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"Quindi esattamente quando arriva Harry?" chiese Mitchell mentre stavo bevendo l'ultimo sorso di zuppa con i noodles e mi preparavo per fare la doccia.

"Non verrà qui, mi verrà solo a prendere" mormorai, chiudendo la porta del bagno nella stanza di Mitchell.

"Sei seria?" mi urlò "Ma è una cosa maleducata, il minimo che lui possa fare è entrare e dire almeno ciao!"

"Mitch, entrare in casa tua è come andare all'inferno"

"E cosa, potrebbe danneggiare l'angelo Harry in persona? Sono più che sicuro che non sia un santo!" mormorò Mitchell

Roteai gli occhi "Nemmeno tu lo sei"

"Questo è quello che voglio dire, Carter" disse, facendo spuntare la sua faccia dalla porta del bagno mentre tiravo fuori i miei vestiti dalla busta "Tutti sanno che sono una troia. Quello che non sanno è che sono una troia cattiva."

Mitchell mi fece l'occhiolino con lo sguardo però deviato mentre lasciava la stanza, chiudendo la porta dietro di lui.

Scossi la testa, bloccando la porta mentre mi spogliai ed entrai nella doccia.

Dopo quella che sembrava un'ora gloriosa sotto l'acqua calda che scendeva a cascata sul mio corpo ricoperto di bagnoschiuma di Mitchell, uscii indossando i miei vestiti dopo essermi precedentemente asciugata e camminai di nuovo nella stanza.

"Oh era ora, finalmente" rimarcò Mitchell "Il tuo telefono ha suonato un paio di volte"

Camminai verso il mio cellulare, lo presi e trovai un messaggio di Harry che chiedeva quando avessi voluto che lui venisse a prendermi. Non mi importai di rispondergli mentre mi asciugai i capelli con l'asciugamano che avevo usato prima.

"Quindi, chi era?" chiese rumorosamente MItchell. Ma ero più che sicura che già sapesse chi fosse il mittente, ma voleva semplicemente sapere cosa contenesse il messaggio.

"Era Harry, voleva solo che gli facessi sapere quando volevo che mi venisse a prendere" risposi, sbadigliando in completo sfinimento. Mi sentivo come se non avessi dormito per giorni quando avevo dormito profondamente per otto ore.

"Perchè non può venire adesso?"

"Voglio dire, può?" chiesi, in un certo senso confusa

"Bhe certamente, non c'è problema!" Mitchell scosse le spalle e si sdraiò sul suo letto, con i piedi a penzoloni mentre fissava il soffitto.

E fu in quel momento che capii "Sei annoiato, non è così?"

"Carter, sono sempre annoiato quando sono a casa" disse Mitchell, come se avessi dovuto già saperlo.

"Dove sono i tuoi genitori? In effetti, dov'è Elizabeth?" chiesi, improvvisamente ricordandomi che non c'era nessuno in casa quando eravamo arrivati.

"I miei genitori sono usciti a fare la spesa, dovrebbero tornare tra un paio di minuti, in realtà. Elizabeth invece è uscita con una sua amica. Mindy, credo si chiami" disse in tono di domanda.

Alzai solamente le spalle "Non so chi sia, quindi."

"Nemmeno io, credo di aver fatto quel nome per farti capire che non me ne importa nulla con chi esce. I suoi amici sono noiosi"

Strinsi lo sguardo "Esce anche con noi, però" gli feci notare.

"Si, ma questo è il punto, noi siamo fighi" enfatizzò Mitchell.

Roteai gli occhi "La tua sicurezza mi impressiona, davvero"

Mitchell mi ignorò cambiando discorso "Quindi chiederai a Harry di venire o cosa?"

"Credo" esitai, prendendo nuovamente il cellulare e mandando un messaggio a Harry dicendogli di raggiungermi e buttai il cellulare sul letto di Mitchell.

"Quindi" iniziò Mitchell "Come sta andando la vostra relazione?"

Feci una smorfia alla domanda, insieme all'uso della parola relazione, "Non chiamarla così. Almeno non ancora. è ancora difficile per me rendermi conto che Harry sia il mio.. ragazzo"

"Perchè? Credevo ti rendesse felice"

"La sono" grugnii "Ma lo voglio mostrare. Farlo vedere e dire a tutti che è mio. E non mi dovrebbe interessare ma, non fraintendermi, non mi interessa della reputazione ma la gente parla di merda e quindi inizierebbero a chiamarmi 'una di quelle ragazze', tra virgolette, serie di ragazze"

"Prima di tutto, fottitene di quello che dice la gente. Loro parlano come cazzo vogliono perchè ciao, benvenuta al liceo, Carter. Seconda cosa, mostralo. Chissene frega. è il tuo ragazzo, probabilmente lo conosci meglio di chiunque altro. Incluso me."

"Comunque non mi hai fatto finire" borbottai dopo, incrociando le braccia e appoggiandomi al suo armadio "Mitchell, se potessi mostrarlo in giro, lo farei. Te l'ho detto, non mi importa della reputazione e le altre cose, non le voglio sentire. Ma la cosa più importante, è mio fratello. è un cazzone, lo direbbe ai miei genitori e loro mi impedirebbero di vederlo. Loro andrebbero ad affrontare urgentemente la cosa per niente. Loro lo odiano così tanto perchè non conoscono davvero la persona che è" mi accigliai "Questo è il motivo per cui mi sta bene vedere Harry segretamente"

"Carter, se non sanno che tipo di persona è, allora diglielo"

Mandai un'occhiataccia a Mitchell "Oh, ma dai, sai come sono testoni quei due. Li amo da morire e gli racconto quasi tutto, ma loro hanno l'idea di Harry che si prenda gioco di me inculcato nella testa, mi caccerebbero di casa se solo lo menzionassi"

Mitchell scosse le spalle "Bhe, magari se lui andasse a casa tua e provasse quello che è veramente-"

"Mitchell, Dylan gli ha praticamente proibito di entrare in casa" risi, scuotendo la testa "Non lo so, vedrò che fare. Glielo dirò alla fine, o qualcosa. Sperando che tutto sparisca. Non ci voglio pensare adesso. Per ora, mi voglio divertire."

Mitchell sorrise felice "é giusto Carter. Sono fiero di te"

Sospirai, sorridendo di rimando mentre raggiunsi il mio cellulare trovando una risposta da Harry.

Harry: arrivo presto x

Brother's Best Friend ✽ hs [italian translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora