Vecna's curse

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Angolo autrice

Non riuscirò a pubblicare ogni cinque giorni essendo che non ho nessun capitolo pronto e devo scriverli progressivamente. Spero che questa attesa sia valsa la pena e ringrazio tutti voi per essere stati comprensivi. 🥰


23 MARZO 1986

Quando il mattino seguente entrammo nella casa di Referee Rick, ero paradossalmente più tranquilla ma allo stesso tempo più angosciata di quanto non lo fossi prima. Tranquilla perché almeno sapevo di non essere pazza e avevamo trovato la causa delle mie apparenti allucinazioni: ero stata maledetta da Vecna, apparentemente una creatura senziente del Sotto Sopra con l'obbiettivo di distruggere l'umanità. Angosciata perché questo significava che la situazione che stavo vivendo era più macabra e grave di ciò che pensassi. Con alquanta fatica e terrore negli occhi, Eddie aveva raccontato gli eventi della sera della morte di Chrissy Cunningam. Quello ci aveva fatto tutti drizzare le orecchie. Le similitudini erano troppe. Le notizie non erano buone nemmeno per lui: la polizia lo stava cercando, convinta che fosse stato lui ad uccidere Chrissy. Dustin cercò di di indorare la pillola dicendogli che avevamo un piano solido: uccidere Vecna prima che la polizia lo trovasse e dimostrare in seguito la sua innocenza.

-Tutto qui, Dustin? Tutto qui?

-Sì, no...in pratica è tutto. – rispose Dustin che, come suo solito, non era riuscito a cogliere l'ironia nella domanda di Eddie.

Invece che tranquillizzarlo, la cosa ebbe il potere di fare pressoché il contrario. E non era l'unico con i nervi alle stelle: benché Billy, appoggiato contro uno dei pilastri di legno,  cercasse di simulare placatezza tenendo le braccia fermamente incrociate al petto, continuava a picchiettare lo stivale per terra con insistenza.

-Senti, Eddie. – intervenne Robin. -So che quello che ha detto Dustin sembra totalmente delirante, ma noi ci siamo già passati prima. Insomma, loro ci sono passati diverse volte, e io solo una.

Eddie guardò Steve, che confermò ciò che disse l'amica con un'affermazione sicura del capo.

Fu lì che il picchiettare di Billy si arrestò. -Una volta, Buckley. – si indicò con l'indice. -E posso dirti che ci ho quasi lasciato le penne, io e la vostra combriccola compresa.

-Sì beh, ce l'abbiamo fatta però, no?

Billy non rispose. Guardò altrove, serrando la mascella. Robin continuò con più enfasi di prima.

-Il punto è che tutti insieme, sono convinta che ce la faremo.

-Sì, ci affidavamo a questa ragazza con i super poteri, ma...le hanno fatto "Ciao ciao" quindi –

-Tecnicamente siamo più in una...

-In una fase di ah...

-Elaborazione. – intervenni guardando Steve e Robin, determinata a venire loro in aiuto e tranquillizzare il povero Eddie i cui grandi occhi scuri passavano in rassegna da uno all'altro. Ignorai lo sguardo incredulo e a tratti scettico che Billy mi rivolse.

Steve schioccò le dita, prendendo la palla al balzo. -Elaborazione.

-Sì, non c'è niente di cui preoccuparsi. Fidati. – concluse Dustin pieno di fiducia. Steve sembrò lasciarsi trasportare dall'entusiasmo, oppure finse di farlo, non seppi bene. Annuì con una risatina leggera.

Se Billy risultava scettico, Eddie lo rese chiaro con un'occhiata da "Mi prendi in giro?"

Le sirene della polizia in lontananza ci fecero immediatamente drizzare le orecchie e ci affannammo a coprire Eddie con un telo. Precipitandoci alla finestra, guardammo la polizia e l'ambulanza sfrecciare davanti alla casa senza dare segno di fermarsi. Le sorprese non erano finite.

Good Girl | Billy HargroveWhere stories live. Discover now