Brother's Best Friend ✽ hs [italian translation]

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"Bene, che ne pensi di fare jet skiing nel weekend?" suggerì Harry

"Questo si aggiunge ai soldi per l'hotel, inoltre odio l'oceano" sussultai

"Perché odi l'oceano?"

"Mi sento come se potessi essere mangiata da uno squalo" dissi con gli occhi spalancati "In un qualsiasi momento, Harry, può succedere"

"Mettono una rete di sicurezza per evitare che succeda, Carter" Harry roteò gli occhi "E che ne pensi se camminassimo sulla riva, ci riposassimo sulla spiaggia e, non so, camminassimo ancora e poi andassimo a mangiarci una pizza in uno dei ristoranti lì vicino?"

"Mi hai convinta con la pizza" sorrisi, e il suo sorriso si ampliò "Ma non sulla spiaggia. Perché non facciamo che ordiniamo la pizza a casa tua e ci guardiamo qualcosa su Netflix? Più economico e nulla di programmato"

Harry grugnì "Carter, sei così difficile. Stavo provando a chiederti di uscire"

"Si, ed è abbastanza sospettoso" sputai fuori

"Come?" chiese aggrottando le sopracciglia

Sospirai "Perchè tu stai continuando a dire nel weekend. Mi fa chiedere perché mi vuoi tenere durante il weekend. Cioè, amo passare il mio tempo con te ma per un intero weekend?"

Harry scosse semplicemente le spalle "Pensavo solo che sarebbe stato bello passare un po' di tempo assieme"

"E qui ci sono arrivata. Questa cosa l'adoro. Ma un intero weekend? Harry, abbiamo appena iniziato a frequentarci"

"Ed stare assieme non ha a che fare con quello?"

Scossi la testa "Non è quello. è solo... non lo so" risi nervosamente "Cavolo, non è uscita nel modo giusto"

"Che cosa-"

"è solo che non ti ho mai etichettato come il tipo appiccicoso" dissi, ma me ne pentii subito per come la sua espressione cambiò.

Harry corrucciò le sopracciglia assieme. La sua bocca si aprì poi si chiuse. Sembrò spiazzato e un po confuso dalla mia contestazione.

"Scusami?" chiese, con un tono menefreghista; era ovviamente ferito dalla mia affermazione "Non sapevo che voler passare con te più tempo possibile fosse una cosa negativa"

Dopo quello, mi sentivo una merda. Non volevo dirlo in quel modo. Stavo solo chiedendo ma non sapevo come metterlo a parole.

"No, aspetta! Mi dispiace, è uscito nel modo sbagliato! Non intendevo in quel senso" iniziai a balbettare, ma non rispose per qualche attimo così continuai "pensavo solo che fosse un pò stano che mi volessi per un intero weekend. Vogli dire ci siamo appena messi assieme, non è nemmeno una settimana"

"La sarà sabato" mi interruppe

"Si.. ma-"

"Lasciamo stare" mi tagliò fuori, scuotendo la testa "Qualche altra volta, allora"

Cercai di dire qualcos'altro, ma cosa avrei potuto dire? Avevo mandato a puttane quel tempo (I fucked up big time)

Harry all'improvviso si alzò, qualche minuto prima che la prossima campanella suonasse mentre si toglieva la polvere dai pantaloni "Devo andare prima che la lezione comici. A dopo, Carter"

Sentii un piccolo dolore alla bocca dello stomaco e, per quanto possa sembrare sentimentale ed eccessivamente sensibile, sentii come se stessi... piangendo?

No, era ridicolo. Non avevo ragioni per piangere. Voglio dire, mi sentivo in colpa per averlo insultato. Non doveva essere un insulto il mio. Ma comunque lui reagì come se lo fosse stato. Ma a parte quello, sentivo come se ci fosse qualcos'altro per cui volessi piangere. Ma non sapevo che cosa fosse.

Mi sentivo come se avessi causato un litigio. Era solamente il secondo giorno che stavamo assieme e avevo già causato un litigio. Uno di quelli ridicoli, se devo essere del tutto sincera.

La campanella suonò. Gettai la confezione vuota nella spazzatura e camminai verso l'aula velocemente prima che il cortile si riempisse di persone che avrebbero creato un traffico umano.

Scorsi Mitchell proprio mentre girava l'angolo dell'entrata principale per andare dove sarebbe stata la nostra lezione e lo rincorsi arrivando accanto a lui.

HARRY POV

Mi sedetti in classe silenziosamente, capovolgendo il cellulare tra le dita e respirai pesantemente. La lezione era completamente noiosa e francamente, non mi importai nemmeno di concentrarmi. Tutto ciò a cui riuscivo a pensare, era il pranzo e le parole di Carter.

Tutto quello che volevo era un weekend con lei. In qualche modo, mi sentivo come se la stessi obbligando a fare qualcosa che lei non voleva fare.

Ma non era così. Beh a dirla tutta, la cosa dell'hotel era un po' estrema e un po' precoce per la nostra relazione. Avrei dovuto lasciar perdere.

Comunque, non potevo contenere l'eccitazione dentro di me. Principalmente volevo farlo perché non mi ero mai sentito così con nessuno durante una relazione. Soprattutto perché non ne avevo mai avuta una vera.

Nemmeno con Jenna e nonostante ne avessi avuto l'opportunità, non ho mai voluto fare questo genere di cose con lei. Dal momento in cui non era lei con cui le avrei volute fare.

La cosa dell'hotel era troppo. Mi sarei dovuto fermare alla cosa della spiaggia e la pizza una sera. Un weekend? Sapevo che sarebbe stata una cosa improbabile però ci volevo provare.

Stavo iniziando a pensare che il mio modo di agire era stato troppo bambinesco. Ma ero anche scettico perché Carter si comportava in modo strano e continuava a suggerire casa mia come luogo per i nostri appuntamenti.

Volevo portarla fuori, non mi importava del rischio. Anche perché lo aveva detto lei stessa che qualche volta sarebbe voluta uscire. Ma perché lo stava improvvisamente rifiutando? Non c'è assolutamente motivo per cui lei cambi idea così improvvisamente.

Mi morsi l'interno delle guance pensando.

Probabilmente le avrei parlato dopo scuola. Sperando che non si faccia dare un passaggio da Mitchell e non se ne vada senza parlarmi.

Basandoci su come erano andate le cose prima, non volevo lasciarle in modo negativo e iniziare a litigare con lei. Soprattutto all'inizio della nostra relazione.

Mi morsi il labbro con forza mentre fissavo verso il basso il mio cellulare, pensando se avessi dovuto scriverle o no.

Mi guardai attorno, vedendo tutti con la testa immersa nella noia mentre l'insegnante continuava a parlare su quel soggetto che a nessuno interessava.

Finalmente tornai a guardare il mio cellulare, e decisi di scriverle. Che cosa potrei dirle? Decisi che avrei aspettato fino a che non avessi trovato le parole giuste

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