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"Carter, lo so che odi la scuola ma almeno vestiti presentabile" commentò Mitchell, arricciando il naso in segno di disgusto nei confronti del mio abbigliamento mentre salivo nella macchina di Elizabeth.Guardai giù i miei leggins e la felpa di qualche taglia più grande. Non pensavo di essere vestita tanto male. Non mi sono mai vestita elegante per andare a scuola; mai come avevo fatto durante il primo anno. Quello era molto prima che capissi quanto fosse ridicolo vestirsi bene per fare buona impressione a scuola. Posso importarmene molto meno, comunque Mitchell fu d'accordo, sembrava come che fosse scappato di casa quando andava a scuola. "è lunedì, a chi importa?""Se non altro ha sistemato i capelli" commentò Elizabeth appena partimmo e ci dirigemmo verso la scuola."Seriamente, non capisco perchè la scelta del mio abbigliamento vi ha sorpresi tanto. L'unica sorpresa è che tu stia andando a scuola così presto" ribattei."Ed è lunedì!" sussultò Elizabeth sarcastica in totale shock "No ma nulla è mai stato così sorprendente nel vedere Mitchell alzarsi e prepararsi in tempo sta mattina. Carter è stato stupendo" continuò mentre ridevo.Mitchell affondò il suo dito nel fianco di Elizabeth e lei sussultò, trattenendosi dal muoversi mentre guidava.Arrivammo a scuola, automaticamente io e Mitchell intrecciammo le nostre dita mentre raggiungemmo le scale per andare ai nostri armadietti. Elizabeth andò per la sua strada mentre ci salutò con la mano e sparì nell'entrata che si stava riempiendo.Non appena io e Mitchell arrivammo al secondo piano, fummo accolti dal solito gruppo di coppiette che stavano li a baciarsi e non si nascondevano in qualche angolo per evitare che venissero beccati dal dirigente scolastico.Guardai verso Mitchell che stava già per soffocarsi, aggrappandosi alla mia mano mentre mascherai un sorriso falso sul mio viso e lo trascinai via con me, urlando tra le coppie, "dai Mitch andiamocene da qui"Una coppia se ne andò lanciandomi un'occhiataccia quando sentì il mio modo di sfottere sarcastico e velocemente se ne andarono tutti, lasciando l'area libera per l'arrivo della mia esplosione. Io e Mitchell ridacchiammo mentre facemmo la strada verso i nostri armadietti con successo e prendemmo le nostre cose."Che hai dopo l'aula magna?" chiesi, afferrando i primi tre libri delle prime tre ore."Ortocultura" sputò Mitchell; la classe che preferiva di meno "Tu?""Matematica" alzai gli occhi al cielo; "Non sopporto il mio insegnante. l'unico motivo per cui la passo è perchè lui non ha voglia di insegnarci e di fare nulla. Tecnicamente, tutti la passiamo per lo stesso motivo"."Bhe perlomeno subito dopo hai di nuovo me" Mitchell mi sorrise mentre chiudemmo gli armadietti e ci avviammo fianco a fianco verso l'aula magna.Non appena Mitchell e io arrivammo all'aula magna, ci sedemmo vicino il fondo della stanza e chiaccherammo per i 10 minuti successivi."Hai arte con Harry alla quarta ora, giusto?" chiese Mitchell"Si, perchè?" chiesi. Avevo arte come corso a scelta con Harry ma lui si sedeva sempre in fondo con un gruppo di altleti oppure gruppi a caso. Si accorgeva di me a fatica, e questo mi faceva pensare se la sua rivelazione della cotta nei miei confronti fosse vera o meno.
"Volevo solo sapere" Mitchell alzò le spalle "mi piacerebbe averlo in classe. Perlomeno, tu hai me in aula magna, alla seconda, quinta, sesta e settima ora. Cinque ore su sette" Mitchell sorrise ampiamente.
Roteai gli occhi, sorridendo appena per le sue assurdità.
Il ritrovo nell'aula magna volò cosi come la prima ora, anche se alcune volte sembrava non passasse mai perchè continuavo a guardare l'orologio.
Era lunedì e non ero dell'umore giusto per fare nulla, perciò mi sedetti in fondo dove nessuno si sarebbe accorto di me.
La seconda ora era educazione sanitaria e sentii come se passasse troppo velocemente, soprattutto da quando era con Mitchell ed Elizabeth. Il nostro insegnante era molto spigoloso quando si parlava di educazione sanitaria, comunque era più educazione sessuale, visto che era solo di quello che palavamo, e tutto cio che facevamo io, Mitchell e Liz era fare commentini e ridacchiare tra noi.
Inglese IV ora non era nulla fuorchè noiosa da quando avevamo iniziato a leggere 'Il Grande Gatsby' tra noi in silenzio, stavo seduta in agonia perchè avevo già letto il libro. Mi sentivo come se quella lezione fosse una tortura.
E adesso, stavo nella classe di arte, con Harry che doveva ancora arrivare.
Ero seduta accanto a Andy e Sean che erano considerati i clown della classe. Ogni volta che avevano la possibilità giocavano sempre a UNO, e io giocavo qualche partita di tanto in tanto.
