Capitolo 1

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"Quindi hai intenzione di tornare da loro?" Mi chiede mia sorella Clarissa, mentre dopo giorni di ripensamenti, afferro la mia valigia e comincio ad infilarci i miei vestiti dentro  "Proprio così" Lei sbuffa sonoramente "Ti aspetti che vogliano vederti dopo tutto quello che è successo Tanc?" Nego con la testa. Infondo ha ragione. Sono stato uno stronzo a scegliere di stare con Giulia, nonostante i miei amici continuassero a ripetermi che per lei io ero solo un gioco e quando, quel giorno di tre mesi fa, Diego mi spinse contro la porta della mia stanza, lo presi a pugni per poi uscire da quella casa.

Sospiro e mi volto nella direzione di mia sorella "No. Non mi aspetto nulla Clari, ma devo provarci" Lei annuisce e mi lascia da solo, con i pensieri che mi torturano il cervello.
Chissà quante cose saranno successe in questi mesi.
Ho disattivato ogni mio profilo social, ma mi sono comunque fatto informare dalle mie sorelle, per cui so che Diego e Zoe hanno da poco annunciato di stare insieme, Gian continua a stare insieme a Marta, mentre Lele ha ripreso a fare video dopo un mese dalla mia lontananza, ma solo insieme ad una sua amica bionda.

"Tancredi sta bene attento a quello che combini" mi dice mia madre, e dopo aver annuito comincio a dirigermi alla stazione.

Salgo sul treno e afferro il mio cellulare.

Sigh.tanc sta per tornare in carreggiata.

Riattivo tutti i miei profili e poi entro su TikTok, dove scelgo un audio carino, e avvio il video:
"Odio saper che mi son fidato ancora di te, odio tutti i ti amo che mi hai detto e sai perché? Perché sono più falsi, si son più falsi di te. Ho pensato a te a lungo, però adesso penso a me"
Senza perdere tempo lo posto e nella descrizione scrivo un semplice "Guardate un po' chi è tornato" e poi mi infilo le cuffiette.

Milioni di commenti iniziano a farmi vibrare il telefono. La maggior parte sono di ragazzine alla quale sono mancato tanto in questo periodo di assenza, mentre gli altri parlano di Giulia.
Decido di ignorare questi ultimi, poiché non voglio più dare visibilità ad un persona del genere.
Già il giorno dopo che sono tornato a casa mia, ho cominciato a pentirmi delle mie azioni. Forse Diego aveva ragione e Giulia mi stava semplicemente usando, ma mi rifiutavo di credere che, una ragazza così dolce che ha sofferto tanto nella sua vita, potesse farmi una cosa del genere. Errore più grande mai commesso in tutta la mia vita.

Una ragazza così dolce, che era stata tradita tantissime volte, è riuscita a tradirmi e ha persino avuto il coraggio di provare a giustificarsi dicendo che la colpa é anche mia, perché sono troppo freddo.
Forse avrebbe voluto sentirsi dire qualche
"ti amo" ma io non l'ho mai detto, e non avrei di certo iniziato con lei.
"Ho perso i miei amici solo perché hanno sempre saputo che fossi una falsa, ma sono stato un idiota e non li ho ascoltati" erano le ultime parole che le avevo detto, prima di lasciarla in lacrime sul pavimento di quella casa.

Nonostante fossi stato tradito mi sentivo quasi sollevato.
Mi ero reso conto pochi giorni prima di non provare nulla per lei, nemmeno più attrazione fisica, e così avevo iniziato a cercare qualche scusa per lasciarla. Ma, lei è stata così gentile da farsi beccare a letto con il suo amante, che mi ha facilitato il tutto, e in più, quando me ne sono andato da casa del suo amato, con un enorme sorriso sul viso, mi sono anche sentito un gran signore.

"Informiamo i gentili passeggeri che tra dieci minuti, il treno si fermerà nella A Milano centrale" la voce dell' hostess nell'altoparlante mi fa risvegliare dai miei pensieri, e dopo un bel respiro mi preparo a scendere.

Appena sono giù dal treno afferro il mio telefono e registro un messaggio vocale per mia sorella "Sono appena arrivato in stazione. Ti faccio sapere come va" dopo averglielo inviato, ripongo il telefono in tasca, e comincio a percorre la strada che appena tre mesi fa, percorrevo tutti i giorni con i miei amici.

Entro nel portone del palazzo, e appena arrivo davanti alla porta dell'appartamento tiro fuori le miei chiavi. Potrei aprire la porta, ma non mi presento qui da tre mesi...Non sarebbe giusto nei loro confronti.

Prendo un bel respiro e suono il campanello.

La porta si spalanca, rivelando la figura sorridente di Lele, che appena mi vede si fionda tra le mie braccia "Dimmi che non sto sognando e che tu sei davvero qui" scoppio a ridere e, mettendomi sulle punte, gli accarezzo leggermente i capelli "Hey cucciolone, io sono davvero qui. Questo non è uno stupido sogno" quando abbassa lo sguardo nella mia direzione trovo il suo viso pieno di lacrime, che senza esitare asciugo "Va tutto bene Lele. Io sono tornato" mi abbraccia di nuovo.

"Lè? Ma chi era?" Urla Diego che, a giudicare dal suo tono impegnato, starà sicuramente scrivendo il testo di qualche nuova canzone.

Lele mi afferra per mano e mi trascina silenziosamente dentro casa "Diego, Tancredi è tornato" urla sorridendo, mentre piano piano mi trascina in salotto.

Appena Diego mi vede si mette in piedi e cambia espressione  "Che ci fai tu qua?" mi chiede con tono arrabbiato.
Abbasso lo sguardo sulle mie mani "Io.. mi dispiace per come sono andate le cose Diè" gli spiego mortificato "Ti dispiace di avermi preso a pugni? O ti dispiace di essere stato cornificato?" Spalanco la bocca "Tu? Come? Come fai a saperlo?" Ghigna leggermente "Ho continuato ad informarmi della tua vita, nonostante tu sia un pezzo di merda" abbasso nuovamente lo sguardo "Mi dispiace davvero Diego. Non importa se quella stronza mi ha tradito, io mi sono comportato male con te e.." mi blocca con un gesto della mano "L'hai chiamata stronza?" Io annuisco e lo guardo confuso "Sbaglio o è per averla chiamata in quel modo che mi hai spaccato il labbro e il sopracciglio?" Abbasso ancora una volta lo sguardo "Diego, che sta succedendo qui?" Gian entra in salotto, e appena fa caso a me si blocca "Sei tornato" dice ed io annuisco "Non mi aspetto che mi perdoniate, o che mi chiediate di rimanere qui con voi, ma io devo scusarmi. Soprattutto con te Diego" tutti e tre si guardano ed io resto li, fermo e immobile, come se qualcosa mi stesse bloccando.

"Tatuato sul mio cuore"~Tancredi Galli Where stories live. Discover now