Brother's Best Friend ✽ hs [i...

By SarahMorri

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"Allora cosa facciamo?" "Troveremo qualcosa. C'è solo un problema...dobbiamo fare in modo che tuo fratello no... More

Prologo
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By SarahMorri

Carter non rispose a nessuno dei messaggi. Non sapevo come sentirmi. Ero confuso e sembrava come se fossi stato ingannato.

Ieri mi disse che le mancavo. E mi sentivo male per non averle risposto. Non lo avevo fatto apposta. Io e Dylan litigammo a causa sua.

Quando vide il suo nome illuminarsi sul mio cellulare, impazzì completamente. Mi insultò e disse tante di quelle cose insensate su di me che non potrei nemmeno ripetere.

Dovetti mentire dicendo che mi aveva scritto per dirgli di fare i piatti o qualcosa. Fortunatamente, sembrò convincersi, affermando, quello era qualcosa che Carter avrebbe potuto dire.

Soprattutto, ero sconvolto, ripreso, arrabbiato, e assolutamente incazzato per non aver aperto i messaggio di Carter fino a tardi quel giorno.

Ora ero qui, sembrava fosse tutto apposto con Dylan e aspettavo che Carter si facesse vedere.

Dylan uscì fuori da qualche parte con un ragazzo della squadra di atletica, forse per farsi un tiro di canna di sopra; lasciandomi qui con Lindsay per "tenere i ragazzi lontani" da lei. Comunque, non era una mia responsabilità se devo tenere lei lontana dai ragazzi.

Aveva già buttato giù tre shot di fireball e sparava cazzate con un gruppo di ragazze raccolto attorno all'isola centrale mentre io controllavo il mio cellulare nella speranza di qualche messaggio da parte di Carter.

Mi disse lei di venire quindi avrei dovuto vederla. Ma non c'era nemmeno. Speravo che non avesse cambiato idea, lasciata sola si sentiva insultata per non aver ricevuto risposta al suo messaggio di ieri.

Non volevo essere disturbato oggi a scuola. Ero ancora arrabbiato, e l'ultima cosa che volevo era sfogarla su di lei.

La userai. Sei pazzo se credi che potrai avere delle avance sulla mia piccola sorellina come fai con tutte le ragazze su cui metti le mani. Stai lontano da mia sorella. Tu fottuto dipendente del sesso.

Stavo rimuginando sulle parole che Dylan mi aveva detto il giorno prima.

Dovevo bere un bicchiere intero di Alizè con della soda per togliermi quelle parole dalla testa.

Mi appoggiai al bancone, sbuffando annoiato mentre continuavo ad aspettare una risposta da Carter.

Dopo aver controllato altre quattro volte, riposi il mio cellulare nella tasca e alzai lo sguardo trovando Lindsay passeggiare verso me.

"Perchè sei così cupo?" Mi guardò preoccupata, leccandosi le labbra. I suoi occhi vaganti mi fecero sentire a disagio.

"Sto solo aspettando qualcuno" mormorai, distogliendo lo sguardo da Lindsay. Si mosse mettendosi di fronte a me e io alzai il sopracciglio.

"La tua ragazza fa tardi?" sorrise maliziosa. Roteai gli occhi infastidito, incrociando le braccia al petto.

"Una cosa di questo genere"

"Aw" mormorò, avvicinandosi. Mi irrigidii per la sua improvvisa vicinanza "Povero piccolo"

La guardai disgustato,sperando che non stesse architettando qualcosa di meschino.

Gli occhi di Lindsay andarono sulle mie braccia, poi iniziarono a salire verso il mio volto. Cercai di spostarmi dal suo tocco. Il suo sorriso era ancora presente. Ero tentato di spingerla via.

Ma io ho sempre disprezzato chi mette le mani addosso alle donne, ma stava oltrepassando il limite e stavo pregando mentalmente che Dylan apparisse.

Lindsay fece scorrere le sue dita su e giù sul mio braccio e sussultai, spostandomi da lei.

"Che stai facendo?" chiesi, iniziando ad essere irritato nei suoi confronti.

