"Tatuato sul mio cuore"~Tancredi Galli

Capitolo 58

"Regà questo pomeriggio io, Zozzi e Gian scendiamo a Roma e restiamo lì per due settimane" Dice Diego a me e a Lele mentre tutti e quattro siamo seduti a tavola.
Dopo quell'abbraccio di stamattina, mi sono leggermente staccato da Lele e dopo aver attaccato il cellulare, sono corso a farmi una doccia calda.
"E lo dite solo mo?" Chiede Lele confuso, mentre io continuo a mangiare silenziosamente "È stata una decisione dell'agenzia, ce l'hanno comunicata ieri sera, mentre eravamo da Edo e Ros" gli spiega poi Gian, mentre si versa un bicchiere d'acqua "alla fine siete rimasti a dormire lì?" Chiedo poi io, come se me ne importasse qualcosa "Si" dice sbuffando il mio migliore amico, mentre con un'occhiata fulmina Diego "Fammi indovinare: si è ubriacato con i cioccolatini al liquore?" guardo Lele, che è seduto di fronte a me, e sorrido leggermente a quella battuta "Lo conosci troppo bene..." Diego che fino a pochi istanti fa aveva la testa china sul piatto mentre mangiava, adesso la solleva e porta lo sguardo sul suo migliore amico "Non sapevo ci fosse il liquore, e poi oltre ai cioccolatini ho bevuto anche un bel po di vino" cerca di giustificarsi, anche se tutti sappiamo che in realtà lui non regge l'alcol proprio per nulla, a differenza mia e di Gian che potremmo bere anche un'intera fabbrica di alcolici, qualsiasi essi siano "Che andate a fare a Roma?" Chiede poi il mio ragazzo cambiando discorso.
Il mio ragazzo perché noi stiamo ancora insieme, giusto?

"Tanche hai sentito?" Mi chiede Gian scuotendomi e risvegliandomi dai miei pensieri "Che hai? Stai respirando a fatica" mi porge un bicchiere d'acqua e subito lo bevo "Non ho nulla.. Era solo un attimo di confusione" Sento gli occhi di tutti i presenti puntarsi su di me, ma soprattutto i suoi.
Evito di guardarlo in viso, ma so per certo che mi sta scrutando ogni lineamento del volto, per poi passare alle mie spalle e piano piano scendere con lo sguardo.
Dopo circa dieci minuti Gian e Diego riprendono a parlare ed io sollevo lo sguardo posizionandolo di fronte a me, e scontrandomi con gli occhi di Lele che continua ad osservarmi dal primo istante in cui mi ha visto leggermente affaticato.
Rimaniamo a fissarci, occhi negli occhi, per almeno 5 minuti, finché qualcuno mi picchietta sulla spalla risvegliando dai miei pensieri. È Gian che mi porge il suo cellulare mostrandomi l'ennesimo post su una pagina gossip, che parla di me e della mia ex.
C'è un video di lei che fa uno stupido TikTok, e alle sue spalle ci sono un mazzo di girasoli e sulla sedia è riposta una felpa uguale alla mia.
Sto iniziando ad innervosirmi.
"Vorrei tanto capire che stracazzo vuole da me. Non so perché stia facendo tutto questo, ma se crede che inventandosi queste cazzate tornerò da lei, è proprio fuori strada" sbuffo sonoramente e mi porto le mani sul viso.
Sono così fottutamente stanco ultimamente.
"Tanche ti si è aperta la ferita vicino all'occhio" mi fa notare Diego, e dopo aver annuito mi alzo correndo in bagno.

Sento del sangue scorrermi lungo la guancia, e quando mi metto davanti allo specchio mi ritrovo persino la felpa azzurra con qualche chiazza rossa "Cazzo! Vorrei spaccare tutto" sbatto le mani sul lavandino e apro l'acqua "E risolveresti cosa?" Sussulto appena sento la sua voce sul mio orecchio, e la sua  presenza alle mie spalle. Mi afferra delicatamente per i fianchi e mi fa voltare nella sua direzione, mentre dallo sportellino alle mie spalle prende del cotone e del disinfettante "Tanche la vita è piena di ostacoli, ma tu non devi per forza superarli da solo" mi dice sottovoce, cominciando a pulirmi il viso "E con chi dovrei superarli?" Gli chiedo trattenendo un gemito di dolore, stringendomi il labbro inferiore tra i denti "Tancredi ci sono Gian e Diego. E poi..ci sono anch'io se lo vuoi" non so se sia perché mi sento stressato in questo momento, o semplicemente perché non ho voglia di tenergli ancora il muso, ma lo abbraccio. Lo abbraccio perché nonostante stamattina lui lo abbia fatto, mi manca tantissimo. Lo abbraccio perché spero che questo contatto con lui possa un po' alleviare tutto il casino che ho dentro di me in questo momento. Lo abbraccio e subito lui mi avvolge i fianchi con le mani, lasciandomi un delicato bacio sui capelli "Ci sono io con te" appoggio la testa sul suo petto, mentre mi stringe a se sussurrandomi che mi starà accanto.
Rimaniamo in quella posizione in silenzio per un bel pò, finché qualcuno bussa alla porta facendomi sussultare entrambi "Regà ci sono visite" urla Diego dall'altra parte della porta, e dopo avermi lasciato l'ennesimo bacio sulla fronte, Lele mi afferra la mano ed insieme usciamo dal bagno.

Appena varco la soglia del salotto le mie migliori amiche mi vengono incontro "Lil, come stai?" Mi chiede subito Zoe, mentre Peia mi accarezza delicatamente la guancia che poco fa Lele mi ha disinfettato "Va tutto bene ragazze, davvero" spiego ad entrambe cercando di sorridere almeno un po' "Sei pronta per il ritorno in patria Zozzi?" Chiede Lele entrando anche lui in salotto, e quando nota Peia al mio fianco la sua espressione cambia leggermente, ed anche la ragazza al mio fianco sembra essersene accorta "Lele, per favore non guardarmi così. Non voglio separarvi, lo vuoi capire?" Mi volto nella direzione di Peia sentendo la sua voce quasi spezzata, ed istintivamente la abbraccio "Va tutto bene P. Rilassati. Ho bisogno di te" Le sussurro mentre con estrema delicatezza le accarezzo in capelli, lasciandole anche un bacio sulla spalla "Mi dispiace..." sento la presenza di Lele alle mie spalle, mentre Peia si allontana dal nostro abbraccio "Perdonami P. Non volevo ferirti, io..ero in un momento un po' così..e ho sfogato la mia frustrazione su di te." Guardo il mio ragazzo, e sul suo viso riesco a leggere l'imbarazzo di quei gesti "Ti voglio bene Lele. Ma adesso dobbiamo occuparci di un problema più grande" guardo Peia confuso, e lei mi fa cenno di sedermi sul divano "Qualcuno saprebbe spiegarmi che stracazzo ha in mente la tua ex?" Chiede rivolgendosi a me.