Capitolo 26

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"Sei carino lo sai?" Mi passa un dito sul naso, ed io trattengo un sorriso "Si. Lo so. Ma tu sei più carino" gli stringo le guance e lui mi sorride, mi avvicino a lui per lasciargli un bacio sulle labbra, ma il mio telefono squilla.

Siamo saliti sul treno solo mezz'ora fa e Gian già mi chiama. Sbuffo sonoramente e rispondo "Bella Tanche come va il viaggio?" Mi sbatto una mano in fronte "Siamo sul treno da poco più di mezz'ora. Come vuoi che vada il viaggio idiota?" Sento Diego che scoppia a ridere, mentre Lele mi fa cenno di andarci piano "Ho interrotto un momento romantico ve?" Alzo gli occhi al cielo "E chi lo sa. Sappi solo che se fossi qui ti prenderei a pugni sul naso" lui scoppia a ridere, mentre io stringo i pugni "Va bene ho capito. Non ti chiamo più. Ciao pomicione" prima che possa rispondergli, il cretino riattacca ed io sbuffo.

"Che c'è Tanche?" Lele mi accarezza il viso, ed improvvisamente mi rilasso "Adesso nulla" mi avvicino alle sue labbra e sussurro su di esse un "dove eravamo rimasti?" Lui sorride e mi bacia.
Per fortuna sono le 21, e la carrozza su cui siamo è completamente vuota.

Rimaniamo attaccati per un bel pó, finché la voce dell'altoparlate ci fa sussultare, avvisandoci di essere appena arrivati da qualche parte.

Prendo un bel respiro e mi avvicino di nuovo a lui ricominciando a baciarlo, ma dopo poco più di cinque minuti mi stacco, afferrando il suo labbra inferiore tra i denti e stringendolo leggermente.

Ho una voglia matta di farlo sanguinare.

Ma che cosa mi viene in mente? Questi sono pensieri malsani...

"Tanche.." mi infila una mano tra i capelli
"A che pensi?" Mi chiede balbettando leggermente e solo allora mi stacco dal suo labbro "È una cosa malsana Le, lascia stare" mi afferra i polsi e li stringe delicatamente "Parlane con me. Qualsiasi cosa sia" sbuffo e annuisco leggermente "Mi è venuto un pensiero..strano" mi guarda incuriosito, e dopo aver preso un bel respiro continuo "Io non so come mi sia venuto in mente ma...Volevo.." mi blocco improvvisamente.

E se pensasse che sono un pazzo?

"Tanche? Volevi cosa?" Sospiro "È troppo malsana come cosa.." mi afferra il viso e lo stringe "Non me ne frega un cazzo se è malsano o no. Tu me lo dici adesso" parla a voce bassa, e quella strana sensazione che giorni fa mia percorreva lo stomaco, torna dentro di me "Volevo..vedere il tuo labbro insanguinato" Parlo velocemente, senza nemmeno rendermene conto, e sento le mie guance surriscaldarsi "E poi hai il coraggio di dirmi che non sei Christian Grey?" scuoto la testa "Io non sono un do-mi-na-to-re" Faccio lo spelling dell'ultima parola e lui scoppia a ridere "Che c'è? Cosa ti fa ridere?" Gli chiedo serio, mentre lui continua la sua risata "Allora?" Lo scuoto e lui si ferma "Non lo so Tanche. Forse il modo in cui hai fatto lo spelling" annuisco e mi passo una mano tra i capelli "Sono dislessico: non riesco a dire alcune cose. Quella parola è una di queste" improvvisamente Lele torna serissimo "Ommiddio Tanche scusa io non.." lo blocco e lo abbraccio "Va tutto bene Lello. Tutto ok" lui mi accarezza i capelli, ed io ne approfitto per lasciargli un bacio sul collo.

"Abbiamo ancora due ore di viaggio, che ne pensi se guardiamo qualcosa su netflix?"sorrido alla sua proposta, e gli afferro la mano, mentre lui fa partire una serie tv sul suo cellulare.

Quando finalmente arriviamo in stazione sono già le 23, così ci afferriamo per mano e cominciamo a camminare vicino all'hotel che ho prenotato, proprio a dieci minuti di distanza dalla stazione.

Arrivati lì entriamo e ci dirigiamo alla reception "Avete prenotato una camera?" Entrambi annuiamo e dopo di che mi avvicino al receptionist e afferro la chiave, per poi trascinare Lele con me.

La stanza è abbastanza grande: ci sono un letto matrimoniale e un lettino piccolo. Lele si avvicina a quest'ultimo e ci si siede sopra "Hai ordinato una camera con due letti?" Faccio spallucce "Che ne sapevo io?" Mi avvicino a lui e punto i miei occhi nei suoi "Domani mattina devo vedermi con il regista del mio film" mi sorride e mi afferra le mani, per poi tirarmi e farmi sedere sulle sue gambe "Sono fiero di te, lo sai questo vero?" Gli stringo le braccia intorno al collo e appoggio il mio naso al suo "Grazie Le, sei speciale" mi appoggia una mano sulla guancia ed io chiudo gli occhi "Sei minuscolo" lo guardo e noto che arrossisce "Che significa che sono minuscolo?" Gli chiedo poi ridendo, mentre lui si copre il viso con le mani "Fammi indovinare: era un pensiero ad alta voce?" Appena annuisce scoppio a ridere, e poco dopo anche lui mi segue.

È così bello mentre sorride.

Mi alzo dalle sue gambe e mi avvicino alla mia valigia, per poi afferrare un pantalone di tuta e una felpa "Vado a farmi una doccia" lo avviso, e poco dopo entro in bagno.
Mi infilo sotto il getto d'acqua calda, e appoggio le spalle al muro.

Da quando c'è lui con me sembra andare tutto bene, ma cosa siamo noi? Abbiamo deciso di viverci questi momenti senza etichettarci, ma proviamo entrambi dei sentimenti per l'altro.

Sbuffo leggermente ed esco dalla doccia. Afferro un accappatoio e mi asciugo, per poi infilarmi i boxer ed i pantaloni.
Mi metto davanti allo specchio e mi pettino i capelli, e quando afferro il phon sento bussare alla porta, così mi avvicino e la apro "hey.. Scusa se ti ho disturbato, volevo solo sapere se avevi finito" mi dice Lele con il volto rosso, e un tono abbastanza impacciato "Devo asciugarmi i capelli, anche se non ne ho voglia" mi sorride, e dopo avermi spostato leggermente entra in bagno e si avvicina al phon. Lo afferra in mano e mi guarda, mentre io rimango sulla soglia della porta "Andiamo Tanche, non ho tutta la notte" mi dice ridendo, e così mi avvicino a lui e senza nemmeno capire nulla mi ritrovo a farmi asciugare i capelli da Lele.

"Tatuato sul mio cuore"~Tancredi Galli Where stories live. Discover now