Sentii qualcuno accasciarsi sulla sedia accanto alla mia. Allargai un sorriso quando feci cadere la mia carta e Sean perse tutto e iniziò a protestare, avevo barato.
Quando guardai accanto a me, notai Harry guardandomi con un piccolo sorrisetto, il mio sorriso piano piano spariva realizzando che era accanto a me.
"Hey" disse semplicemente
"Ciao.." risposi goffamente, tornando a guardare Sean che annuiva nella mia direzione, segno che fosse il mio turno a lanciare la carta. Ne posai una e tornai a dare un'occhiata a Harry alzando un sopracciglio "Che piacere averti qui"
"Abbiamo la stessa lezione" sogghignò Harry
"Lo so quello, ma è strano vederti qui. Seduto. Accanto a me"
"Non mi vuoi seduto vicino a te?" Chiese corruciando le sopracciglia e con una piccola ruga sulle labbra perfette. Ci volle tutta la mia forza per non guardarle e cacciare dalla sua testa il ricordo delle sue labbra quasi sulle mie.
"Non ho mai detto quello" mi difesi "Non l'hai mai fatto, perciò è strano"
"Bhe forse dovrei iniziare" disse e si mise più comodamente sulla sedia.
La lezione finalmente iniziò quando l'insegnante arrivò in classe un po in ritardo a causa di un incontro che aveva avuto e ci assegnò di definire i colori tipo la quadricromia, la tinta, la tonalità, e tutto il resto.
Era difficile concentrarsi se tutto ciò a cui riuscivo a prestare attenzione erano le numerose occhiate che mi lanciava Harry. Agii come se non me ne fossi accorta, mentre in realtà tenevo il conto.
Quando finalmente la campanella suonò, misi le mie cose via nella cartellina dei lavori assegnati a scuola e per poco non inciampai sui miei piedi quando mi trovai Harry accanto.
"Gesù, mi hai spaventato!" risposi a tono, i compagni di classe mi guardarono straniti mentre uscivano.
"Scusa!" sorrise in segno di scusa "Che hai ora?"
Gli passai accanto sfiorandolo, mettendo la mia borsa a tracolla sulla spalla mentre uscii dalla stanza con lui al mio fianco, "Pranzo, tu?"
"Palestra, ma sto pensando di saltarla" disse, praticamente correndo dietro di me che facevo lunghe falcate verso la caffetteria "Ti dà fastidio se mangio anche io?"
Lo guardai per vedere se fosse serio, e Harry mise su un'espressione tesa. Ero shoccata, all'inizio. Il mio cuore rimbalzava sulle pareti nel mio interno, mentre la mia testa praticamente si incupiva osservandolo.
"uh, certo.." esitai e iniziai a camminare più piano. I miei occhi guardavano ovunque ma non avevano il coraggio di guardare lui. Non sapevo come reagire, perciò mi comportai come se questo non mi avesse scombussolato.
"Quindi con chi ti siedi di solito?" chiese, un leggero sorrisetto rimase sul suo volto.
"Uh, la maggior arte delle volte sola nell'auditorium dietro la caffetteria da quando Mitch va da altre parti per pranzo e Elizabeth non pranza mai prima della prossima ora"
Harry si accigliò "Non hai nessun altro con cui sederti?"
"No, ma non mi importa" alzai le spalle.
Camminammo fino alla linea, presi una ciotola di yogurt rosa e un tubetto di mandorle e andai dritta avanti per pagare mentre tutti gli altri erano ancora a pendere il cibo e a metterlo nel vassoio.
"è tutto quello che mangi?" chiese Harry, guardandomi sospettoso.
Lo osservai scettica, "Il cibo qui è totalmente disgustoso, se non l'hai notato"
"Si, ma intendo, dovresti mangiare molto di più rispetto a quello"
"Perchè credi che svuoto il frigorifero quando torno a casa?" scherzai, sorridendo guardandolo scoppiare a ridere. Harry rise, scuotendo la testa.
"Immagino che non devo meravigliarmi perchè non c'è quasi cibo quando vengo lì" rimarcò. Lo scossi giocosamente e mi sedetti sul pavimento fuori l'auditorium. "Nessun altro viene qui fuori?"
"No. Tutti hanno il loro gruppo di amici laggiù, perciò io mi siedo qui"
"E non fai assolutamente niente?" chiese, appoggiandosi al muro.
"Bhe, ascolto la musica e ammazzo il tempo giocherellando con il cellulare" alzai le spalle "A volte ci sono ragazze del secondo anno che escono fuori e parlano con me. Sono veramente carine"
Harry annuì, guardandomi in modo strano.
"Ora hai la possibilità di scappare via perchè hai scoperto quanto sono strana" scherzai nuovamente, versando le mandorle nello yogurt e mescolando con il cucchiaio di plastica.
"Non sei strana, Carter" Harry sorrise scuotendo la testa "continuo a pensare che tu sia abbastanza sorprendente"


N/A 

Potrebbero esserci degli errori, ma non faccio in tempo a rincontrollare, se ci sono chiedo scusa.

Più tardi comunque lo modifico se noto errori.

Comunque se volete su twitter sono x17blck, seguitemi ricambio!

A prestooo xx

Brother's Best Friend ✽ hs [italian translation]Место, где живут истории. Откройте их для себя