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È sempre meglio shoccare persone e cambiare le loro aspettative, ma le parole che uscirono dalla bocca di Harry erano oltre tutto questo.

Di tutte le persone, non pensavo fossi io la persona di cui stesse parlando quando diceva di avere una cotta per qualcuno. Sono sorpresa per una volta. Io? è tutto quello che potei pensare. Il mio cuore smise di battere all'impazzata, la mia mente era annebbiata, le mie interiora asciutte, ero stata letteralmente riportata indietro.

"Ti piaccio?" chiesi, ancora elaborando il tutto.

Harry annuì, i suoi occhi luccicarono speranzosi. Ma speranzosi per cosa? Sperava che io lo rifiutassi? Sperava che mi sentissi come lui? Francamente non sapevo come sentirmi. Quando ero al primo anno, avevo perso la testa per lui. Non c'erano parole per descrivere come fossi innamorata di lui a quei tempi.

Ma ora, a parte il lieve formicolio che sentivo dentro, non sapevo come sentirmi. Una parte di me era ancora bramosa di lui, un'altra parte sentiva come che fossero tutte cazzate.

"Mi sei sempre piaciuta, Carter. Mi piaci ancora. Solo che non sapevo come dirtelo"

"Non riesco a crederti" sussurrai.

Fece cadere le spalle, e mi guardò ferito "Sei seria? Perché credi che io sia sempre qua?"

"Per vederti con mio fratello?" dissi in tono di domanda

Harry scosse la testa, stringendo lo sguardo come se fosse agitato "No, per vedere te. Certo, lui è il mio migliore amico ma vengo qui per te. Carter, sono sempre entusiasta di vederti." mormorò l'ultima parte.

Non avrei mentito, iniziai a sentirmi sbalordita con queste parole. Non importava quanto tempo prima, i sentimenti per Harry c'erano e probabilmente c'erano sono ancora; era solo che cercavo di ignorarli. Ma adesso, la mia mente era annebbiata di pensieri.

"Credo che tu mi stia prendendo in giro" gli dissi onestamente. Non volevo mentire e dire che provavo la stessa cosa. Se fosse stato un scherzo? Non volevo dargli la soddisfazione di essere caduta nella sua trappola. In ogni caso se Harry stava dicendo la verità, non gli avrei dato completamente la mia fiducia, a meno che non se la fosse guadagnata.

"Perché ti starei prendendo in giro?"

"Perché se tu lo stessi dicendo per prenderti gioco di me, Harry? Non so se posso fidarmi. Specialmente con la tua reputazione"

Harry ridacchiò innervosito, e solo in quel momento mi resi conto di come mi fosse uscito male "Sei preoccupata della mia reputazione? veramente?"

"No! Non potrebbe importarmi di meno quello che fai o cosa dice la gente. Ma questo è il motivo Harry, non voglio essere quella ragazza di cui parlano tutti, aggiunta alla tua lista di ragazze che hai frequentato"

"Carter, tu non sarai mai quel tipo di ragazza. Tutto quello è un.."

Il rumore di una porta che si apriva e si chiudeva ci fece ammutire. Dylan comparse nella hall venendo verso di noi.

"Carter hai visto il mio portafoglio. Io.." Dylan si fermò quando notò Harry in piedi accanto al mio letto "Harry? Che ci fai qui?"

Harry aprì la bocca per parlare, ma lo tagliao fuori prima che ne avesse la possibilità.

"Lui.. voleva parlarmi dell'Xbox, sa dirmi cose sulla console che io non conosco e quant'altro" alzai le spalle, Harry mi guardò con gli occhi spalancati.

Mio fratello alzò un sopracciglio e sbuffò, guardando Harry "Non ti preoccupare. Lei non sa nulla dell'Xbox. Comunque" disse, voltandosi verso di me "Hai visto il mio portafoglio? Non riesco a trovarlo. Devo andare a prendere Lindsay tra poco e probabilmente mi sta già aspettando. Come sempre. Lo avete visto?"

"Hai guardato sulla mensola sotto la tv? Lo lasci sempre lì" gli suggerii.

"Si giusto, vado.. Aspetta, come sai che lo lascio lì?"

Alzai le spalle facendo una faccia del tipo "Solo un'ipotesi"

Dylan roteò gli occhi e si rivolse nuovamente a Harry "Vado a finire di prepararmi, ti riporto a casa quando sono pronto"

"Va bene, fammi solo sapere" Dylan annuì e lasciò la mia stanza e si diresse verso la sua.

