Ho immaginato che dovessero essersi aggravate le condizioni di sua nonna.
« Grazie. Come sta sua nonna?»
Sua madre mi rivolge un'espressione allegra.
« Direi bene, contando che in questo momento si trova sicuramente su uno yacht di qualche miliardario a Cuba.»
Sgrano gli occhi, incredula, non capendo se la sua è una battuta o altro. Non credo sua madre scherzerebbe riguardo ad una questione così seria.
Decido di indagare.
« Come...? Ma se Rick mi ha detto...»
All'improvviso il mio ragazzo fa capolino dalla porta, interrompendo la conversazione che stavo avendo con la signora Ashton.
« Eccomi, bambola! Scusa, sono in ritardo. Vogliamo andare?»
Senza lasciarmi rispondere, mi afferra per la mano, trascinandomi dietro di sé.
Riesco a biascicare un "arrivederci, signora Ashton", mentre dentro la mia testa quelle poche parole che ci siamo scambiate continuano a ronzare in maniera incontrollata.
Vorrei parlarne con Rick, ma lui è già salito sulla moto, e mi sta porgendo il casco, aspettando che io faccia lo stesso.
Pazienza, glielo chiederò quando saremo arrivati.
Gli allungo la busta con i soldi che mi ha chiesto, e lui si affretta ad infilarla in tasca, mormorando un "grazie" in velocità.
Mi metto a cavalcioni della moto, e abbraccio il corpo del mio ragazzo, che parte con un'accelerata senza voltarsi indietro.
Il viaggio è lungo, a tratti scomodo, perché ho questo maledetto pallino che ronza nella mia testa come una zanzara fastidiosa, così chiedo a Rick di fermarsi per potergli parlare.
Accostiamo in una piazzola su un lato della strada, mi tolgo il casco per guardarlo meglio negli occhi, e aspetto che lui faccia lo stesso.
« Che succede, piccola?» alza il sopracciglio con il piercing sopra, e per un attimo il suo sguardo rischia di farmi dimenticare il motivo per cui gli ho chiesto di fermarci.
« Rick, ho scambiato due parole con tua mamma, prima. Le ho chiesto come sta tua nonna, e mi ha risposto ridendo, dicendo che molto probabilmente starà facendo la bella vita su qualche yacht a Cuba.»
Lo fisso negli occhi, per riuscire a cogliere qualsiasi tipo di segnale che mi aiuti a capire se può avermi mentito o meno.
Lui però sembra imperturbabile, fa spallucce e si accende una sigaretta.
« Forse intendeva dire che spererebbe che mia nonna conducesse quel tipo di vita.»
Sì, certo, e io sono Michelle Obama.
« Rick. Tu me lo diresti se i soldi che ti sto dando ti servissero per qualcos'altro, vero?»
Soffia il fumo nella mia direzione, e un'espressione di risentimento gli compare in viso. Stavolta l'ho colpito nel vivo.
« Andiamo, bimba, mi stai dicendo che non mi credi?»
Sapevo che mi avrebbe attaccata. Quando si sente messo a nudo, risponde sempre così.
« Non sto dubitando di te, voglio solo capire.»
Rick getta la sigaretta per terra, dopo appena qualche tiro. E' nettamente infastidito, riesco a percepirlo dallo sguardo di fuoco che mi lancia.« No, tu non mi credi. Credi che io sia un bugiardo, un traditore, e preferisci ascoltare chi ti racconta due frottole insensate, che non stanno nemmeno in piedi!»
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MR. POLICEMAN
ChickLitLei, una semplice ragazza con la propensione a finire nei guai. Lui, un agente di polizia affascinante e freddo come il ghiaccio. Nesta Roberts è un mix di figuracce, autoironia e goffaggine. Quando viene assunta a lavorare come barista al Ruby's, u...
Calma e sangue freddo
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