"ho sentito tutto"

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"Charles... questa non è la strada per il mio appartamento" non mi rispose, continuò per questa strada. Erano passati 10 minuti e non mi aveva detto ancora nulla
"senti se mi vuoi uccidere dimmelo perché mi stai mettendo ansia" lo sentii ridere, dopo 20 minuti in cui eravamo stati zitti sentii la sua risata
"no tranquilla cherie non ti voglio uccidere ti sto portando in un posto speciale" io annuii e pochi minuti dopo Charles fermò la macchina. Scese e io feci lo stesso.

Avevo su ancora i tacchi
"Charles non per fare la principessa ma io ho i tacchi non riesco a camminare sui sassi e al buio" lui non disse nulla e mi prese in braccio a modi sposa, mi uscì un'urletto per lo spavento
"Charles mettimi giù" io risi
"non vuoi fare la principessa però lo sei" lo guardai male. Pochi minuti dopo mi mise giù.
"siamo arrivati?"
"quasi" si abbassò e mi tolse i tacchi. Spostò un ramo e davanti mi ritrovai una spiaggia. Lo guardai sorpresa, mi prese per mano e mi portò a riva.

Nessuno dei due fiatò, eravamo tutte e due presi dal panorama.
"è stupendo Charles"
"si sei bellissima" mi girai e lo trovai a fissarmi. Io abbassai lo sguardo imbarazzata. Charles si era seduto e io mi ero messa in parte a lui. Avevo appoggiato la testa sulla sua spalla e lui mi aveva messo il braccio intorno alla vita. Nessuno dei due parlava, si sentivano solo i nostri respiri e il rumore del mare. Girai di poco la faccia e ammirai il suo profilo illuminato dalla luna. Era perfetto, sembrava che fosse stato disegnato da un pittore, i lineamenti dolci ma decisi e con quegli occhietti così dolci che si intravedeva il colore anche al buio.
Si girò e mi sorrise, io mi girai imbarazzata perché mi aveva scoperto
"sai che se mi continui a fissare poi mi consumi"
"non ti stavo fissando"
"ah no? ne sei sicura?" io annui
"sei un'egocentrico" lui sorrise e gli si formarono quelle due fossettine che tanto amavo
"sai se mi fissi per tanto tempo poi mi consumi e le altre non possono più vedermi"
"le altre eh?"
"si sai poi a pranzo devo uscire con una quindi magari non fissarmi troppo" mi girai e borbottai uno "stronzo" e mi allontanai un pochettino. Lui però mi sentì e si mise a ridere

"vuoi vedere l'alba? se no ti porto a casa"
"restiamo ti prego"
"va bene mon cherie"
"chissà quante chiamerai così" lui mi giro il viso e si riavvicinò
"vuoi sapere la verità cherie?" io annuii
"nessuna" io sorrisi, eravamo a pochi centimetri, ci stavamo guardando negli occhi, lui abbassò lo sguardo sulle mie labbra e stava per annullare le distanze ma io mi girai
"sta per sorgere il sole" lui scosse la testa e sorrise. mi sussuró all'orecchio
"sei perfida ma non mi scappi" io sorrisi ma non gli diedi corda.
Presi il telefono e iniziai a fare tante foto.

giadaricci_ ha aggiunto qualcosa alla sua storia

carlossainz55 ha risposto alla tua storia -chicaaaaa con chi seiii😏😏😏

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carlossainz55 ha risposto alla tua storia
-chicaaaaa con chi seiii😏😏😏

con nessunooo-

-sese raccontala a qualcun'altro. sai un certo Charles Leclerc ha messo la tua stessa storia😝😝😝

stupido haha-

charles _leclerc ha repostato la tua storia

"sai vero che ora usciranno un sacco di post e storie su di noi?"
"si ti da fastidio? ti direi che toglierei la storia ma ormai l'avranno già vista in 10 mila persone"
"tranquillo charlie".
Si alzò e andò a riva io rimasi lì a guardarlo e a fargli qualche foto di nascosto. Era davvero bello
Giada riprenditi. Non saremo mai stati nulla perché io in confronto alle sue ex e ad Alexandra ero orribile, non ero alla loro altezza e qualcuno mi potrebbe dire che non è vero e dovrei smetterla di compararmi a loro ma alla fine tutti mi compareranno a loro visto che ha messo una mia storia.

