà
"Accetto e non c'è bisogno di pagarmi lo faccio con piacere" sto per dire qualcosa ma lui mi blocca dicendomi
"Signorina non c'è bisogno di pagarmi. Mi sta dando fiducia e questo è già tanto per me. Se non accetta questa condizione io non accetterò"
"D'accordo accetto e non sa quanto la ringrazi. (gli spiego dove trovare le cose e poi lo saluto) Ora vado le lascio la chiavi ci vediamo stasera"
"Va bene signorina grazie ancora per la fiducia. Buon lavoro"
Mia mamma stamattina mi ha scritto che la macchina sta arrivando e dovrebbe arrivare domani. Lo spero con tutto il cuore perché la base è lontano e mi manca guidare. Arrivo alla base, do il cartellino e spero tanto che non vengano pronunciate quelle parole
"Generale Ricci buongiorno"
"La prego soldato non sono più un generale sono una psicologa ora quindi mi tratti come una persona comune"
"Però lo è stata quindi lo sarà sempre.
Generale buon proseguimento" Lo guardò con uno sguardo che può essere interpretato in mille modi ma ciò che provo io è solo paura e malinconia.
Entro e saluto la segretaria di nome Anna. Una ragazza sui 23 anni, capelli castani e occhi verdi. Assomiglia molto ad Alice infatti è bella come lei.
"Salve sono Giada Ricci, sono la nuova psicologa"
"Oh si salve la stavamo aspettando. Allora le devo dare un nuovo tesserino e poi può andare." Annuisco e basta
"Comunque sono Anna piacere"
"Il piacere è tutto mio"
Dopo che mi da il tesserino ci salutiamo e mi dice che il mio ufficio si trova al primo piano e che ci sarà la mia segretaria lì ad aspettarmi.
Salgo al primo piano e vedo una ragazza con dei capelli neri e gli occhi azzurri. Anche lei è molto bella, sembra timida infatti mi fissa un po' intimorita e decido di fare il primo passo
"Piace Giada sono la nuova psicologa"
"io sono Sofia, sono la tua segretaria per qualsiasi cosa sono qui" sento nella sua voce paura, non so se ha paura di me o di ciò che ero
"Grazie mille però tranquilla davvero sono una ragazza normale come te e si ero un cecchino e un generale ma non mi piace vantarmene. Trattami come una tua amica perché è questo ciò che voglio. Sono qui per lavorare ma anche per fare amicizia" lei rimane lì a fissarmi con occhi spalancati, poi le compare sul suo viso un sorriso stupendo e subito capisco che è a suo agio e direi per fortuna.
"Va bene Giada. Hai degli appuntamenti per quasi tutto il giorno. Ne hai uno tra poco, hai mezz'ora per sistemare le tue cose." le sorrido ed entro nel mio nuovo ufficio.
Incontro tre pazienti e ogni volta che mi vedevano avevano una faccia sorpresa ma dal mio sguardo capivano che non dovevano dire nulla. La mattinata passa e sento bussare alla porta
"Avanti"
"Ei Giada volevo chiederti se volevi venire a mangiare con me e Anna la segretaria che c'è all'entrata."
"Oh ehm va bene, se non do fastidio verrei volentieri"
"Se ti ho invitato ci sarà un motivo no?" le sorrido, prendo la mia borsa e chiudo la porta del mio ufficio. Andiamo nella mensa e ci sediamo ad un tavolo. Iniziamo a parlare del più e del meno e le sto ringraziando mentalmente per non avermi chiesto nulla sul mio passato.

Più tardi
Entra nel mio ufficio Sofia e mi dice che per oggi ho finito e che posso tornare a casa. La ringrazio e poco dopo esco dal mio ufficio e la saluto dicendole che anche lei dovrebbe andare a casa però mi rassicura dicendomi che sarebbe andata via anche lei tra poco. La saluto con un sorriso e scendendo incontro Anna e mi chiede il mio numero così da poterci sentire. La saluto e mi dirigo a casa.
Entro nel palazzo saluto Gianni e gli chiedo se Kiwi è stato bravo. Lui risponde di sì e mi augura una buona serata dandomi le chiavi di casa dicendomi che non ci sarebbe stato più bisogno di lasciargliele perché ne aveva già una copia.
Entro in casa e la prima cosa che faccio è togliermi i tacchi. Kiwi mi salta addosso e inizio a fargli un po' di coccole. Dopo un po' vado a fare la doccia e metto su l'acqua della pasta.
Finisco di mangiare e pulire la cucina e mi metto sul divano. Vedo lo schermo illuminarsi e leggo che il messaggio è da perte di
Anna la matta (non sono stata io a salvarla così ma lei)
-ei ciccia come va?
ti passo anche il numero di Sofia
Sofia💞

eii tutto bene tu?-
grazie mille per il numero di Sofia
Ci vediamo domani al lavoro❤️🫶🏼

-tutto bene
di niente bella
a domani❤️
Poco dopo sento le palpebre pesanti e mi abbandono alle braccia di morfeo.

vecchi ricordi e nuove scoperte //Charles LeclecWhere stories live. Discover now