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La cena stava procedendo bene.

Incontrai il padre, anzi patrigno, di Harry ed era davvero carino. Lui e Harry andavano molto d'accordo tanto che lui lo vedeva come una figura paterna.

Ridevano e raccontavano barzellette, Anne alzava gli occhi al cielo in continuazione borbottando "Sono solo dei ragazzini" facendomi ridere mentre loro continuavano a parlottare su chi sapesse cosa.

Harry sorrideva ampiamente ogni volta che parlava con i suoi genitori.

Il legame che aveva con loro mi fece sorridere in apprezzamento e me lo fece adorare più di quanto già potessi farlo.

Fu in quel momento che Harry mi notò sullo sgabello da bar tutta sola, sorridendo mentre lo guardavo.

"Stai bene?" Mi sussurrò mettendo un braccio attorno ai miei fianchi mentre mi lasciava un bacio sulla testa.

Annuii, e il mio sorriso si aprì di più quando vidi Anne osservarci e sorridere maliziosamente per poi voltarsi con innocenza verso il cibo che stava preparando.

Anne preparò una cena fantastica. Arrosto con purè di patate e broccoli. Rischiai di svenire per la quantità di cibo che c'era.

C'era silenzio durante la cena. Ma, nonostante come potesse suonare la cosa, era un silenzio confortevole.

Harry era seduto accanto a me, mentre i suoi genitori ai due estremi della tavola.

"Quindi, Carter" disse il patrigno di Harry, Robin "Raccontaci qualcosa di te"

Deglutii, non sapendo come rispondere mentre mi pulii la bocca con il tovagliolo.

"Bene" iniziai "Non so da dove iniziare"

"Raccontaci, ehm" Robin ci pensò un pò su "Come vi siete conosciuti"

Presi un respiro, io e Harry ci guardammo per un attimo prima di riportare l'attenzione sui suoi genitori.

"Bene" Mi schiarii la gola "Ci siamo incontrati due anni fa. Uh..."

Non sapevo come raccontare la storia di quando ci conoscemmo. Se avessi menzionato casa mia loro si sarebbero chiesti cosa ci facesse lì. Se avessi detto che Dylan era mia fratello, si sarebbero posti domande anche su quello. Ed ero sicura che fossero consapevoli di chi fosse Dylan.

Mi misi a giocare con l'orlo del mio vestito da sotto il tavolo per il nervosismo, Harry notò il mio disagio e intervenne.

"Era a scuola" disse in modo calmo "Ho sbattuto contro di lei mentre stavamo uscendo"

"Oh" disse Anne, sembrando indifferente ma mantenendo sempre il sorriso "Bene, quando avete iniziato a vedervi?"

"Qualche settimana fa" risposi, trovando la voce "è successo così all'improvviso"

I suoi genitori annuirono durante le mie parole fino a che non mi posero un'altra domanda "Carter hai un volto così familiare. Non è che è capitato per caso che io ti abbia conosciuta o abbia conosciuto i tuoi genitori?"

Aprii la bocca per rispondere, esitando per un momento "Uh, non lo so, onestamente. Io, i miei genitori sono, uhm-"

"Hai parlato con Gemma?" Harry mi interruppe, stringendomi la mano da sotto il tavolo. Salvandomi ancora una volta, il mio battito accelerato poteva calmarsi.

"Oh! Si, ha detto che proverà a fare in modo di venire a trovarci" Disse entusiasta "Lei è sempre estremamente occupata, ma non vede l'ora di poter tornare a casa!"

Capii che Gemma fosse la sorella di Harry dal modo in cui ne parlavano durante la cena. Harry non mi aveva mai parlato molto di sua sorella ma mi presi la colpa perchè nemmeno io gli avevo mai chiesto di lei.

Apparentemente lei era più grande di Harry di un paio d'anni, questo mi intimidiva. Sembrava molto dolce e carina da come ne sentivo parlare, ma ovviamente era la sua famiglia, non direbbero mai nulla di negativo su di lei.

Mi sentii spaventata se avessi avuto il modo di conoscerla. Era la sorella più grande di Harry; come titolo mi provocava i brividi.

"Magari ti capiterà di incontrarla, Carter!" disse Anne con un sorriso sincero.

Annuii soltanto, e sorrisi rispondendole "Non vedo l'ora, sembra adorabile"

Continuammo tutti a mangiare la cena, la conversazione andò scemando piano piano. Sospirai soddisfatta quando finii di mangiare, Harry mi sorrise, Anne lo fece allo stesso modo apprezzando il gesto.

"Era favoloso, Anne. Il pasto migliore che io abbia mai avuto" mi complimentai

Il suo sorriso si allargò alle mie parole mentre si puliva i lati delle labbra con il tovagliolo.

"Grazie, Carter! Sono davvero felice che tu abbia apprezzato" rispose "Spero che tutti abbiate lasciato dello spazio per il dessert" disse, togliendo dal tavolo i nostri piatti mentre si alzava e uscì dalla stanza, suo marito l'aiutò scusandosi e seguendola in cucina.

"Il mio dessert è proprio qui" sussurrò Harry, posando delicatamente la mano sulla mia coscia.

Trattenni il respiro appena Anne ritornò. Posizionò questa torta estremamente al cioccolato al centro del tavolo.

Poi Robin passò a consegnarci i piatti da dessert.

"Latte?" chiese Anne spuntando con la testa dalla porta, annuimmo tutti mentre loro tornarono in cucina.

Harry si voltò verso di me, prendendomi di sorpresa afferrandomi la testa con le mani e avvicinandomi per un bacio. La sua lingua si fece spazio tra le mie labbra, non riuscii a trattenere un mormorio soddisfatto.

Una mano rimase sulla mia guancia, mentre l'altra si abbassò sulla mia coscia, le mie dita si strinsero al bordo della sedia.

La mano di Harry si fece strada su per la mia coscia, e lasciai uscire un lieve mormorio quando le sue dita arrivarono al nucleo dolorante. La sua bocca rimase sulla mia, non perdendo tempo quando il suo indice e il medio iniziarono immediatamente a giocare con il mio clitoride; stavo iniziando a pentirmi di non aver indossato gli slip.

Il mio petto si alzò e abbassò in modo veloce, il mio respiro si velocizzò mentre le sue dita si muovevano magicamente. Rilasciai quasi un gemito ma Harry tornò a baciarmi per evitare che qualche cosa potesse lasciare le mie labbra.

Ero quasi all'apice del piacere, l'orgasmo stava per arrivare quando sentimmo dei passi avvicinarsi.

Harry si staccò immediatamente, rimettendosi al posto e io cercai di ricompormi.

Anne e Robin tornarono nella stanza, tutti sorridenti quando ci misero i drink davanti e iniziarono a tagliare le fette di torta mettendole ognuna in ogni piatto.

"Ditemi com'è" disse Anne porgendo i piatti.

Quando Anne e Robin non ci stavano guardando, Harry portò le dita in bocca e le leccò, togliendole lentamente. Cercai di sopprimere un mugolio a quella vista.

"é davvero buona!" Disse Harry, guardandomi con gli occhi scuri socchiusi; fingendo come se avesse assaggiato la torta ma invece aveva assaggiato solo le sue dita con il mio liquido.

Trattenni il respiro e distolsi lo sguardo da Harry, sapendo che sarei venuta se avessi continuato a guardarlo con il suo sguardo voglioso.

Come potevo sopravvivere quella sera?

Brother's Best Friend ✽ hs [italian translation]Where stories live. Discover now