"qualcuno l'ha scoperto"

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Erano passati 2 giorni dal funerale e non ero più uscita di casa, rispondevo ai messaggi di Charles e Pierre inventandomi che ero sempre impegnata per non farli preoccupare.
Mi rinchiudevo in casa e piangevo, non facevo altro che piangere e deprimermi pensando che avrei potuto fare di più, che non avrei dovuto mollare, che potevo essere più presente, che...
Qualcuno suonò e andai ad aprire.
"Lew che ci fai qui? non dovresti essere a Londra?"
"si ma visto che non mi rispondevi più mi hai obbligato a venire qui"
"Lew non dovevi solo che sono...sono molto impegnata e... mi dimentico di rispondere"
"si certo come no. Quindi tu mi stai dicendo esci con il pigiama, che dormi benissimo, che hai un'allegria agli occhi e quindi sono tutti rossi e gonfi, che sei pallida perché è il colore della tua pelle e che quei capelli sono così perché adesso va di moda giusto?" aveva pienamente ragione e non sapevo che dirgli
"no solo che ecco mi sono svegliata poco fa e..."
"sisi tutti ma/però. Spostati dai che ho portato il gelato e il sushi" non mi merito una persona come lui.
Chiusi la porta e lui era già in cucina a mettere via il sushi e il gelato. Lo abbracciai
"ti voglio bene Lew non ti merito" stavo per piangere
"ei honey anche io ti voglio bene e si che mi merito tu meriteresti il mondo intero. Ora però non voglio rovinare questo momento ma dovresti andare a lavarti sai di solito profumi così tanto che fai svenire Charles ma ora lo uccideresti" mi staccai e mi asciugai le lacrime, iniziai a ridere per ciò che aveva detto
"puzzo così tanto?" lui mi fece il segno con le dita e si mise a ridere, io lo seguii a ruota.
"dai honey fatti una bella doccia intanto io preparo il tavolo e poi ti porto a fare shopping ok?" io cercai di dargli un bacio sulla guancia ma lui si spostò.
"eiii!!!"
"honey dopo me lo puoi dare ma ora lavati non voglio puzzare pure io" io gli feci il dito medio corsi in bagno.

"che buonooo non lo mangiavo da un sacco"
"si vede honey hai mangiato quasi tutto tuuu"
"non è vero dai" stava per dire qualcosa ma il mio telefono suonò. Era Pierre

-eii monkey
-Giada ora mi arrabbio non venirmi a dire che sei impegnata e non hai tempo per vedermi o vedere Charles perché vengo lì e ti porto io fuori di casa
-monkey calmati si vi ho mentito ma per non farvi preoccupare. Volevo stare a casa da sola sai come sono fatta. Ora c'è qui Lewis mi porta lui fuori non preoccuparti
-passamelo
-non mi credi?
Sbuffai e passai il telefono a Lew
-ei Pierre.... Si tranquillo.... Si... ciao ciao

"che ti ha dettooo?"
"nulla di che honey ora vai a prepararti susu"

Eravamo arrivati al centro commerciale e avevo già due buste in mano. Ero dentro zara ed ero nel camerino, Lew era seduto da qualche parte ad aspettarmi
"Lewwww ti piace?"
"sei stupenda ora andiamo ti pregoooo"
"sei tu che mi hai voluto portare qui"
Andai alla cassa e pagai tutto quello che avevo provato.
Stavamo andando via quando Lewis mi portò dentro un negozio e non avevo neanche capito quale.
"che cosa vuoi compare da victoria secret?"
"io nulla ma tu devi, sai ora tu e Charles mmmh eeeeh" lo guardai male
"non dobbiamo fare niente e non siamo niente"
"raccontala a qualcun'altro questa barzelletta"
"usciamo dai ho già delle cose pronte per Charles"
"CHE COSAAAA?!" risi e uscii dal negozio

"allora honey vuoi prendere il gelato?" io annuii. Stavo per uscire quando andai a sbattere contro qualcuno
"oh mi scusi...federico?"
"generale?" io sbiancai nessuno doveva saperlo, lew ci guardava confuso
"g-generale? Giada perché ti chiama così?"
"oh ehm..." stavo per inventarmi qualcosa ma federico rispose prima di me
"oh beh lei è un generale cioè era, perché ora mi dice di non chiamarla più così ma alla fine lo è ancora. Sai tutti hanno paura di lei la chiamano -la ragazza"
"federico basta. Io e Lewis dobbiamo andare. ci vediamo"
"oh ehm ciao giada"
In macchina nessuno fiatò, arrivammo a casa e Lewis era zitto. Non capivo se fosse arrabbiato o meno
"Giada t-tu sei un militare?"
"no beh ecco mi avrà confusa"
"Giada smettila dimmi la verità"
"ero un generale, ero un tiratore scelto. Poi per diversi motivi mi hanno congedato con onore..." Lewis non parlò
"di qualcosa ti prego..."
"HO UN'AMICA MILITAREEEEEE" si mise a ballare come uno stupido.
"Charle lo sa? Pierre?"
"lo sa solo Pierre perché sognavo tutto ciò sa quando ero piccola quindi..."
"oh perché non lo dici a Charles?"
"perché non so come reagirebbe"
"guarda come ho reagito io"
"si ma tu sei già scemo di tuo"
"eiii non è vero"
"non ne parliamo più ti pregooo e non dirglielo"
fece il segno di bocca cucita come un bimbo.

vecchi ricordi e nuove scoperte //Charles LeclecWhere stories live. Discover now