Il mio cellulare suonò e lo afferrai, trovando qualche messaggio da parte di Mitchell.

Mitch: Hey inizia a prepararti

Mitch: stiamo per venire a prenderti presto

Mitch: e prendi i soldi

Mitch: non pagherò di nuovo per te

Roteai gli occhi, non importandomene di rispondere. Mi voltai trovando Harry che guardava i suoi piedi mentre rimaneva in piedi vicino al mio armadio.

"Devo andare" dissi, sfiorandolo nel passare accanto a lui e frugai nel mio cassetto alla ricerca di un paio di leggins. Piano piano stavo iniziando a finirli perché inspiegabilmente formavano dei buchi in cima alle mie cosce, e se non si formavano lì lo facevano nelle ginocchia.

"Dove vai?" chiese Harry.

"Fuori" risposi semplicemente mentre misi le mani sul paio che stavo cercando, trovando poi anche una delle mie magliette con un disegnati dei muscoli in un altro cassetto. Girai attorno a Harry per prendere il mio asciugamano rosso preferito dentro l'armadio. Lasciai Harry per correre in bagno e cambiarmi. Quando tornai, trovai Harry seduto sulla mia sedia della scrivania, che girava tenendo le gambe su, guardandosi i piedi mentre girava, ma poi smise quando notò che lo stavo guardando stranamente "Sei ancora qui?"

"Tuo fratello si sta ancora preparando e voglio seriamente parlare" alzò le spalle.

"Di cosa? Abbiamo appena parlato" non ero dell'umore di parlare ancora con lui, a meno che non fosse qualcosa di cui non avevamo ancora parlato. Spinsi indietro i capelli, legandoli in una coda di cavallo alta per poi tirare fuori qualche ciuffo per renderla un po' disordinata.

"Carter, mi piaci!" urlò Harry, e a dispetto del battito del mio cuore, rifiutai di reagire così continuò "pensavo provassi lo stesso"

Sospirai, mettendo le mani ai miei fianchi e guardando il suo riflesso allo specchio davanti a me. Avrei potuto dirgli la verità, ma non assecondarlo "Provo lo stesso" dissi, il viso di Harry si illuminò e sorrise "Ma non come una volta" mi voltai, vedendo un Harry corrucciarsi "Sono cambiate molte cose, non so se dovrei fidarmi di te adesso"

"E se cambiassi? E se potessi, come?"

Scossi la testa, guardandolo cautamente "Non lo so. Puoi provare. Ma non credo cambierebbe"

Le labbra di Harry si dischiusero per parlare, ma il suono del mio cellulare lo fermò. Mitchell mi stava chiamando, la sua foto identificativa lampeggiava sullo schermo del mio cellulare mentre squillava.

"Scusami, Harry, devo andare" allacciai il bracciale al mio polso, indossai le ballerine, presi la mia borsa da spalla e misi dentro il cellulare, il portafoglio e le chiavi. Risposi, dicendo a Mitchell che sarei uscita subito e riattaccai tornando a guardare Harry "Puoi mostrare come sei realmente"

"Posso almeno avere il tuo numero?"

Diedi un'occhiata a Harry "Come puoi non avere il mio numero quando io.. Non importa"

"Ho preso un cellulare nuovo qualche mese fa, ricordi?" chiese guardandomi con un sopracciglio alzato.

"Oh, giusto" dissi sarcastica, mentre mi porse il suo telefono e scrissi il mio numero, "Cos'è successo al tuo vecchio cellulare? Lo hai buttato in un, che cos'era? La vaschetta del pesce? Il bagno?"

Alzò gli occhi "Era la lavastoviglie"

Ridacchiai, scuotendo la testa e salutandolo con la mano mentre mi precipitai giù di sotto. Dylan chiamò Harry e gli disse di aspettarlo fuori, mi seguì quasi attaccato mentre lasciammo assieme la casa.

MItchell mi guardò stranamente mentre arrivai macchina, ma gli mimai un "te lo dico dopo" appena salii . Harry si appoggiò alla macchina di mio fratello e fissò il suo cellulare. Elizabeth uscì dal mio vialetto e subito iniziai a sentirmi confusa e stanca nuovamente.

Per qualche ragione, mi sentivo come se stessi sognando.


Brother's Best Friend ✽ hs [italian translation]Where stories live. Discover now