"Nulla" scosse le spalle, poi mi guardò con lo sguardo innocente, battendo le ciglia, "Harry, ti ho mai detto di quanto sembrano essere baciabili le tue labbra?"

"No, e francamente non mi interessa" dissi ma lei chiaramente mi ignorò "Non hai un ragazzo?" La guardai attentamente, ricordandole che il suo ragazzo era anche il mio migliore amico.

Lindsay ridacchiò, "tra me e Dylan non è così seria la cosa" disse incautamente "inoltre, ho quasi sempre provato qualcosa per te. Ho sentito dire che sei veramente molto bravo a letto." fece le fusa e io mi irrigidii alle sue parole, volendo allontanarmi, ma lo spazio tra noi era troppo stretto "Mi fa venire voglia di provarlo per me stessa"

Guardai attorno nelle vicinanze, Tutti erano troppo ubriachi e fuori di sè per vederci. Mi sentivo a disagio. Volevo correre via da qui ma non avevo uscite.

Riuscii a malapena a lanciare un'occhiataccia a Lindsay quando attaccò le labbra alle mie. Arricciai gli occhi, preso proprio alla sprovvista dalla sua azione improvvisa. Mi ci volle qualche secondo per capire cosa stesse succedendo, fino a quando non la allontanai da me.

I miei occhi stavano quai per uscire dalle orbite. Non ricambiai. Non riuscii a reagire fino a che non vidi un volto familiare con la coda dell'occhio.

Senti il cuore cadere quando alzai lo sguardo e vidi Carter, con gli occhi spalancati dall'orrore. Ed era in quel momento che realizzai che lei era entrata e vide la cosa sbagliata al momento sbagliato.

[CARTER]

"Aspetta, no" Harry guardò verso di me con gli occhi spalancati mentre spingeva via Lindsay. La mia vista era ancora sfocata e peggiorò soltanto quando sentii delle lacrime invadermi gli occhi.

La mia prima reazione fu correre. Non sapevo nemmeno dov'ero diretta fino a che trovai per caso le scale, inciampando sulle persone e non importandomi di chiedere scusa. Era ridicolo da parte mia dire che avevo il cuore spezzato, ma cavoli. Questo era quello che sentivo in quel momento.

Ero leggermente arrabbiata, ma soprattutto ferita. Tra tutte le persone, Lindsay? Sapevo che Harry avesse mentito sul fatto che gli piacevo. Era tutto uno scherzo disgustoso.

Pensare che stavo per innamorarmi nuovamente di lui. Ero sull'orlo per dargli tutto il mio rispetto e la mia fiducia. Ma lo ha appena rovinato.

La piccola quantità di alcol ha preso il sopravvento su di me. Potevo sentirlo scorrere nelle mie vene. Mi sentivo veramente ferita per questo, più di quanto avrei dovuto esserlo. Le mie emozioni erano ovunque. Non avrei mai dovuto prendere quello stupido shot. Non mi sarei comportata così in modo ridicolo come sentivo di essermi comportata. Ma non sapevo che fare.

Era come se Harry mi avesse strappato via il cuore dal petto e lo avesse calpestato come sua soddisfazione personale.

Inciampai nei miei stessi piedi quando mi imbucai nella grande stanza di Melissa; urlando di uscire alla coppia che era sul suo letto.

Non dissero niente ma la loro reazione di essere stati beccati era abbastanza per fare in modo che uscissero.

Sbattei la porta e mi sedetti sul pavimento contro al letto. I miei urli si trasformarono in rumorosi singhiozzi. Non sapevo nemmeno dire perchè diavolo stessi piangendo. Io e Harry non eravamo vicini alla cosa seria. Nemmeno un pochino.

Credevo fossi arrabbiata per quanto quello stupido shot avesse fatto su di me.

Alzai lo sguardo al rumore cigolante della porta che veniva aperta, e nessuno apparte Harry entrò nella stanza con uno sguardo sollevato sul suo viso.

