In nome del gelato

Start from the beginning
                                    

Meglio non specificare le condizioni in cui mi ha trovata.

« E perché non hai chiamato Rick?» osserva Chris, ficcandosi un'altra badilata di gelato in bocca.

Scontato che tenti di difendere il suo compare, nonché il mio attuale ragazzo.

Per ripicca, gli tolgo la vaschetta dalle mani. In fondo quella è la mia colazione!

« Ci ho provato.» ammetto, dirigendomi verso il tavolo della cucina, dove il mio cellulare è seppellito in una vaschetta con del riso, come mi è stato consigliato di fare da Siri, per ripristinare il corretto funzionamento, dopo il bagno nella birra.

« Ma, ecco... ho avuto, ehm, qualche imprevisto.» mi schiarisco la voce, mentre Olly soffoca una risatina.

« Ma non importa, l'agente Trey è stato gentilissimo, poi sono arrivata a casa comunque e ho messo il telefono nel riso...»

« Frena, frena, frena.» mi blocca Chris.

« Che cos'hai detto?»

Deglutisco lentamente il gelato, lasciando che mi rinfreschi la gola e ancor di più le idee.

« Che ho messo il telefono nel riso.»

Lui scuote la testa.

« No, prima.»

« Che sono tornata a casa?»

Chris si alza dalla sedia, venendo poco distante da me, e riprendendosi la vaschetta di gelato, mentre Olivia osserva rapita tutta la scena.

« Prima, Nesta. Come hai detto si chiama l'agente?»

Attendo qualche secondo, giusto il tempo di sentire il battito del mio cuore che rimbomba nella cassa toracica, poi sputo fuori il nome.

« Trey.»

Il ladro di gelato si blocca un istante, poi sul suo viso si delinea un'espressione che non riesco a decifrare.

« Devi stare alla larga da lui, Nesta. Quel tizio è pericoloso.»

Le sue parole arrivano con la stessa intensità di un pugno nello stomaco.

Che diavolo significa? Stiamo parlando dello stesso Trey che ha aspettato che entrassi in casa prima di andare via?

Sono confusa, e Chris lo nota.

« Non chiedermi spiegazioni. Ma devi fidarti quando ti dico che farai meglio a fingere di non averlo mai incontrato.»

Ehm... come fosse facile, Chris.

Però tutto ciò non mi quadra.

Così pretendo un chiarimento.

« Che intendi dire? Non può essere così malvagio. Insomma, è un poliziotto, lavora per la giustizia...»

« Nesta.» mi interrompe lui, cercando di riportarmi con i piedi per terra. Evidentemente sa qualcosa che io non so.

« Ti fidi di più di chi ti porta la colazione a casa da una vita, o di un tizio che hai incontrato una volta per strada di notte?»

Non fantasticare, Nesta, non fantasticare, non fantasticare...

« D'accordo, hai vinto tu. E poi non ne vale la pena di stare ad interrogarsi dato che molto probabilmente non lo vedrò mai più.» affermo con un sospiro, fingendo di essermi arresa alla questione. Eppure, dentro di me, un uragano di emozioni non intende lasciarmi in pace.

Almeno Chris cade nella mia trappola.

« Brava, ben detto. Vogliamo andare?»

Saluto Olivia e mi incammino fuori dalla porta, seguita a ruota da Chris.

MR. POLICEMANWhere stories live. Discover now