Brother's Best Friend ✽ hs [i...

By SarahMorri

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"Allora cosa facciamo?" "Troveremo qualcosa. C'è solo un problema...dobbiamo fare in modo che tuo fratello no... More

Prologo
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By SarahMorri

Canzoni del capitolo:

Mr. Brightside - The Killers
Where Do Broken Hearts Go? - One Direction
Lost Boy - 5 Seconds Of Summer

CAPITOLO 56

[HARRY]

"Dannazione!" urlò Dylan arrabbiato, lanciando il suo cellulare nel cortile mentre correva in circolo attorno le case del vicinato.

Carter non era da nessuna parte per essere trovata e non rispondeva nemmeno al proprio cellulare. Non provai nemmeno a chiamarla, sapendo che non avrebbe comunque risposto.

"Questa è tutta colpa tua!" Ringhiò Dylan venendo verso di me in modo intimidatorio, spintonandomi per le spalle.

"Come può essere colpa mia?" Ribattei alzando lo sguardo verso il suo; le lacrime rigavano il mio volto ma non mi interessava, respirai pesantemente cercando di contenermi.

Carter se ne andò via, solo Dio sapeva dove fosse. La festa dentro stava continuando come se non fosse successo nulla: io, Dylan, Mitchell ed Elizabeth rimanemmo fuori a cercarla.

L'ultima volta che la vidimo lei stava correndo fuori dalla porta. Ero spaventato, con il cuore spezzato e preoccupato per lei.

Volevo parlarle, vederla, e cosa più importante, volevo sapere che stesse bene e al sicuro. Speravo che fosse andata a casa ma fuori al buio, da sola e con la distanza che c'era da casa sua mi sembrava impossibile, stavo dando di matto.

"Non ce la posso fare" Disse Dylan a Mitch e Liz mentre ci raggiunsero "Io vado a cercarla, voi ragazzi fate lo stesso. Non mi fido del fatto che lei sia da sola così tardi alla notte" Dylan si fermò per prendere un respiro profondo, tirandosi indietro i capelli "Per l'amor di Dio, la mia sorellina è da qualche parte qui fuori da sola"

Corse verso la sua macchina e lo seguii velocemente.

"Dylan aspetta, fammi venire con te" dissi mentre lui apriva la portiera del guidatore "Posso aiutar-"

"Cazzo no" sputò Dylan.

"Dylan ti prego" implorai, piangendo istericamente. Avevo bisogno di vederla, l'amavo. "Devi credermi, non avrei mai fatto ciò a lei. Te lo giuro. Fammi venire con te, ti aiuto a trovarla"

"Hai fatto abbastanza" Disse Dylan attraverso i denti digrignati. "Harry non posso nemmeno sopportare di vederti adesso. Ma faresti bene a sperare che noi la ritroviamo"

Sbattè la portiera con rabbia, accese la macchina e partì aumentando la velocità. Fissai la macchina sparire mentre andava lungo la strada e sospirai sentendomi inutile.

Passai le dita tra i miei capelli, frustrato e con le lacrime che scorrevano lungo le mie guance. I miei occhi erano gonfi. La volevo solo vedere, avevo bisogno di lei. Nessuno sembrava capirlo, e dopo quella sera, credevo che nessuno mi avrebbe più creduto.

"Ce ne andiamo" annunciò Mitchell, prendendo Elizabeth per mano e andando verso la macchina.

"Dove andate ragazzi?" chiesi preso dal panico.

"Andiamo a cercare la mia migliore amica" Disse Mitchell non guardandomi nemmeno negli occhi.

"Lasciatemi venire con voi!" chiesi con la speranza che mi facessero salire in macchina con loro per andare a cercare Carter "Per favore"

"Mi stai prendendo in giro?" Mitchell mi lanciò un'occhiataccia "Dopo tutto quello che hai fatto, Harry? Puoi andarla a cercare per i fatti tuoi, anche se ti giuro che lei non vorrà vederti dopo quello che hai fatto"

"Quello che hai fatto è stata una cazzata, e non ti meriti nemmeno di vedere Carter dopo tutto" Sbottò Elizabeth guardandomi male.

"Non sono stato io, dovete credermi! Io-"

"Risparmiati le scuse, Harry. Credo sia abbastanza chiaro che tu abbia inviato quelle foto ai tuoi amici. La prova è proprio lì." Mitchell scosse la testa e aprì la portiera dal lato del passeggero. "Non ci posso credere che tu le abbia fatto questo. E cosa più importante, non ce lo saremmo mai aspettato"

Ouch. Quello faceva male.

