Late night talking

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27 NOVEMBRE 1985

Max e Billy rimasero in un silenzio piacevole, passandosi la canna a vicenda per il resto dell'ora. Senza accorgersene si addormentarono così, l'uno di fianco all'altra sul pavimento.
Qualche ora più tardi, a svegliare Max furono i movimenti di Billy: si muoveva a scatti, gemendo di tanto in tanto. Quando aprì gli occhi, deglutì nel constatare quanto fossero vicini. Non si stavano proprio toccando ma lei era sdraiata sul fianco con la testa nell'incavo del collo di lui che era sdraiato sulla schiena. Max si allontanò immediatamente, mettendosi a sedere. Un leggero strato di sudore le imperlava il viso. Probabilmente il maglione che indossava non aiutava. Sembrava che Billy stesse facendo un incubo. La sveglia sul comodino segnava le quattro di mattina. Una folata d'aria gelida la raggiunse e Max rabbrividì constatando che la finestra era rimasta aperta. Quando si alzò in piedi per chiuderla, vide che era ancora buio pesto. Tornando per terra accanto a Billy, il suo corpo si stava muovendo a scatti. Gli sfiorò leggermente la spalla per provare a svegliarlo.

-Billy.

Lui scosse la testa più volte, come per scacciare un pensiero sgradevole. Lo toccò con più fermezza.

-Billy.

Niente.

-Billy!

Billy si svegliò di botto, inspirando aria come se fosse stato sott'acqua per minuti interminabili. Si tastò freneticamente l'addome, i suoi respiri erano affannati. Max appoggiò la mano sul suo braccio, tenentando di calmarlo.

-Billy, Billy...va tutto bene, era solo un sogno!

Billy la guardò per qualche istante con sguardo stralunato, come se non capisse perché lei fosse lì. Poi sembrò rendersi conto di dove si stesse trovando e sospirò pesantemente.

-Cazzo. Cazzo. - si alzò da terra con movimenti rallentati.

Max lo guardò sfilarsi il maglione e buttarlo sul letto, passandosi una mano sul viso. La sua schiena era lucida sotto alle luci deboli di Natale. Uscì dalla stanza e probabilmente andò in bagno.  Mentre ripensava a come si fosse svegliato d'improvviso, udì l'acqua del lavandino scrosciare. Si guardò attorno, gli effetti della cannabis si erano notevolmente indeboliti ma si sentiva ancora intorpidita. Ne approfittò per dare un'occhiata alla stanza di Billy. Dei vestiti erano accumulati sulla poltrona che si trovava contro il camino alla sua destra. Sopra ad esso era appoggiato un poster di uno dei gruppi metal che ascoltava ed un bersaglio a freccette. Non aveva mai guardato la sua stanza, anche perché lui non gliene aveva dato veramente la possibilità. Ciò che colse la sua attenzione, fu una cartolina di Malibu sulla cassettiera, dove anche aveva lasciato un paio di lattine di birra accartocciate, un portacenere e delle cartine.

-Fottuti sogni di merda. – Billy tornò in stanza a mascella serrata, attorno al viso ricadevano alcuni riccioli biondi che erano bagnati. Si era sicuramente sciacquato la faccia. Afferrò una delle lattine appoggiate sul camino, ci guardò dentro e constatando che era vuota la ripose. Ne prese un'altra e la scosse leggermente, poi se la portò alle labbra. Gettando la testa in dietro, bevve una lunga sorsata di birra.

-Il Mostro Ombra? – tentò Max, rabbrividendo solo a pronunciarlo.

Le sue labbra rosse e inumidite dalla birra si piegarono in un sorriso amaro.

-Già, il Mostro Ombra.

Max sospirò strisciando verso il letto e appoggiandovi contro la schiena. Per fortuna che domani, o meglio oggi era sabato. Se avesse avuto scuola la faccenda sarebbe stata molto più complicata. Non osò approfondire l'argomento. Billy era da prendere con le pinze, entrare troppo in ambiti che lo rendevano fragile poteva solo peggiorare la situazione.

Good Girl | Billy HargroveWhere stories live. Discover now