La Russo si alza dalla sua sedia, e inizia a fare avanti e indietro per la stanza, portando le mani dietro la schiena.

« Voi sapete bene quanto sia difficile il vostro... nostro lavoro. Ecco, di recente mi è giunta voce che ci sono diversi locali qui a Newport, coinvolti in traffici particolari.»

« Che traffici?» Michael sembra incuriosito, e a volte non capisco se fa finta di essere tonto, o davvero non ci arriva.

« Traffici di figurine e orsetti di peluche.» lo prendo in giro facendo del sarcasmo.

« Traffici di droga, Michael, ti dice niente?»

« Weston!» mi richiama la Russo.

Eh ma insomma, del suo passo ci vuole un'eternità.

« Moderi il linguaggio.»

Alzo gli occhi al cielo, mordendomi la lingua, per non ribattere come al solito.

« Come vuole che ci comportiamo, dirigente?» Nora va dritta al sodo, risparmiandoci fortunatamente l'inutile teatrino della Russo.

« Voglio che perquisiate la città più spesso. Dobbiamo capire da dove arriva quella roba. Chi la porta, chi la fornisce. Spacciatevi come clienti, organizzate controlli più frequenti, inventatevi qualcosa!» sbotta il nostro capo, facendo sembrare il suo intervento estremamente faticoso.

Tanto, mentre noi saremo fuori dalla centrale a farci il mazzo per riuscire ad arrestare qualche malintenzionato, lei se ne starà qui bella comoda seduta sulla poltrona del suo ufficio a farsi scorpacciate di Mars che nasconde nel cassetto sotto al pc. Li ho visti una volta.

« Oh, possiamo fare finta di essere dei venditori di sushi provenienti direttamente dall'Asia?» Michael espone la sua trovata geniale.

« Il sushi piace a tutti.»

La Russo lo incenerisce con gli occhi scuri.

« Agente Jones... per prima cosa, io odio il sushi.»

Aia, che bastonata.

« Secondo: lei crede davvero che potrebbe passare per un vero asiatico, contando che sembra appena uscito dalla fabbrica di cioccolato?!»

L'agente Jones ritorna al suo posto, volgendo lo sguardo per terra, e in parte mi sento dispiaciuto per lui.

« D'accordo, tornando a noi...»

« So io cosa possiamo fare!» s'intromette Nora.

« Cominceremo a perquisire locale dopo locale sulla via principale, raddoppiando le scorte per tenere monitorato ogni movimento sospetto, e costringeremo i titolari e i dipendenti a parlare con-»

« Si dia una calmata, agente Clark!» la Russo sembra sul punto dell'esasperazione, e mi scappa da ridere a vederla così, che alza gli occhi al cielo e si passa le mani tra i capelli.

« Ma cosa mi è passato per la testa quella volta che ho deciso di assumervi?»

La nostra dirigente si accascia sulla sua poltrona blu navy, e ci scruta uno ad uno.

« Non farete niente, se non quello che vi ordinerò io.»

Stavolta nessuno osa fiatare, e sarei quasi tentato di dire la mia per smuovere un po' le acque, ma decido che per oggi l'abbiamo fatta esaurire abbastanza.

« Ho bisogno che teniate monitorati i locali, senza dare però troppo nell'occhio. Nessuno spacciatore continua il suo lavoro, se sa di avere la polizia alle calcagna. C'è un bar in particolare, che ha più movimento degli altri, e il cui fatturato non mi quadra più di tanto. Agente Weston, voglio che sia tu ad occupartene. Nora e Michael ti faranno da spalla.»

Annuisco, accettando l'incarico.

« Quale sarebbe il bar?»

« Il Ruby's

Il mio cuore manca un battito nel petto, e non ne comprendo il motivo.

Non sono sicuro, ma credo debba trattarsi dello stesso bar in cui lavora la ragazza che ho accompagnato a casa, nonché la nuova vicina di mio fratello, Nesta Roberts.

Se è così, non sarà neanche tanto difficile riuscire ad entrare nella sua cerchia per rubare qualche informazione in più.

Almeno credo.

« Pensi di poterci riuscire? Quello che stiamo cercando è un pesce grosso, e ad incarico svolto ci sarà una premiazione per tutti voi.»

La Russo si blocca per un istante e sembra ragionare tra sé e sé.

« Sempre che riusciate a portarlo a termine, ovviamente.»

« Non si preoccupi, lo consideri già fatto.» intervengo prontamente.

« Sapevo di poter contare su di lei, Weston.» stavolta la dirigente si lascia uscire un minuscolo sorriso.

« Mi raccomando, non voglio casini, okay? Cercate di rigare dritto.»

Annuiamo tutti e tre, incamminandoci per uscire dalla porta, quando la Russo mi richiama un'ultima volta.

« Ah, Weston. Mi dimenticavo di dirle che non si sa ancora quando, ma tra qualche mese suo padre verrà a fare il solito sopralluogo... cerchi di far andare tutto liscio.»

Dannazione. Ci mancava anche questa.

Stringo i pugni, cercando di non lasciar trapelare la minima emozione.

« Certo, lo farò.»

In fondo, quanto mai potrà essere difficile?



E rieccoci qui, stavolta con il punto di vista del nostro protagonista maschile!

Che ve ne pare di Trey? A differenza di Nesta, lui resterà un po' più schivo ed impenetrabile nel corso della storia, ma posso assicurarvi che la sua presenza si farà decisamente sentire.

Stay tuned, altri aggiornamenti in arrivo tra poco!

MR. POLICEMANDove le storie prendono vita. Scoprilo ora