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I miei occhi erano spalancati, il respiro si fece rigido alla vista di mio fratello completamente arrabbiato che ci guardava e respirava duramente.

"Ragazzi, che cazzo!" ringhiò Dylan, lanciando sguardi inceneritori a Harry.

"Dylan, io-"

"Questa mia sorella minore cazzo"

Harry mi guardò, poi tornò a guardare Dylan. Ero congelata. Non sapevo cosa dire. Mio fratello era appena entrato e c'eravamo io e il suo migliore amico che stavamo praticamente limonando.

Guardò Harry disgustato e mi tirò a sè "Non ti avvicinare mai più a lei o a me!"

"Amico!" urlò Harry arrabbiato, sembrando estremamente sconcertato dall'ordine di Dylan.

"Dovresti essere il mio migliore amico!" Sputò freddamente a Harry

Harry rimase in silenzio, a bocca spalancata come se non avesse idea di cosa dire dopo. Cavoli, non sapevo nemmeno io cosa dire.

Dylan grugnì mentre mi tirò per il polso, e iniziò a trascinarmi fuori di casa con lui.

"Dylan fermati!" urlai, divincolandomi per liberare la sua presa sul mio polso, ma era troppo forte "Dylan, lasciami stare!"

"No, perchè conoscendoti, andresti strisciando da lui" sputò Dylan "Non gli è concesso stare vicino a te. Mai più"

Lo guardai a bocca aperta, mentre continuava a trascinarmi "Non è giusto!"

"Cosa intendi che non sia giusto? Lui è all'ultimo anno, tu al penultimo! Ha una brutta reputazione, Carter! Sei davvero così stupida?" mi urlò in risposta. Era furente.

"Abbiamo solo un anno di differenza" scattai sulla difensiva, non sapevo se stessi difendendo me o Harry.

Roteò gli occhi e sbuffò, non lasciando andare il mio polso e tirandomi fuori di casa con lui.

Quando raggiungemmo la sua macchina, mi lanciò praticamente sul sedile del passeggero e andò immediatamente al posto del guidatore non degnandomi di uno sguardo.

"Ma che cazzo, Dylan?" strillai "Qual era il problema? Tutto quello che abbiamo fatto è stato baciarci"

"Si? E immagino che cazzo sarebbe successo se non fossi entrato io!" sibilò "Prima ha baciato la mia ragazza, poi mia sorella" mormorò tra se mentre metteva in moto la macchina "Chi cazzo si crede di essere?"

Il viaggio in macchina non fu altro che un silenzio inconfortabile. Era pura agonia essere in macchina con il rompicoglioni di mio fratello. Le sue sopracciglia si raggrinzirono sempre di più ogni secondo che passava sulla via di casa.

Non gli importò nemmeno di aspettarmi quando parcheggiò davanti casa. Mi lasciò nella macchina, sbattendo la portiera e aprendo la porta cigolante che lasciò aperta fino a che non entrai anche io.

Quando chiusi la porta dietro di me, trovai mia mamma seduta sul bancone con una tazza di caffè in mano.

"Ciao tesoro" disse, accigliandosi un pochino "Che succede a Dylan?"

Esitai, "Cattiva serata. Problemi con Lindsay" Alzai le spalle. Mia mamma annuì goffamente in risposta, "dov'è papà?"

Sospirò "è di sopra. Si è addormentato guardando la partita"

"Certo" risi "Bhe, vado a letto. Notte mamma"

Non aspettai che mia mamma rispondesse, invece corsi su per le scale e mi fermai davanti la porta della camera di Dylan, chiusa e sicuramente chiusa a chiave perchè sapeva che sarei entrata se non lo avesse fatto.

Brother's Best Friend ✽ hs [italian translation]Where stories live. Discover now