"Mitchell, ti prego-" Lo implorai di lasciarmi spiegare almeno una volta.

Ma nessuno mi stava dando la possibilità di farlo, e questo mi stava infastidendo ancora di più.

Nessuno mi credeva e la cosa mi faceva piangere ancora di più sapendo che non mi stavo nemmeno avvicinando di un passo nel rivedere la mia ragazza.

Amavo Carter. Non l'avrei mai tradita in quel modo, e avere nessuno che mi credesse rendeva il tutto ancora più difficile.

Non potevo credere ciò che stava succedendo. Non avevo fatto niente seppur fossi l'unico ad essere stato incolpato. Mi sentivo come se il mondo stesse girando troppo velocemente e stessi per vomitare.

Alzai lo sguardo quando vidi una persona uscire dalla porta principale della casa. E quando capii chi fosse, strinsi i pugni per la rabbia e camminai verso la persona che mi aveva rovinato tutto.

Le mie mani afferrarono la camicia di Aj, tirandola e allontanadola mentre lo spinsi verso terra.

"Perchè cazzo lo hai fatto?" Urlai mentre continuavo a farlo sbattere contro il tappeto erboso. "Perchè hai fatto questo a lei, Aj? Sono fottutamente innamorato di lei! Significa tutto per me!"

"Harry," Aj quasi si strozzò quando le mie mani raggiunsero la sua gola, cercò di divincolarsi per liberarsi di me "Harry, fermati. Ascoltami!"

"No!" urlai, "Questa è tutta colpa tua! Ho perso la mia ragazza, la ragazza che amo e ricambiava! Tu l'hai tolta da me! Ora pensa che sia tutta colpa mia, fottiti! Pensavo fossi mio amico!"

"Harry, che cazzo stai facendo?" Ryan urlò e corse verso di noi, spingendomi con forza da sopra Aj, tirandolo su per farlo sedere.

Prima che potessi lanciarmi nuovamente addosso a Aj ora che eravamo in piedi, Ryan mi afferrò e mi tirò indietro mentre io cercavo di divincolarmi.

"Guarda amico" Aj fece fatica a respirare "Non sapevo che steste assieme, va bene?"

"Nessuno lo sapeva! Ma questo non ti dava lo stesso il permesso di fare una cosa del genere a una ragazza innocente! Qual'è il tuo problema?"

"Guarda non era stata una mia idea quella di farlo." Aj urlò arrabbiato, guardandomi con gli occhi spalancati, ero insicuro se credergli o meno.

"Di cosa stai parlando? Perchè lo hai fatto allora?"

"Ascolta" Aj replicò con tono più calmo, serrai la mascella mentre la presa di Ryan si affievolì. "Il giorno che venni a casa tua e tu mi vidi uscire di corsa dalla tua stanza fu il giorno in cui vidi la foto. Ero al telefono con Galloway mentre tu eri al piano di sotto, all'improvviso il tuo cellulare si illuminò. Ti era arrivato un messaggio e vidi che era una ragazza, ma non sapevo chi fosse a causa del nome con cui lo avevi salvato in rubrica."

Presi un respiro, ansioso di cosa fosse successo quel giorno quando lasciai la mia stanza.

"Quindi, dato che io sono curioso, ho cliccato sui dettagli del contatto, sperando di trovare una foto del viso, e invece-"

"E quello fu il momento in cui tu vidi la foto, tu figlio di puttana-" ringhiai, volevo lanciarmi addosso ad Aj ancora una volta mi mossi, ma questo fece solo in modo che Ryan mi tenesse più saldamente.

"Aspetta Harry, calmati-"

"Non dirmi di calmarmi! Quindi hai visto la foto, cosa cazzo ti ha fatto venire voglia di esporla?" La mia pressione stava andando alle stelle sempre di più mentre urlavo ad Aj.

"Ti ho detto che non è stato un mio piano! Ascoltami! Austin ha sentito la mia reazione e mi ha chiesto cosa fosse successo. Gli ho detto che avevi una foto di una ragazza nuda assieme a qualche foto di voi due assieme. Gli ho detto che assomigliava a Carter. In quel momento mi ero dimenticato che era proprio Carter che Austin stava cercando di riavere indietro. Austin mi ha ordinato di mandargli la foto della ragazza nuda, di mandarla sul mio cellulare e poi inoltrarla a lui. Harry, lo giuro sulla mia vita ho provato a fare in modo di fargli cambiare idea, ma mi ha minacciato. Non potevo dirgli no."

