War is coming

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26 MARZO 1986

BILLY

Munson non scherzava. War Zone era immenso. Non avevo mai visto tante armi in vita mia, e per un negozio che si trovava in un buco di merda come l'Indiana, voleva dire molto. Max mi diede una gomitata. Seguii il suo sguardo, notando immediatamente gli annunci che figuravano appesi all'albo. La maggior parte di essi, raffigurava i membri dell'Helfire con la scritta "RICERCATI". Diedi una rapida occhiata attorno e con un gesto lesto della mano strappai tutti gli annunci dall'albo.

Erica aveva uno zaino sulle spalle. Colsi l'occasione al volo e glieli tesi con urgenza. -Sinclair. Mettili via.

La ragazzina inarcò un sopracciglio squadrandoli con aria diffidente, ma la spinsi a muoversi senza fare troppe domande.

-Direi di fare...in fretta. – suggerì Nancy guardando la folla di persone che faceva le proprie compere all'interno del negozio.

-Decisamente.

Pochi minuti dopo c'eravamo già separati e dispersi in diverse zone del negozio. Non rimasi mai troppo lontano da Max, sentendomi più tranquillo nell'averla a portata d'occhio. Non si poteva sapere chi avremmo incontrato e Max era stata vista diverse volte con i ragazzi dell'Hellfire. Mi dava la schiena, esaminando da vicino la sezione dei coltelli. Le due treccie che le avevo fatto stamattina dopo la doccia erano ancora perfette. Sapevo che non era né il momento né il luogo per pensare a determinate cose, ma quegli splendidi capelli rossi raccolti in due trecce erano una delle cose più attraenti di lei. La sorpresi punzecchiandole i fianchi e lei sussultò, rimproverandomi con un pugno sul braccio.

-Idiota. Potevo farti male.

Avvolsi le braccia attorno alla sua vita e la strinsi contro la mia schiena, guardandola porre il coltello nella cesta che aveva fra le mani.

-Questo non farà un granché. – commentai. Slegai un braccio dalla sua vita e presi un coltello che si trovava nell'ultima fila, approfittandone per respirare il profumo della sua pelle. -Questo è meglio.

La vidi rabbrividire, il suo corpo reagire al mio contatto. -Questo? – domandò, incerta.

-Mh-mh.

Posai il coltello nella sua cesta e mentre riposi l'altro le diedi un bacio sotto l'orecchio, ma qualcosa nella mia perferia attirò la mia attenzione. Robin e Steve stavano tranquillamente parlottando mentre guardavano, o meglio, fissavano una ragazza dai capelli rossi poco più lontano.

-Che stanno facendo quei due?

-Chi?

-Harrington e Buckley. Come se fosse il momento di spettegolare.

Max sospirò e slegò dolcemente le mie braccia dalla sua vita. -Vado a dire loro di muoversi.

-Uh uh, sta' con loro.

C'eravamo già spartiti i ruoli. Chi doveva prendere le armi da fuoco, chi le armi bianche. Scelsi un lungo fra quelle esposte, convinto che avremmo sicuramente avuto bisogno di un'arma più potente di una pistola. Addocchiai Nancy al bancone, notando che anch'ella aveva trovato un fucile similmente uguale a quello che avevo fra le mani. Decisi di prenderne uno diverso. Sarebbe andato a nostro vantaggio. Se c'era una cosa positiva nell'essere cresciuto con Neil, era che mi aveva insegnato a sparare fin da bambino. Mi portava con sé ad ogni stagione di caccia e a volte capitasse che stessimo fuori per giorni. Dopo aver scelto un fucile diverso ma ugualmente se non più potente, mi avvicinai al bancone esaminandolo con aria soddisfatta.

-Ehi Wheeler, guarda co...-

Mi arrestai sul posto di fronte alla scena che mi si presentava a pochi metri. Jason Carver si trovava davanti Nancy, e stava stringendo fermamente il fucile che quest'ultima aveva fra le mani. L'attitudine di quell'idiota mi allertò immediatamente. Mi avvicinai con determinazione, deciso a far finire il suo giochetto con la facilità con la quale lo aveva iniziato. Nancy, inoltre, gli stava sibilando qualcosa, gli occhi grandi e spalancati.

Good Girl | Billy HargroveWhere stories live. Discover now