If you're a good girl

Začít od začátku
                                    

-Non lo facciamo mai. - aggiunsi.

Lui voltò verso il muro, dandomi la schiena.

-Vacci da sola, o chiedi ai tuoi amici nerd. Non sono il tuo fottuto babysitter.

-Voglio andarci con te.

Sembrò immobilizzarsi. Fissai la sua schiena, in attesa che reagisse. Gli toccai il braccio, scuotendolo leggermente.

-Dai, Billy.

Sospirò e si voltò nuovamente sulla schiena. I suoi occhi assonnati incontrarono i miei. Ebbi la sensazione che capì quale era il messaggio nascosto dietro alla mia richiesta.

Sbuffò e si mise a sedere. Tornai in piedi lasciandogli lo spazio per alzarsi dal letto. -Sei una rompipalle.

Mi sedetti sul letto senza riflettere mentre lui si avvicinava all'armadio per tirare fuori dei vestiti. Billy mi diede un'occhiata da dietro alla spalla e fece un ghigno, probabilmente constatando che non avevo nessuna intenzione di muovermi. Schioccai la lingua sul palato e guardai altrove, sentendomi arrossire.

-Muoviti.

Buttò la canottiera sul divanetto e si indossò una camicia bordeaux. Nel vedere l'indumento, sentii un nodo allo stomaco, ignorando totalmente il fatto che fosse rimasto in boxer e si apprestasse a indossare un paio di jeans. Quella camicia era simile a quella che aveva indossato quella sera in cui, qualche anno fa, gli avevo piantato una siringa nel collo e lo avevo addormentato. Le cose erano lentamente cambiate da quel giorno. Non avevo più paura di lui. Anzi. Negli ultimi giorni avevo realizzato che stavo sviluppando una sorta di...affetto? Non sapevo di cosa si trattasse, ma era strano. A volte mi sembrava che lo fosse nel modo sbagliato.

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Sentivo lo sguardo di Billy addosso, perciò rallentai il mio masticare sicuramente frenetico e alzai lo sguardo dal mio piatto. Billy scosse la testa e aspirò un sorso di milk-shake dalla cannuccia.

-Che c'è?

-Mi hai rotto le scatole per andare a mangiare i pancakes e alla fine ti prendi questo? – con il mento indicò il mio piatto di waffles e pollo fritto.

-Beh? È sempre colazione.

-Quella la chiami colazione, Max?

La cameriera arrivò al nostro tavolo e appoggiò un piatto davanti a lui con un sorriso sdolcinato e un occhiolino.

-Ecco i tuoi pancakes, zuccherino.

Billy le offrì un sorriso seducente, quello che sapeva che faceva sciogliere immediatamente le ragazze, e la ringraziò. Mi trattenni dall'alzare gli occhi al cielo e fui ben contenta che la cameriera se ne andasse. Era possibile fare tanto la gatta morta?

Diedi un'occhiata ai pancakes spolverati di zucchero filato.

-Sembra buono. – commentai. Billy sospirò e tagliò un angolo di pancake, lo intinse nella panna montata e lo appoggiò sul bordo del mio piatto.

-Ehi...non pretendevo mica che me ne dessi.

-Sì, come no.

Indicai il mio piatto con la forchetta. -Vuoi provare?

Billy storse il naso e sbirciò. -Che diavolo c'hai messo, lo sciroppo d'acero?

-Ovviamente. – al ché lui fece di no con l'indice.

-Che schifo, Max.

Ansimai una risata, incredula. -Parli tu, che intingi il pane intinto di burro nello zucchero?

Good Girl | Billy HargroveKde žijí příběhy. Začni objevovat