Rock my year

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31 DICEMBRE 1985

Playlist del capitolo : REO Speedwagon - Can't Fight this feeling

Erano le 22:00 e mi trovavo nella Camaro davanti alla roulotte di Eddie. Mentre aspettavo Billy, il mio ginocchio dondolava nervosamente su e giù. Lo maledissi, cosciente del rischio che stessi correndo nel farmi trovare nella sua auto quella sera. Avevo detto ai ragazzi che sarei rimasta con mia madre. Se uno di loro avesse scostato la tenda anche solo per sbaglio, mi avrebbe visto. Non volevo dare loro spiegazioni. Inoltre, Billy poteva aver bloccato le portiere dell'auto ma io non mi sentivo completamente al sicuro. Forest Hills Trailer Park era piuttosto inquietante quando calava la notte. C'era poca luce ed era circondato dal bosco.

Emisi un sospiro di sollievo quando vidi Billy uscire finalmente dalla roulotte, illuminato dai fari della Camaro. L'aveva lasciata accesa per non lasciarmi completamente al buio e al freddo.

-Ci hai messo un secolo. – sibilai non appena si chiuse la portiera alle spalle.

Mi lanciò un sacchettino di plastica sul grembo. -Mi ha offerto una birra.

Sbuffai, esaminando le infiorescenze verde scuro che esso conteneva.

-Ci sarebbe potuto essere un maniaco qui fuori.

-Oh, prima di arrivare a te dovrebbe arrivare a me, Maxie.

Sentirlo pronunciare quel nomignolo mi fece uno strano effetto. Alzai gli occhi al cielo e aprii il sacchettino portandomelo al naso. Lo allontanai immediatamente a causa della forte fragranza. -Hai visto Mike e Dustin?

-Sì. – rispose, mentre lasciavamo la zona. -Un gruppo di altri tizi, anche. Stavano giocando a una di quelle robe per ragazzini. Un gioco da tavolo o qualcosa del genere. Chi cazzo è che passa il Capodanno a fare un gioco da tavolo?

-Saranno stati gli altri ragazzi dell'Hellfire.

Sbuffò una risata. -Sì, avevano tutti una maglia con quella scritta. Un diavolo con le corna. Se credessi in quelle cose ti direi che si tratta di qualche gruppo satanista o qualcosa del genere. – poi fece spallucce. -Sono fiche come magliette, comunque.

Sorrisi e scossi la testa. Adoravo il fatto che nonostante Billy fosse sempre brutalmente schietto, non giudicava le persone come facevano tutti gli altri. Era proprio così, il resto della scuola così come il resto della città pensava che l'Hellfire Club fosse un culto che predicava il diavolo. Eddie Munson "lo strambo" e i suoi seguaci venivano evitati come la peste a scuola, considerati come il male della società.

Quindici minuti dopo, ci trovavamo a Lovers Lake. Billy aveva reclinato i sedili anteriori fino ad appiattirli totalmente e c'eravamo sistemati nel retro della Camaro. In questo modo potevamo tranquillamente sedere a gambe allungate.

-L'hai portata la mappetta?

-Uhm sì, - feci, stranita. Mi allungai a prendere la mappetta che si trovava sul sedile del passeggero. Sperai davvero che non avesse intenzione di darmi lezioni di fisica durante la sera di Capodanno. In realtà, non gli avevo chiesto cosa avremmo fatto stasera e lui neanche me l'aveva detto. Mi aspettavo di tutto. -Non puoi aiutarmi un'altra volta?

-Eh? Dammi qua. – mi prese la mappetta dalle mani e se la sistemò sul grembo. Poi estrasse un macinino dalla tasca della giacca. -Sacchetto.

-Eh?

-La maria, Max.

-Oh. – aggrottai le sopracciglia e gli tesi il sacchettino, sentendomi stupida. Billy lo aprì e ne estrasse qualche pezzo. Lo osservai fare, meravigliata dai suoi gesti esperti. Poteva sembrare stupido, ma le sue mani mi piacevano. All'inizio, ne avevo paura. Come il resto del suo corpo, le vedevo con luce negativa. Mani che potevano colpire, stringere fino a ferire. Ora vedevo mani che potevano sfiorare, accarezzare, riscaldare.

Good Girl | Billy HargroveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora