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Canzoni del capitolo:

Gold Rush - Ed Sheeran

Float On - Modest Mouse

Everybody - Ingrid Michaelson


[CARTER]

"Che amica sei?" urlò una voce alza e vellutata "Come ti permetti di dormire e lasciarmi solo a scuola"

Mi ci volle qualche secondo per capire chi mi stesse urlando e perchè. Aprii lentamente un occhio per notare Mitchell a braccia incrociate e uno sguardo arrabbiato sull'orlo del mio letto.

Mugolai, e presi un cuscino portandolo sul mio viso per ripararmi dalla luce che stava innondando la mia camera. Era davvero troppo luminoso e non ero dell'umore giusto per essere accecata dai raggi del sole provenienti da fuori.

"Oh no, non hai" Mitchell mormorò, afferrando il lenzuolo e tirandolo via dal mio corpo, facendomi strillare e lamentandomi infastidita.

"Che vuoi?" mormorai, rifiutandomi di scoprirmi il viso e mostrarmi a lui. Soprattutto dopo essermi svegliata. Mitchell ha sempre da ridire su qualcosa quando mi vede struccata così presto al mattino.

E fu in quel momento che la cruda realtà mi piombò addosso, non era mattina, considerando il fatto che lui fosse qui e avesse menzionato che non mi ero presentata a scuola.

Mi tirai su, sedendomi, Mitchell si spostò appena indietro alla mia mossa improvvisa.

Sbadigliai, stropicciandomi gli occhi mentre lui si avvicinava a me sul letto. Mi lamentai ancora una volta prima di accoccolarmi a Mitchell, mettendo la testa tra le sue braccia aperte per riposarmi un attimo.

"Com'è andata la scuola?" chiesi

Mitchell scosse le spalle sotto di me. "Mha è andata bene. Era un pò una noia. Nell'ora di inglese un tipo mi ha provocato, Carter. Era uno del primo anno e mi ha detto che non mi vesto in modo adeguato per la scuola" disse prendendolo in giro, facendomi ridacchiare nel sentire la storia "Ma cavoli, è un lunedì. A chi cazzo importa?"

Sospirò, facendomi ridere ancora mentre scossi la testa "Mi dispiace di sentire questo. Sarai scoppiato per questo?"

"No, sto cercando di essere una persona migliore, Carter. Mi ha provocato ma che si fottesse. Io sono fottutamente favoloso, scherzi a parte" meditò

"Se dici questo, Mitch. Vedremo fino a quando durerà" sospirai sulla sua spalla.

Mitchell rise soltanto prima di riprendere a parlare "Comunque, c'è un motivo per cui sono venuto qui"

"Qualcos'altro oltre infastidirmi? è scioccante" dissi sarcastica. Mitchell tolse di proposito il suo braccio da dietro la mia testa, mugolai per la mancanza di contatto rovinando il mio stato di comodità in cui mi trovavo.

"Comunque, prima di essere stato interrotto maleducatamente, devo chiederti una cosa" disse Mitchell, il suo tono si fece più serio

Sbadigliai prima di sedermi e annuire "ok, spara"

"Non devi rispondere se credi che sia una cosa troppo personale, ma vorrei sapere" annunciò Mitchell "Tu e Harry siete usciti per quasi un mese e adesso-"

"Come fai a sapere per quanto tempo io e Harry siamo usciti?" chiesi alzando un sopracciglio "Hai attivato il conteggio?"

"Bhe, voi ovviamente non lo avete fatto" Mitchell roteò gli occhi "E stavo appena supponendo. Non so il giorno preciso in cui vi siete messi assieme"

"So che era una Domenica, tipo alle 5 del mattino"

"Oddio, non lo sai nemmeno tu, non avrei dovuto chiedere" Mitchell scosse la testa in disappunto. "Scommetto che Harry sappia la data e tutto. è una cosa triste, Carter"

"Ok, sta zitto. Lo so, era l'undici Aprile. Puoi farmi la domanda adesso?" sputai, agitandomi per il modo di parlare di Mitchell.

"Come stavo dicendo, tu e Harry siete arrivati a quel punto della relazione, dove si dovrebbero scambiare certe parole.. Sai?"

Aggrottai le sopracciglia e la mia mente si annebbiò "Cosa?"

Mitch alzò gli occhi al cielo nuovamente "Sei una stupida, davvero. I tuoi sentimenti nei confronti di Harry sono aumentati? Tipo, vecchia cotta? Un passato in cui ti piaceva? Capisci ora? Stai afferrando quello che ti sto dicendo? Mi stai capendo? Sei così sfaticata" Mitch brontolò

Aprii la bocca per parlare ma poi la chiusi nuovamente. "Mi stai chiedendo se amo Harry?" Le parole sembravano straniere e la lingua mi si aggrovigliò.

Mitchell iniziò subito ad applaudire, scuotendo la testa ad occhi chiusi "Wow, Carter. Sei così intelligente. Davvero, wow. Sono così fiero."

"Taci." Dissi, spingendolo così forte che quasi cadde dal letto. "Questo era quello che volevi dirmi?"

"Ovviamente" ribattè "Quindi?"

Mi morsi il labbro pensandoci, poi scossi le spalle. "Non lo so. Non ci ho mai pensato a dire la verità" dissi onestamente. Ed era vero. Non ero mai andata a pensare se amassi Harry o meno.

I miei sentimenti nei suoi confronti erano forti e sinceri. Ma amarlo? Non ci avevo mai pensato

"Perchè lo hai chiesto?"

MItchell scosse le spalle "Non lo so. Cioè è passato quasi un mese, credevo che almeno uno dei due avesse sganciato quel tipo di bomba"

"Vorrei dire che lo potrebbe fare prima Harry, ma non sembra che ci abbia ancora pensato" constatai

"Oh, fidati di me. Credo che lui sia pronto" mi fece l'occhiolino

"Come fai a saperlo?" chiesi stringendo gli occhi.

"Eddai, Carter. So che sei stupida, ma non la puoi essere così tanto" commentò, tutto ciò che potei fare fu alzare gli occhi al cielo al suo parziale insulto "Quel ragazzo aveva una cotta per te da quando era al secondo anno. Va fuori di se per poterti vedere, non pensandoci per due volte e fregandosene di correre il rischio di essere beccato" Mitchell sorrise caldamente, e prima di darmi la possibilità di replicare continuò "Se questo non gli da il motivo di dire di essere innamorato di te, non so cosa potrebbe farlo"

Harry innamorato di me? Non sapevo se sarei andata oltre..

"Hai parlato con lui di questo?" chiesi curiosa "è per questo che lo stai chiedendo?"

"Io? No" Mitchell scosse la testa, fingendo di scuotere i capelli "Non rischierei di dargli il mio numero"

"Perchè no?"

"Dolcezza, se lui avesse il mio numero, capirebbe quanto io sia migliore e ti lascerebbe per me" sorrise "Buonsenso, Carter"

Lo spinsi, ridendo istericamente alla sua constatazione "Certo. Allora mi sono persa qualcosa a scuola?"

"Con qualcosa intendi Harry? No, non c'era nemmeno lui oggi" sospirò

"Lo so che non c'era" replicai "Intendevo cose di scuola, ho perso qualcosa?"

"Carter, non ascolto mai nulla a scuola per me. Perchè avrei dovuto prestare attenzione per te?"

"Sei inutile!" risi, colpendolo col cuscino. Mitch rise a se stesso, sapendo il modo come infastidirmi.

"Ti sei persa una cosa a pranzo" disse improvvisamente "C'è una grande festa Sabato, ma non è di Melissa"

I miei occhi si spalancarono "Sono così sorpresa"

"Si, lo ero anche io" disse Mitchell, più a sè stesso che a me "Non è confermato, ma chi la organizza dovrebbe essere qualcuno del dodicesimo grado. Credo che sia amico di tuo fratello e Harry"

Annuii "Glielo chiederò dopo"

"Non credo lo sappia" disse Mitchell "Lo hanno detto oggi, e nessuno di voi due era presente a scuola per sentirne parlare"

"Oh" mormorai "giusto"

Brother's Best Friend ✽ hs [italian translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora