34

2.8K 139 0
                                    


Erano passati cinque giorni dal mio appuntamento in spiaggia con Harry. E da allora, ci eravamo molto avvicinati intimamente.

La maggior parte della settimana consisteva del nostro non essere capaci di toglierci le mani di dosso l'uno dall'altro. Andando in posticini nascosti che fossero a scuola o fuori. Messaggi amoreggianti, che continuavano a viaggiare da una parte all'altra, ogni secondo del giorno. Chiamate a notte fonda fino a che uno dei due non si rendeva conto dell'orario.

Harry non aveva saltato lezione per sedersi con me a pranzo quella settimana. Il che andava bene, intendo, il fatto che fosse in classe non lo aveva fatto smettere di inviarmi messaggi.

Quindi dato che era giovedì, e il giorno dopo non ci sarebbe stata scuola, decisi di passare il resto della giornata da Mitchell, sentendo di aver un po' lasciato da parte lui ed Elizabeth da quando io ed Harry eravamo diventati qualcosa.

"Carter, potresti passarmi della chow mein?" borbottò Mitchell, rimpinzando la sua bocca con altro riso fritto.

Eravamo tutti seduti sul pavimento della sua camera mangiando ciò che avevamo preso da Panda Express. Canzonando e passandoci il cibo.

Presi un morso dalla costoletta che era posta nella mia ciotola e passai il cartone a Mitch, anche Elizabeth rubò qualcosa dal cartone e lo mise nella sua ciotola.

"Quindi, Carter," mormorò Elizabeth con la bocca piena di cibo, "Raccontami, come vanno le cose con Harry?"

Spalancai gli occhi, che guizzarono verso Mitchell che mangiava il suo cibo con noncuranza alzando poi i suoi occhi suoi miei innocentemente.

"Mitch," mugolai, "Gliel'hai detto?"

"Non avrei povuto saperlo?" chiese Elizabeth, con una leggera espressione ferita sul proprio volto.

Guardai Liz, leggermente ripresa dalla domanda, "No, certo che puoi. Volevo solo dirtelo io."

"Peccato che l'abbia già fatto io," mormorò Mitchell, rubando alcune delle mie costine dalla scatola di polistirolo di fianco a me.

"Hey!" colpì la mano di Mitchell per allontanarla dalle mie costine, ma fallii perché ne prese un bel po' e le fece cadere nel proprio piatto sopra il riso.

"Guarda, non ha nemmeno più importanza ora," disse Mitchell, mescolando la propria chow mein con il suo pollo arancione, "Lei ora lo sa. Gliel'ho detto, perché..Beh, perché è lei."

"Cosa dovrebbe significare questo?" guardò in malo modo Mitchell.

Lui si limitò a scrollare le spalle, rifiutandosi di guardarla, "Immagino di potermi fidare di te?"

Io ed Elizabeth ci guardammo, sorridendo e guardammo poi verso Mitchell che continuava a guardarci, prima una poi l'altra e infine rotolò all'indietro gli occhi.

"Per la cronaca, non stavo cercando di dimostrarmi gentile. Stavo solo cercando di essere onesto, quindi toglietevi quell'espressione incredula dalla faccia" sputò Mitchell facendoci scoppiare a ridere.

Elizabeth non rispose, si limitò a sorridere da sola mentre mangiava tranquillamente il suo cibo.

"Carter, posso vedere il tuo telefono?" Mitchell tirò fuori le mani prima che potessi rispondere.

"Cero, perché?" dissi, controllando il mio salvaschermo non trovando notifiche, piazzandolo poi sul suo palmo.

"Il mio si sta rimbecillendo. Non lo sopporto più, cazzo." Grugnì.

Brother's Best Friend ✽ hs [italian translation]Where stories live. Discover now