"Carter" respirò

"Vattene" gli urlai, afferrando la prima cosa che raggiunsi con la mano. Lanciai la spazzola per i capelli di Melissa al ragazzo, che si abbassò nel momento esatto in cui la tirai.

"Carter aspetta" urlò Harry "Fammi spiegare"

"Che cos'hai da spiegare?" strillai, le mie gambe traballarono mentre cercai di alzarmi "Ti ho visto. Limonare con Lindsay là fuori. E non so cos'è peggio" sputai "Tu che hai mentito sul fatto che io ti piaccia o tu baciarti con Lindsay. Tra tutte le persone, lei!"

"Non l'ho baciata" protestò Harry, io risi innervosita mentre lui continuò "lei ha baciato me"

"Stessa merda" ringhiai

"Carter, perchè avrei dovuto baciarla? è la fidanzata del mio migliore amico" solo a guardarlo in faccia potevo vedere che Harry stava iniziando ad arrabbiarsi "E non ho mentito sul fatto che mi piaci. Mi piaci davvero. Perchè cazzo avrei dovuto metter tutto a repentaglio baciando qualcun'altro? Soprattutto Lindsay?"

"Sei pieno di te. L'ho già visto Harry. So che la cotta che hai nei miei confronti è tutta una cazzata"

"Perchè è una cazzata?" la voce di Harry rimbalzava sui muri per quanto fosse alta mentre parlava con me. Mi sentivo un pò intimidita ma rifiutai di essere sottomessa da essa.

"Perchè. Io non ti piaccio. Non è possibile. Non lo avresti nascosto a tutti se fosse stato vero. Non i saresti sentito così colpevole quando ti ho detto che lo avevo detto a Mitchell" sogghignai, guardandolo mentre allargava le narici "Non saresti così riservato e non ci avresti messo così tanto tempo per dimostrare che ti piaccio. Infatti, avresti dovuto fare qualcosa per dimostrarmi che ti piaccio"

Harry non rispose.

Invece, mi fissò freddamente per due buoni secondi, prima che si avvicinasse velocemente verso di me. Inciampai indietro, sentendomi in pericolo ma non ebbi tempo di reagire che sentii le mani di Harry avvolgermi il collo, tirandomi avanti e baciandomi aspramente.

I miei occhi erano spalancati. Mi irrigidii, sentendomi meravigliata. Ero shoccata, riportata indietro, impressionata da questo. Che diavolo stava succedendo?

Stavo baciando Harry. Harry mi stava baciando. Non sembrava vero. Dovetti guardarlo e cercare di osservare giù dove le nostre labbra erano connesse per vedere se stesse succedendo veramente.

Gli occhi di Harry erano chiusi, e i miei sbattevano intimiditi. Una mano scese sui miei fianchi e si aggrappò alla pelle esposta. Alla fine mi rilassai al suo tocco. I miei occhi erano chiusi e le mie labbra si muovevano in sincrono con le sue.

Dio, era fantastico sentirle contro le mie.

L'umidità delle sue labbra era indescrivibile. La sua bocca si muoveva così ritmicamente. Mi sentivo così commossa. Era come un'onda di brama e, quasi se possibile, amore. Avrei giurato che le farfalle fossero esplose nel mio stomaco.

Quello che stavo provando era al di sopra di tutto. Tutto ciò su cui mi potevo concentrare era quello che provavo ad avere le labbra di Harry sulle mie. Era incredibile. Nonostante fosse un semplice bacio.

Chi sapeva che un semplice atto potesse avere un effetto simile su di me?

Le mie mani si fecero strada sul suo collo, muovendosi sul retro mentre tirai gentilmente una ciocca di capelli sulla nuca. Harry respirò profondamente al mio gesto.

Sembrava come se il mondo intero si fosse zittito, e ci fossimo solo noi due. Speravo che non finisse in un momento vicino. Se avessi avuto la possibilità di vivere questo momento per sempre, lo avrei fatto assolutamente.

Ci allontanammo al rumore cigolante della porta che si apriva "Harry? Jenna mi ha appena detto che ti sei limonato Lin- Che cazzo..?"

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