"a che pensi cherie?" non mi ero accorta che si fosse avvicinato
"mh? oh nulla di che tranquillo"
"sei sicura?"
"sisi. dai ora andiamo"
"d'accordooo ai suoi ordini generale" io sbarrai gli occhi e lui si mise pure a fare il saluto militare
"c-che hai detto?"
"ai suoi ordini generale"
"charles posso spiegarti"
"che mi devi spiegare scusa" si mise a ridere
"t-tu non sai nulla? Lew non ti ha detto nulla?"
"mmmh no? che cosa dovrebbe dirmi scusa"  io tirai un sospiro di sollievo
"oh ehm nulla"
"cherie che mi nascondi?"
"beh ecco forse ho detto a Lew c-che.... si ecco che preferisco lui come pilota" fu la prima cosa che mi venne in mente
"giuralo"
"io non giuro mai leclerc"
"io- sei perfida veramente"

io mi misi a ridere e lui si incamminò
"eddai Charles sto scherzando hahah" però lui continuò diritto
"adesso te la fai da sola in mezzo ai sassi" oh no
"nonononooo ti prego aspettami" cercai di raggiungerlo ma ormai era già sui sassi. Lui mi guardava e rideva io lo guardavo malissimo
"piuttosto di ridere aiutami" lui negò con la testa e continuò a ridere. Io sbuffai e iniziai ad incamminarmi stando attenta a non farmi male visto che ero scalza.
"se mi faccio male ti faccio causa" lui rideva. Giuro che gliela faccio pagare
"mi dispiace ma chiama Lewis visto che preferisci lui"
"sei permaloso Leclerc" lui mi fece la linguaccia.

"aia che cavolo" mi ero fatta male veramente, mi ero fatta un piccolo taglietto con un sasso. Charles corse da me
"Cherie che hai fatto"
"non lo so è colpa tua"
"lo so mi spiace scusa io...mi dispiace così tan-"
"ei Charlie tranquillo non è successo nulla stavo scherzando" lui non mi ascoltò mi prese in braccio a modi sposa e io mi attaccati al suo collo
"dovresti smetterla di prendermi così alla sprovvista ormai ci hai preso gusto" lui rise ma subito si incupì. Eravamo arrivati alla macchina è appena mi mise sul sedile io lo fermai
"Charlie ei...guardami" lui puntò i suoi occhi nei miei
"non è successo nulla credimi non è colpa tua ok?" lui annuì titubante, fece il giro della macchina e salì.

Appena salito stava per mettere in moto ma io gli diedi un bacio sulla guancia
"stai tranquillo Charlie sto bene"
Lui mi sorrise e poi partì. Non sapevo se mi stesse portando a casa o in ospedale perché per lui questa cosa era gravissima.

"dove stiamo andandooo?"
"a casa mia"
"va bene ma poi mi riporti a casa oppure mi fai tornare a casa a piedi così da rompermi un piede?" lui mi guardò malissimo e io risi per la sua faccia
"sei cattiva con me"
"io lo faccio perché ti voglio bene" mi sporsi per dargli un bacio sulla guancia ma lui girò di poco la faccia e glielo diedi all'angolo della bocca.
Io mi spostai imbarazzata e lui sorrise.

Eravamo arrivati e mi prese di nuovo in braccio.
Mi appoggiò sul divano e andò in bagno a prendere il disinfettante e un cerotto.
Si era seduto vicino a me e mi prese la gamba.
"dimmi se ti brucia" io annuii e mi persi a fissarlo
"fatto" alzò lo sguardo e mi trovò lì a fissarlo come una deficiente. Sorrisi imbarazzata e appoggiai il piede per terra
"g-grazie" lui mi sorrise e andò a mettere vie le cose. Nel frattempo mi arrivò una chiamata.

-pronto?
-salve signorina Ricci sono il Generale di Corpo D'Armata Costa
-si salve Generale
-l'ho chiamata per congratularmi con lei del servizio prestato e che dovrebbe venire di nuovo qui perché un suo ex soldato è venuto a mancare e
-chi...?
-Alex Santis le mie più sincere condoglianze
-grazie è tutto qui?
-no l'ho chiamata per dirle di questa perdita perché lui voleva che lei prendesse le sue cose che aveva mi servirebbe il numero del suo vecchio cartellino
-oh ehm d'accordo 0911GDD781 Generale di divisione
-grazie la aspetto Giovedì mattina alle 8 alla base di Monaco
-si arrivederci Generale

Sentii un bicchiere cadere, mi girai e trovai lui a fissarmi
"charles che cos'hai sentito?"
"tutto e ora mi spieghi"

vecchi ricordi e nuove scoperte //Charles LeclecDove le storie prendono vita. Scoprilo ora