"Quindi aspetta" ripresi a respirare con fatica, cercando di riottenere l'equilibrio "Austin ti ha fatto rubare la foto?"

Aj annuì prima di continuare a parlare, "Non volevo farlo, ma il ragazzo è intimidatorio, nonostante io odi ammetterlo. Mi ha minacciato di ricattarmi con qualcosa di davvero personale, Harry. Ero spaventato."

"Ma quello non giustifica il motivo per cui tu l'abbia messa sul proiettore. Perchè l'hai portato? Sembravi colpevole quando sei venuto qui e mi hai visto, questo mi fa pensare che quello che mi hai detto sia tutta una cazzata" strinsi i denti sperando ci fosse qualcos'altro dietro la storia.

"Il proiettore non era qui per la foto di Carter. L'ho portato perchè io e Dylan avevamo fatto un video sull'ultimo anno. Ero spaventato perchè non te lo potevo dire. Avevo giurato di non dirlo a nessuno e mi sentivo in colpa a vederti attorno" Aj me lo disse con sguardo triste, ed ero scettico nel credergli "Quindi quando Austin mi ha detto che eri andato al piano di sotto con Carter, mi ha chiesto di modificare le impostazioni del proiettore di modo che lui potesse mettere la foto gli ho risposto di no. Deve essere andato lui al piano di sopra e aver fatto tutto da solo. Harry, ha fatto tutta questa cosa della foto per farla arrabbiare con te e riaverla. Ma oltre a far incazzare te ha fatto incazzare anche me."

Non sapevo a cosa credere. Una parte di me voleva credergli mentre l'altra parte non lo riusciva nemmeno a capire.

"Harry devi credermi" disse Aj con un tono severo "Non lo avrei mai fatto a te, specialmente a lei. Non la conosco nemmeno, nè lei ha mai fatto qualcosa a me, quindi perchè avrei dovuto fare tutto questo?"

Aveva ragione su questo.

"Ma mi dispiace. Non sapevo che sarebbe successo, ed è tutta colpa mia. Ti giuro che mi sarei tirato indietro se avessi potuto. Avrei dovuto dire di no."

Spalancai le narici, le mie vene pompavano il sangue velocemente. Aj sembrava raccontare la verità. Aveva tutto senso ora, solo che ancora non riuscivo a crederci. Mi sentivo come se stessi colpendo a pugni un muro.

"Dove cazzo è lui?" ringhiai, iniziai a respirare con forza e pesantemente come se mi stessi sollevando dal mio posto.

Aj scosse le spalle "L'ultima volta che l'ho visto stava varcando la porta qualche secondo dopo che lo ha fatto lei."

Un pensiero mi passò per la testa, mentre mi girai alla ricerca della sua macchina gialla, non era da nessuna parte che potesse essere vista.

"Cazzo!" urlai preso dalla rabbia "Probabilmente l'ha portata a casa! Quel figlio di putt-" calciai il bidone dell'immondizia accanto a me, grugnii e lo osservai rotolare a pochi passi da me mentre io facevo avanti e indietro sul marciapiede.

Non potevo crederci. Ovviamente era tutta colpa di Austin! Non me ne stavo accorgendo, e in quel momento stavo dando completamente di matto.

"Chiama Dylan ora! Digli che lei è con Austin! Ora!" strillai a Ryan e Aj mentre loro corsero in casa.

Mi sedetti a terra, abbracciai le ginocchia sedendomi al bordo del marciapiede. Altre lacrime erano pronte a scendere dai miei occhi al pensiero della mia ragazza, il  mio primo e vero amore, tolto a me in un istante. Non ci potevo credere.

Sentivo il mio corpo sfinito e paralizzato. Sentivo come se il mio cuore si fosse staccato dal mio corpo. Non volevo sentire questa sofferenza. Volevo sentire l'opposto di questa sensazione.

Volevo Carter.

Era il mio posto sicuro, l'amore che stavo aspettando. La volevo qui tra le mie braccia, volevo che si lasciasse accarezzare e dire quanto fosse bella mentre le spostavo i capelli dietro le orecchie. Lasciandomi spiegare tutto questo malinteso, scusandoci e perdonandoci l'un l'altro per tutto ciò che era successo questa sera.

Volevo dirle quanto l'amassi, ancora una volta se ne avessi avuto la possibilità. La volevo semplicemente qui, con me che la tenevo al sicuro, sapendo che lei ricambiava l'amore che provavo.

Per la prima volta, avevo trovato la mia chiave per la felicità; il mio per sempre felici e contenti. E in un istante, mi era stato tolto in un battito di ciglia.

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