Era arrivato il momento tanto temuto che credevo di aver superato. Far capire a Chance che non ero interessata senza risultare sgarbata. Ero sempre stata una ragazza abbastanza schietta, in questo caso il coraggio sembrava mancarmi. -Ah...guarda, la verità è che ho ancora un sacco di compiti da finire. Mi dispiace...sai la presentazione sulla Grande Depressione?

-...Ah, uh...sì.

-Ecco. Ho ancora quella da fare. E altre cose come fisica. Scusami. – feci una smorfia, schiaffeggiandomi mentalmente per averlo eventualmente offeso. Aveva sicuramente capito dal modo in cui mi aveva risposto, ciò voleva dire che se fossi stata più diretta lo avrei sicuramente offeso il doppio.

-No no, tranquilla, Max. Capisco. Beh, allora ci vediamo lunedì.

-Sì! – risposi un po' troppo entusiasticamente. -A lunedì.

Quando riappoggiai il telefono al muro, Billy non s'era mosso di un millimetro. 

-Sul serio, Billy. Che maniere sono? 

-Cosa voleva il principino?

Grugnii, esasperata. -Soltanto uscire al cinema. Niente di male, okay?

-Aw, che carino. Una seratina romantica davanti al grande schermo.

Esibì il tipico cinismo che faceva parte del suo essere e che occasionalmente risaliva alla sua superficie come un liquido acido e corrosivo.

-Cosa c'è di sbagliato nel fare qualcosa di romantico? Lui almeno lo farebbe.

Le sue labbra si stirarono in un sorriso tagliente, quasi paragonabile ad un ringhio. Denti bianchi in vista.

-Romanticismo.

-Sì, romanticismo. – annuii sgranando gli occhi, irritata. Il fatto che per lui fosse qualcosa di impensabile mi innervosiva oltre ogni limite. -E non ti sembra di aver dimenticato qualcosa?

Mi fissò per un attimo. Poi sbottò: -Di che parli?

-Scusarti per avergli parlato in quel modo.

Si staccò dal muro, scrutandomi con il suo sguardo freddo e disinteressato

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Si staccò dal muro, scrutandomi con il suo sguardo freddo e disinteressato. Poi girò i tacchi, diretto verso la sua stanza. Come se rispondermi non ne valesse la pena. Rimasi a bocca aperta, sconcertata dal suo cambio repentino di atteggiamento.

-Ehi!

Niente.

-Ti sto parlando!

-Non gli devo un cazzo, è già bello che non gli abbia attaccato la telefonata in faccia.

-Bravo, continua a fare come ti pare!

-Come ho sempre fatto!

-Bene!

-Bene!

E con questo si sbatté la porta alle spalle. Fui particolarmente tentata dal rimangiarmi tutti i buoni propositi e che avevo elaborato nella mia mente poco prima.

Good Girl | Billy HargroveМесто, где живут истории. Откройте их для себя