Hearts Broken in Two

Beginne am Anfang
                                    

-Sarà più facile per te andare avanti e dimenticare. 

Si voltò di scatto a guardarmi.

-Ma che cazzo dici, Max? - ribatté, perdendo la calma. Ansimò una risata nervosa, spegnendo la sigaretta nel portacenere. -Dimenticare cosa? Dimenticare di amarti? Così, bam! Magia? Pensi che facendo così...- si fermò quando la sua voce si incrinò pericolosamente e guardò altrove. Non mi era sfuggito come i suoi occhi erano due gemme azzurre e trasparenti, probabilmente colme di lacrime.

Il mondo smise di girare. Il tempo si fermò e io mi congelai con esso. Quelle parole dette dette all'improvviso e con tanta franchezza, mi colpirono.

Billy si schiarì immediatamente la voce e scosse ripetutamente la testa, sembrando volersi dare un contengo.

Il gracchiare del walkie fu come una doccia fredda: improvviso e spiacevole.

-Wheeler! Henderson! Qualcuno?! Vi prego, rispondete!

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25 MARZO 1986

BILLY

Era prima mattina e già ci trovavamo nel seminterrato di casa Wheeler. La notte scorsa, Eddie era scappato dal suo rifugio. Non avevo neanche avuto il tempo di riprendermi dopo lo sfogo e le emozioni incomprensibilmente intense che erano esplose da me  che il walkie avesse preso vita. Il capitano della squadra di basket del liceo e il suo gruppo l'avevano trovato. Apparentemente gli stavano dando la caccia dal giorno della morte di Chrissy con la convinzione assoluta che fosse il colpevole. E ancora una volta, Vecna aveva scelto quel momento per colpire, uccidendo uno degli amici di Carver. Il poveretto aveva dovuto assistere ad un altro omicidio. Immaginai che fosse quell il motivo perché non la smetteva di curiosare fra le cose di Mike come un ragazzino. Immaginai che dovesse tenere la mente occupata o avrebbe dato di matto. Aspettavamo notizie da Nancy e Robin che finalmente s'erano recate al Pennhurst Hospital per parlare con Victor Creel.

Mi sistemai sul divano con una smorfia, tutto tranne che voler essere lì in quel momento. Casa Wheeler non era una delle mie destinazioni preferite, eppure eccomi qui di nuovo. Mi sentivo stremato a tutti i livelli. Arrabbiato, disperato e vuoto dentro. Uno straccio.

Evitai imperamente di guardare Max. Me lo proibii. Non volevo dover rimediare con altre reazioni inaspettate come quella di ieri sera. La mia testa era già più che incasinata.

Guardare Steve fare continuamente avanti e indietro mi stava dando il mal di testa. Da quando le altre due n'erano andate non aveva smesso di borbottare e lamentarsi perché offeso che l'avessero escluso e costretto a rimanere con i più giovani. Schioccai sonoramente la lingua sul palato: se per questo, nemmeno io ero contento di starmene qua con le mani in mano. Almeno però me ne stavo zitto. Mi alzai in piedi, fin troppo stufo e con i nervi alle stelle.

Steve si voltò a guardarmi. -Dove vai?

-A prendere un po' d'aria. Mi sento soffocare.

Lucas e Dustin si alzarono a loro volta. Non riuscii a fare a meno di guardarli storto, domandandomi se davvero avessero l'intenzione di seguirmi come cagnolini.

-No. Voi state qui. – ordinò Steve tutto mamma e serietà.

-Cosa? Perché? – protestò Lucas.

-Perché Nancy e Robin mi hanno incaricato di tenervi d'occhio. Perciò nessuno si muove, è chiaro?

Dustin mi puntò con l'indice. -E perché lui può, scusa?

-Perché lui è un adulto.

Non appena capì quali fossero le mie intenzioni, Eddie si avvicinò a me. -Ottimo. Ho fame.

Good Girl | Billy HargroveWo Geschichten leben. Entdecke jetzt